Vaccini, la svolta di Londra: una sola dose a più persone possibili. E gli Usa ci stanno pensando

Video

di Mauro Evangelisti

Vaccini, meglio somministrare il dosaggio completo - prima dose e seconda dose dopo 3 o 4 settimane - e dunque proteggere con più efficacia le persone, o puntare invece a vaccinare il numero più alto possibile di persone con la prima dose, accontentandosi dunque di una protezione minore, per poi inoculare la seconda solo dopo 12 settimane? La domanda sta rimbalzando tra Regno Unito e Stati Uniti, dove l'epidemia sta correndo, gli ospedali sono allo stremo, il numero dei decessi è molto alto.

Il Regno Unito, subito dopo l'approvazione del vaccino di AstraZeneca che si affianca a quello di Pfizer-BioNTech, ha deciso di cambiare strategia: siamo in emergenza, prima dose a più persone possibili, la seconda solo tra quattro mesi. Il Comitato congiunto per la vaccinazione e l'immunizzazione (JCVI)  britannico ha raccomandato che «al maggior numero possibile di persone venga offerta in sequenza una prima dose di vaccino come priorità iniziale». La seconda dose del «vaccino Pfizer/BioNTech può essere somministrata tra 3 e 12 settimane dopo la prima dose e che la seconda dose del vaccino AstraZeneca (Oxford) può essere somministrata tra 4 e 12 settimane dopo la prima dose».

Sul sito del governo britannico si legge: «I quattro Chief Medical Officer del Regno Unito concordano con il JCVI che in questa fase della pandemia dare la priorità alle prime dosi di vaccino per quante più persone possibile, nell'elenco delle priorità, proteggerà il maggior numero di persone a rischio nel più breve tempo possibile e lo farà hanno il maggiore impatto sulla riduzione della mortalità, delle malattie gravi e dei ricoveri e sulla protezione del NHS e dei servizi sanitari equivalenti. Operativamente questo significherà che le seconde dosi di entrambi i vaccini saranno somministrate verso la fine del programma di dosaggio del vaccino raccomandato di 12 settimane. Ciò consentirà di massimizzare il numero di persone che ricevono il vaccino e quindi ricevono protezione nelle prossime 12 settimane».

Negli Stati Uniti, dove la campagna vaccinale è in ritardo, il super esperto Anthony Fauci, ha aperto a un cambio di strategia di questo tipo, ma il dibattito è ancora in corso.


Ultimo aggiornamento: Sabato 2 Gennaio 2021, 08:33
© RIPRODUZIONE RISERVATA