Genero di Gionta ferito nel Napoletano, i familiari sfasciano l'ospedale Covid: caccia ai responsabili del raid

Genero di Gionta ferito in un agguato, i familiari sfasciano ospedale Covid
Pretendevano che il loro congiunto, ferito in un agguato di camorra avvenuto a Torre Annunziata, venisse curato nell'ospedale di Boscotrecase trasformato in presidio Covid. Per questo motivo al diniego dei sanitari presenti nella struttura, i familiari di Giuseppe Carpentieri, 50 anni, genero del boss ergastolano Valentino Gionta (ha sposato la figlia Teresa) hanno reagito minacciando il personale in servizio, per poi sfogare la loro rabbia contro le porte trovate chiuse e prese a calci e pugni. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che sono riusciti a riportare la calma prima di scortare l'ambulanza che ha portato il ferito all'ospedale Maresca di Torre del Greco dove il ferito è stato sottoposto a trattamenti dai chirurghi e poi trasferito al Cardarelli di Napoli. Il bilancio dei disordini al Covid hospital di Boscotrecase è invece di alcune porte danneggiate e vetri infranti. Si indaga per risalire agli autori dei danneggiamenti e delle minacce.

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«I criminali credono che tutto gli debba sempre essere concesso, che tutte le porte per loro debbano aprirsi, se non accade quel che si aspettano allora usano la violenza e la sopraffazione per arrivare al loro scopo». Sono le parole usate dal consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli in seguito ai danneggiamenti verificatisi oggi nell'ospedale Covid di Boscotrecase ( Napoli) da parte dei parenti di un pregiudicato ferito all'inguine in un agguato camorristico. «Hanno danneggiato una struttura pubblica, un presidio ospedaliero - prosegue Borrelli - questa gente non guarda in faccia a nessuno, pretende sempre ma alla società non dà mai nulla, anzi la impoverisce. Chiediamo che queste persone vengano denunciate per avere danneggiato il pronto soccorso e per aver messo in pericolo la sicurezza di un'area covid e devono anche essere messe forzatamente in quarantena dato che una volta fuggiti dall'ospedale sono diventati un pericolo, dei potenziali portatori del virus». 
Ultimo aggiornamento: Sabato 6 Giugno 2020, 10:29
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