Acerrano ucciso in Bangladesh
tutta la città piange l'imprenditore

Acerrano ucciso in Bangladesh tutta la città piange l'imprenditore
Tutta Acerra (Napoli), piange la morte di Vincenzo D'Allestro, uno dei nove italiani uccisi dall'Isis in un bar di Dacca, in Bangladesh, sebbene in pochi abbiano conosciuto l'imprenditore 46enne, e pochissimi ricordano di averlo incrociato in città. Originario di Piedimonte Matese ( Caserta), l'imprenditore tessile si era trasferito con la moglie nella città di Pulcinella ad ottobre scorso e tornava saltuariamente tra un viaggio e l'altro. «Ci ammazzano come bestie - afferma Luigi, uno dei tanti fermi davanti al Duomo in attesa della Messa - come si può uccidere una persona solo perché crede in un altro Dio? Non si può. Ci sentiamo vicini a Maria per la perdita di Vincenzo, anche se non lo abbiamo conosciuto.
E siamo vicini a tutte le famiglie italiane e straniere che hanno perso un loro caro». D'Allestro, come detto, non era conosciuto in città, soprattutto per i suoi impegni di lavoro, che lo portavano in giro per il mondo. Il dolore per la sua morte, però, si fa largo e corre anche sulle bacheche dei social network, dove si moltiplicano le bandiere italiane listate a lutto sui profili degli acerrani: uno dei primi a cambiare la propria foto su Facebook è stato il sindaco Raffaele Lettieri che ha voluto rendere pubblico in questo modo il dolore per la strage, mettendo la stessa bandiera a lutto anche sul sito del Comune. Lettieri ha ribadito che per il 46enne sarà proclamato il lutto cittadino in occasione dei funerali.

Ultimo aggiornamento: Domenica 3 Luglio 2016, 14:44
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