Diretta guerra Ucraina, Lavrov: «Terza guerra mondiale è pericolo reale». Nuova fossa comune vicino a Mariupol. Granate contro il ministero in Transnistria

Gli aggiornamenti dalla guerra in Ucraina in tempo reale

Lavrov: «Reale pericolo di terza guerra mondiale» Trovata terza fossa comune vicino a Mariupol

Diretta guerra in Ucraina. La Russia, pur ammettendo che sia inaccettabile una guerra nucleare, ha messo in guardia contro il pericolo "reale" di una terza guerra mondiale. Lo ha detto il ministro degli Esteri Serghei Lavrov. Intantola portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, in un briefing con la stampa sottolinea: «Faremo tutto il possibile per respingere le ambizioni di Putin di espandersi in Ucraina e oltre». E mentre a Mariupol è stata trovata una terza fossa comune, il ministero dell'Interno dell'autoproclamato governo della Transnistria, la regione separatista filorussa della Moldavia al confine con l'Ucraina, ha confermato che ci sono state diverse esplosioni all'interno dell'edificio che ospita il ministero per la Sicurezza statale a Tiraspol.

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Ucraina, ultime notizie in diretta

Ore 1.05 - Quattro attacchi sono stati lanciati ieri sera contro la regione nordorientale ucraina di Sumy dal territorio della Russia. Lo riporta il Servizio della guardia di frontiera ucraina, citato dall'agenzia Ukrinform. In particolare, spiega la fonte, armi pesanti sono state sparate dal villaggio russo di Tiotkino in direzione di quello ucraino di Rivne nel distretto di Konotop. Sono state registrate un totale di 15 esplosioni. Si è sentito anche il fuoco di armi leggere nella zona di confine vicino allo stesso villaggio. Altre due esplosioni, a seguito dell'uso di armi pesanti, sono state registrate tra i villaggi di Buniakino e Nova Sloboda nello stesso distretto. In mattinata erano stati lanciati diversi attacchi missilistici sulla città di Ochakiv, nella regione di Mykolayiv.

Ore 23.50 - Non è rimasto molto di Novotoshkivka, un piccolo villaggio a sud-est di Severodonetsk nell'oblast di Lugansk, secondo il nuovo video di droni diffuso dell'autoproclamata Repubblica popolare di Lugansk. La CNN ha geolocalizzato e confermato l'autenticità del video. I separatisti sostenuti dalla Russia affermano che gli ucraini l'hanno fatto esplodere quando si sono ritirati dalle loro posizioni nel villaggio. Serhiy Hayday, l'amministratore regionale di Lugansk, ha confermato che le forze ucraine si sono ritirate ma ha affermato sulla sua pagina Facebook che sono stati i russi a decimare il villaggio attraverso ripetuti attacchi aerei. Intervistato dalla televisione ucraina, Hayday ha detto che i russi «continuano a radere tutto al suolo e che »purtroppo, non ci sono quasi più case rimaste in piedi a Novotoshkivka. Le nostre truppe si sono ritirate un pò, ma non molto, perché non c'era più nulla a cui aggrapparsi, non c'era un posto dove tenere la difesa«, ha detto.

Ore 22.52 - È reale il rischio che il conflitto in Ucraina sia l'innesco di una terza guerra mondiale. Lo ha detto oggi, in una intervista al primo canale poi ripresa dall'agenzia di stampa Interfax, il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov. «Il pericolo è serio, è reale. Non si può sottovalutare» ha detto, paragonando la situazione attuale a quella della cosiddetta crisi missilistica del 1962, ma il capo della diplomazia russa ha ricordato che «a quel tempo c'erano regole, regole scritte. Le regole di condotta erano molto chiare. Era chiaro a Mosca come si stava comportando Washington e Washington aveva chiaro come si stava comportando Mosca (ma) ora rimangono poche regole».

Ore 22.38 - La Russia, pur ammettendo che sia inaccettabile una guerra nucleare, ha messo in guardia contro il pericolo "reale" di una terza guerra mondiale. Lo ha detto il ministro degli Esteri Serghei Lavrov.

Ore 22.30 - La Nato, armando l'Ucraina, effettivamente entra in una guerra per procura contro la Russia. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, riporta la Tass. Le armi fornite dall'Occidente all'Ucraina, ha aggiunto Lavrov, si diffonderanno nei Paesi da cui provengono.

Ore 22.20 - Una guerra nucleare è inaccettabile. È la posizione della Russia. Lo ha detto il ministro degli esteri russo Serghei Lavrov, riporta la Tass.

