Uccisa Yelena Grigoriyeva: era attivista per la difesa dei diritti gay in Russia

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Yelena Grigoriyeva, attivista di spicco per la difesa dei diritti degli omosessuali in Russia, è stata assassinata a San Pietroburgo. Il suo corpo senza vita è stato ritrovato vicino alla sua abitazione con segni di strangolamento e ferite da accoltellamento. Secondo l'agenzia Fontanka, le sono state inferte almeno otto pugnalate. Il nome di Yelena Grigoriyeva compariva su un sito internet da poco bloccato dalle autorità che istigava ad aggredire gli omosessuali. Secondo un altro attivista, Dinar Idrisov, Yelena aveva ricevuto diverse minacce di morte.

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Su Facebook, l’attivista Dinar Idrisov ha scritto che la sua amica Grigoryeva è stata
«brutalmente uccisa»«Recentemente era stata vittima di violenza e di minacce di morte», ha scritto aggiungendo che aveva sporto diverse denunce alla polizia, la quale a sua volta non ha confermato le intimidazioni.
Non è chiaro se il suo assassinio sia legato all’impegno per i diritti della comunità Lgbt. Secondo Fontanka, in relazione all’omicidio è stato arrestato un sospetto. Lo scorso agosto, decine di attivisti Lgbt erano stati fermati, durante una protesta non autorizzata a San Pietroburgo, in cui chiedevano protezione per le minoranze sessuali. Nel 2013, la Russia ha varato una legge che vieta la cosiddetta “propaganda gay” tra i minori.

Ultimo aggiornamento: Martedì 23 Luglio 2019, 16:50
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