Variante Delta, in Gran Bretagna 54.000 casi: record da 6 mesi. Francia, test per chi arriva da 6 nazioni

Gran Bretagna, 54.000 casi: picco da metà gennaio. Francia, test per chi arriva da 6 nazioni

L'incubo variante Delta spaventa tutta l'Europa. La Francia si blinda, la Gran Bretagna registra l'ennesimo record di contagi: 54.674 nuovi casi di Covid nelle ultime 24 ore, segnando un nuovo picco dal 15 gennaio scorso. Lo riportano i media britannici sulla base dei dati forniti dal Ministero della Salute. I decessi sono stati invece 41. Non è migliore la situazione in FranciaL'ultimo bollettino parla di 10.908 nuovi contagi giornalieri, il massimo dal 29 maggio. Fra i ricoverati, ve ne sono 899 in rianimazione, 15 meno di ieri. Arriva così una nuova stretta sugli ingressi dei visitatori stranieri che non riguarda, però, l'Italia. Chi arriva da Gran Bretagna, Spagna, Portogallo, Cipro, Grecia e Olanda, dovrà infatti presentare un test Covid negativo effettuato nelle ultime 24 ore. La misura entrerà in vigore da lunedì, si legge in un comunicato stampa del primo ministro Jean Castex.

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Francia, sabato di manifestazioni

Sabato di manifestazioni in Francia contro le misure annunciate lunedì scorso dal presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron che prevedono, da inizio agosto, il pass sanitario nei trasporti (aerei, pullman e treni), per entrare nei ristoranti, nei bar e l'obbligo di vaccinazione per il personale sanitario.

Sono numerosi gli appelli a manifestare che sono arrivati appena tre giorni dopo i cortei che si sono svolti il 14 luglio, in occasione della festa nazionale francese. «Abbiamo fatto un appello a manifestare per dire no al pass sanitario», spiega all'Adnkronos, Maxime Nicolle, uno dei volti storici del movimento dei Gilet Gialli che è stato lanciato in Francia nel novembre del 2018. «Sono già previste manifestazioni in 153 città», da Parigi a Marsiglia, da Lille a Bordeaux, «e io ci sarò. È un movimento di cittadini stufi di essere trattati come bambini e stanchi delle troppe restrizioni alle loro libertà. Questo movimento riunisce tutte le classi popolari della società», spiega Nicolle. «La rabbia nel paese è sempre più profonda e sempre più forte. I gilet gialli hanno rappresentato un inizio di qualcosa che sta crescendo e che si sta espandendo. Anche delle categorie professionali che non partecipavano alle manifestazioni dei gilet gialli ora si mobilitano perché ne hanno abbastanza di essere presi per dei deficienti», sottolinea Nicolle. «Non sono un anti vax, sarei più un vaccino scettico in questo caso. Il vaccino anti covid è ancora in fase di test e sulla pandemia ci arrivano delle informazioni contraddittorie», spiega. «Sono personalmente favorevole alle vaccinazioni per le persone a rischio, per le persone più vulnerabili ma sono contrario a questo tentativo di suscitare una paura collettiva. Ho 33 anni, non ho problemi medicali. Non porto la mascherina ma rispetto il distanziamento».

 

Ultimo aggiornamento: Domenica 18 Luglio 2021, 08:56
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