Ore 22 - «Nessuno è al sicuro dalle nostre sanzioni». Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, rispondendo ad una domanda sul fatto che la storica comapgna di Vladimir Putin, Alina Kabaeva, sia finora stata risparmiata dalle misure degli Usa. «Stiamo continuando a rivedere le nostre sanzioni, quindi nessuno può dirsi esantato», ha precisato Psaki.

Ore 21.36 - «Faremo tutto il possibile per respingere le ambizioni di Putin di espandersi in Ucraina e oltre». Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, in un briefing con la stampa. «La Russia non è riuscita a raggiungere i suoi obiettivi in Ucraina grazie al coraggio degli ucraini e al nostro aiuto», ha sottolineato ancora.

Ore 20.38 - Diversi gli attacchi missilistici lanciati oggi dai russi sulla città di Ochakov. Lo riferisce l'ufficio delle forze di difesa del comandante di Mykolaiv. I bombardamenti mattutini hanno colpito una zona residenziale e una persona è rimasta ferita. Distrutta un'industria alimentare, danneggiato un supermercato, rotte le finestre di molti appartamenti.

Ore 20.30 - Una terza fossa comune è stata trovata fuori Mariupol, nel villaggio di Staryi Krym. Ne ha dato notizia su Telegram il consiglio comunale di Mariupol, riferisce Ukrinform. «Una fossa comune è stata trovata nel villaggio di Staryi Krym. Questo è il terzo luogo di sepoltura di massa vicino a Mariupol», si legge nella nota. Si tratta di un'ulteriore estensione delle fosse rilevate dal satellite il 24 marzo e il 7 aprile. Quest'ultima immagine, di ieri, mostra un nuovo scavo. La lunghezza complessiva è aumentata a oltre 200 metri.

Ore 19.08 - La Russia ha rivendicato in una nota la distruzione di 6 linee ferroviarie nei pressi di stazioni ucraine, affermando che «veicoli stranieri venivano trasportati» lungo le direttrici colpite. Lo riporta la Tass.

Ore 18.53 - «Messaggio importante del presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky: oggi è il secondo giorno di Pasqua, ma non significa nulla per la Russia salutare questi giorni della festa più grande con decine di bombardamenti sull'Ucraina. Ovviamente: i russi non sono cristiani. Fanno qualcosa che contraddice l'insegnamento di Cristo». Lo afferma su Twitter l'ambasciatore ucraino preso la Santa Sede, Andrii Yurash.

Ore 18.40 - Il ministero dell'Interno dell'autoproclamato governo della Transnistria, la regione separatista filorussa della Moldavia al confine con l'Ucraina, ha confermato che ci sono state diverse esplosioni all'interno dell'edificio che ospita il ministero per la Sicurezza statale a Tiraspol. «Stando alle informazioni preliminari, sono stati sparati colpi con un lanciagranate portatile anticarro. Non risultano vittime», ha dichiarato in una nota, citata da Interfax.

Ore 18.34 - «Ad oggi, e dall'inizio dell'invasione su vasta scala, nella regione - ad esclusione di Mariupol e Volnovakha - sono state danneggiate 28 infrastrutture di fornitura acqua, 30 di corrente, 73 di gas, 87 oggetti di importanza culturale, 122 istituzioni scolastiche, 48 istituti di sanità, 8 caldaie, 332 infrastrutture ferroviarie, 22 ponti, 3985 case private, 596 condomini». È il bilancio fatto da inizio conflitto fatto da Pavlo Kyrylenko, governatore della regione di Donetsk.

Ore 18.29 - La Russia ha denunciato nuovi raid ucraini nella regione frontaliera di Belgorod, nel villaggio di Nekhoteyevka. Lo riferisce il governatore locale, citato dalla Tass, precisando che non risultano vittime civili.

Ore 18.12 - Cinque morti e quattro feriti di cui, però, non si conoscono i nomi. Sono le prime notizie che trapelano a 16 ore dalla scomparsa del calciatore combattente nella file ucraine Ivan Luca Vavassori, figlio adottivo di Alessandra Sgarella, la donna rapita dalla 'Ndrangheta nel '97. «La squadra di Ivan è ancora viva - si legge nella nuova storia pubblicata sul profilo Instagram del 29enne - Stiamo provando a portarli indietro. Il problema è che sono circondati dalle forze russe così non sappiamo quando o quanto tempo impiegheranno a tornare indietro. Ci sono 5 morti e 4 feriti ma non sappiamo i loro nomi. La nostra squadra migliore sta provando a riportarli indietro ma non sappiamo il numero dei nemici e il tipo di truppe».

