Zaporizhzhia, gli attacchi russi e il pericolo nucleare. «Spento uno dei tre reattori, gravi rischi»

Secondo l'Ue «questa è una violazione grave e irresponsabile delle regole di sicurezza nucleare e un altro esempio del disprezzo della Russia per le norme internazionali»

Zaporizhzhia, gli attacchi russi e il pericolo nucleare. «Spento uno dei tre reattori, gravi rischi»

Le attività russe nella centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia hanno probabilmente minato la sicurezza delle normali operazioni dell'impianto: lo scrive l'intelligence britannica nel suo aggiornamento quotidiano sulla situazione nel Paese. Le forze russe, prosegue il rapporto pubblicato dal ministero della Difesa su Twitter, stanno probabilmente operando nelle regioni adiacenti alla centrale ed hanno usato unità di artiglieria basate in queste aree per colpire territori ucraini sulla sponda occidentale del fiume Dnipro. Allo stesso tempo, Mosca ha usato probabilmente l'area più estesa della zona, in particolare la città adiacente di Enerhodar, per offrire riposo alle proprie forze, sfruttando lo status protetto delle centrale per ridurre il rischio di attacchi notturni da parte delle forze ucraine.

Zaporizhzhia sotto assedio, la condanna Ue

L'Ue condanna le attività militari della Russia intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. «Questa è una violazione grave e irresponsabile delle regole di sicurezza nucleare e un altro esempio del disprezzo della Russia per le norme internazionali», scrive in un tweet l'Alto rappresentante Ue, Josep Borrell. «L'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) deve avere accesso», aggiunge.

 

Spento un reattore

«Uno dei reattori della centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia, sotto il controllo delle forze russe, è stato spento, il bombardamento di ieri ha causato un grave rischio per il funzionamento sicuro dell'impianto»: lo ha dichiarato oggi la società ucraina per l'energia atomica Energoatom, in seguito agli attacchi che Kiev e Mosca si accusano reciprocamente di aver lanciato. «In seguito dell'attacco alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, il sistema di protezione di emergenza è stato attivato su uno dei tre reattori funzionanti, che si è spento», ha annunciato Energoatom in un messaggio su Telegram.

«Evacuazione impossibile»

Il capo dell'Amministrazione militare regionale ucraina di Zaporizhzhia Oleksandr Starukh ha dichiarato che l'evacuazione sarà quasi impossibile in caso di incidente alla centrale nucleare: «Devo dire che è quasi impossibile attuare i nostri piani di evacuazione nelle condizioni attuali», tutti i rifugi nel territorio della centrale sono occupati dall'esercito russo.

Lo riporta Ukrinform. «Una provocazione preparata ha avuto luogo nella città di Energodar. Due linee elettriche sono state danneggiate, l'unità elettrica numero 4 della centrale è stata scollegata dalla rete», ha affermato Starukh riferendosi agli attacchi di ieri.

Distrutto deposito di carburante ucraino

L'esercito russo ha reso noto di avere distrutto un deposito di carburante dell'esercito ucraino con oltre 50.000 tonnellate di gasolio vicino a Zaporizhzhia, territorio dove si trova la centrale nucleare più grande d'Europa. Lo riporta l'agenzia statale russa Tass. Il portavoce del Ministero della Difesa russo Igor Konashenkov ha dichiarato oggi in un briefing che il carburante era «destinato alla task force operativa Dnepr». Ieri il rimpallo di responsabilità tra Mosca e Kiev sulle bombe che hanno colpito il territorio della centrale nucleare provocando il danneggiamento di due linee elettriche.


Ultimo aggiornamento: Sabato 6 Agosto 2022, 21:00
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