Variante Omicron, Oms: «Nessun morto finora». Sei casi in Scozia, il Giappone chiude i confini

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La variante Omicron potrebbe avere «gravi conseguenze». È quanto afferma l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms): lo riporta Sky News. «La probabilità di una potenziale ulteriore diffusione di Omicron a livello globale è elevata», si legge in un documento tecnico sulla nuova variante del coronavirus pubblicato oggi. «Ad oggi non sono stati segnalati decessi legati alla variante Omicron».

L'avvertimento è contenuto in un documento tecnico pubblicato oggi dall'Oms, in cui si afferma inoltre che «la probabilità di una potenziale ulteriore diffusione di Omicron a livello globale è elevata». Sempre riferendosi a questa nuova variante, l'Organizzazione mondiale della sanità sottolinea poi che, «a seconda di queste caratteristiche, potrebbero esserci future ondate di Covid-19, che potrebbero avere gravi conseguenze a seconda di una serie di fattori, incluso il luogo in cui possono verificarsi le ondate». L'Oms osserva inoltre che «il rischio globale complessivo relativo alla nuova VOC (Variant of Concern) Omicron viene valutato come molto elevato».

«Preoccupati» per la variante Omicron «mi sembra un termine largamente eccessivo», dice Franco Locatelli, coordinatore del Cts e presidente del Css a Buongiorno su SkyTG24. «Sappiamo - aggiunge - che questa è una variante che ha avuto una diffusione importante in Sudafrica, il tempo che ci ha messo per diventare predominante è largamente ridotto rispetto alle altre varianti, c'è stato un incremento del 260% quasi dei casi in quel Paese: il tutto supporta una maggior contagiosità. Ma non abbiamo nessuna evidenza che possa provocare malattia più grave o sfuggire all'effetto protettivo dei vaccini in maniera importante».

Sei casi in Scozia, alcuni non hanno viaggiato

In Scozia sono stati identificati sei casi della nuova variante di Covid-19 nota come Omicron, portando a 9 i contagi scoperti sino ad ora nel Regno Unito. Secondo il governo di Edimburgo, quattro casi sono nell'area del Lanarkshire e due sono stati identificati nell'area di Glasgow e del Clyde. Alcune delle persone infettate non hanno precedenti recenti di viaggio all'estero e questo fa pensare che si siano contagiati all'interno della comunità. La sanità pubblica scozzese e i team di protezione sanitaria locale stanno lavorando insieme per ricostruire la diffusione del virus.

Il Giappone chiude i confini

Il Giappone serra i confini e a partire da domani chiuderà le frontiere ai cittadini stranieri per prevenire la diffusione nel paese della variante Omicron del coronavirus. L'annuncio - riporta l'agenzia Kyodo - è stato dato oggi dalle autorità nipponiche, che avevano già disposto il divieto di ingresso per tutti gli stranieri che sono stati recentemente in Botswana, Eswatini, Lesotho, Malawi, Mozambico, Namibia, Sudafrica, Zambia e Zimbabwe e stabilito che i cittadini giapponesi e i residenti rientrati da uno di questi paesi e da altri 14 tra stati e regioni non specificati devono trascorrere dieci giorni in isolamento in strutture allestite dalle autorità.

Giappone il premier Kishida: «Evitare scenario peggiore»

La misura, ha annunciato il premier Fumio Kishida, è stata presa «per evitare il peggiore scenario». «Si tratta - ha aggiunto - di una misura temporanea in attesa che le informazioni relative alla variante Omicron non siano più chiare».

Kishida ha poi annunciato che una persona proveniente dalla Namibia è risultata positiva e che sono in corso gli accertamenti per stabilire la variante cha ha causato l'infezione. I risultati arriveranno tra 4 o 5 giorni. Il paziente è sbarcato all'aeroporto Narita ieri, proveniente dalla Namibia, stando al ministero della Salute nipponico.

 

Confermato primo caso in Austria

È stato confermato il primo caso della variante Omicron in Austria. Lo comunica il Ministero alla salute di Vienna. Si tratta di un tirolese rientrato da pochi giorni da un viaggio in Sudafrica che non ha sintomi.

Nuova Zelanda, stop ingressi da 9 Paesi

La Nuova Zelanda ha chiuso la notte scorsa le proprie frontiere ai viaggiatori provenienti da nove Paesi dell'Africa australe nel tentativo di impedire la diffusione della variante Omicron del coronavirus sul territorio. Lo riporta la Cnn. Solo i cittadini neozelandesi potranno entrare nel Paese da Sudafrica, Namibia, Zimbabwe, Botswana, Lesotho, Eswatini, Seychelles, Malawi e Mozambico. Per loro, comunque, è previsto un periodo di quarantena di 14 giorni, ha annunciato il ministro con delega alla gestione del Covid, Chris Hipkins. Allo stesso tempo, il governo ha reso noto che il lockdown nella città di Auckland, in vigore da oltre 100 giorni, verrà abolito venerdì prossimo.

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Il Canada conferma i primi due casi

Il Canada ha confermato i suoi primi due casi della nuova variante Omicron del Covid 19. I contagiati sarebbero due viaggiatori. I due casi sono stati rilevati nella capitale Ottawa, in Ontario, e riguardano due persone arrivate di recente dalla Nigeria. I due contagiati sono in isolamento e le autorità sanitarie canadesi stanno tracciando i loro spostamenti negli ultimi giorni per individuare le persone con cui sono state a contatto.

Francia, 8 possibili casi sospetti

In Francia ci sarebbero otto possibili casi sospetti di infettati con il variante Omicron del Covid. È quanto riferisce in una nota la direzione generale della Sanità francese. Le persone, si legge nella nota, «si sono recate in Africa australe nei quattordici giorni e sono stati testati positivi ma negativi per le altre varianti Alpha, beta, gamma e delta». Per una conferma serviranno «alcuni giorni».


Ultimo aggiornamento: Martedì 30 Novembre 2021, 08:37
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