Ore 18.08 - Il dipartimento di Stato americano ha dato il suo via libera alla vendita di munizioni a Kiev per 165 milioni di dollari. Si tratta di munizioni non usate dalle forze armate americane ma che servono alle forze ucraine per «i sistemi di fabbricazione sovietica», ha spiegato un funzionario della Difesa Usa alla Cnn. La notizia è stata comunicato da Antony Blinken e LLoyd Austin nella loro missione a Kiev. Queste nuove munizioni «miglioreranno la capacità dell'Ucraina di far fronte alle minacce attuali e future», si legge una nota del Dipartimento di Stato.

Ore 17.50 - Diverse esplosioni sono state udite nei pressi dell'edificio che ospita il ministero per la Sicurezza statale a Tiraspol, in Transnistria, la regione separatista filorussa della Moldavia al confine con l'Ucraina. Lo riferiscono le tv locale Tsv, citata dalla Tass, precisando che ci sono «diverse ambulanze» nell'area.

Ore 16.55 - «La nostra stima è che siano circa 15.000 gli effettivi russi uccisi» finora dall'inizio dell'offensiva di Mosca in Ucraina. Lo ha affermato Ben Wallace, ministro della Difesa del governo di Boris Johnson, nel suo aggiornamento settimanale sulla guerra ai deputati della Camera dei Comuni britannica. Wallace ha aggiunto che stime di fonte varia indicano inoltre in circa 2.000 i veicoli blindati russi distrutti e in 60 gli elicotteri o aerei perduti. L'invasione, che secondo il ministro britannico nei piani di Mosca sarebbe dovuta durare «al massimo una settimana», sta ora richiedendo «molte settimane», ha concluso Wallace. Ore 16.50 - La mossa di oggi «ce l'aspettavamo, ma non è affatto giustificata». È quello che ha detto la ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, commentando l'espulsione di 40 diplomatici tedeschi annunciata da Mosca.

Ore 16.45 - Mosca torna a denunciare che Kiev potrebbe ricorrere ad armi di distruzione di massa. Citato dalla Tass, il numero due della rappresentanza russa all'Onu, Dmitry Polyansky, non ha escluso che l'Ucraina e «i gruppi radicali usino armi di distruzione di massa sul campo di battaglia se non possono raggiungere la superiorità con mezzi convenzionali».

Ore 16.30 - Nuovi bombardamenti russi sono stati compiuti oggi nella regione orientale ucraina di Kharkiv. Almeno tre persone, due uomini e una donna, sono rimaste uccise nel villaggio di Bezruky, vicino a Dergachi. Lo riporta l'Ukrainska Pravda, secondo cui i bombardamenti hanno inoltre colpito e messo fuori uso una conduttura del gas.

Ore 15.20 - Mosca ha deciso l'espulsione 40 dipendenti delle missioni diplomatiche tedesche in Russia.

Lo ha annunciato il ministro degli Esteri di Mosca, citato da Interfax. La decisione di dichiarare «persona non grata» i diplomatici tedeschi, spiega una nota, è stata presa «come risposta simmetrica alla decisione del governo della Repubblica federale di Germania» di espellere 40 diplomatici russi ed è stata comunicata oggi all'ambasciatore tedesco a Mosca, Geza Andreas von Geyr, che è stato convocato presso il ministero degli Esteri.

Ore 15.00 - «Il risultato della guerra in Ucraina avrà conseguenze anche per la regione indopacifica». Lo ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen nel corso della sua visita in India. «In Europa vediamo la guerra di Putin come una minaccia al sistema di sicurezza dell'Unione Europea, ecco perché faremo il possibile perché Putin vada verso una sconfitta strategica. È importante, in Asia come in Europa, che le frontiere siano rispettate. Ci troviamo davanti a un momento chiave: la risposta che diamo oggi alla Russia - ha detto - definirà il sistema internazionale e la cooperazione globale».

Ore 14.10 - «Non possiamo sapere cosa c'è nella testa dei russi. Non potevamo aspettarci che si impadronissero delle centrali nucleari. La nostra regione sarà sempre in pericolo fino a quando il sistema in Russia non cambierà. La minaccia esiste sempre». Lo ha detto all'ANSA Yurii Fomichev, sindaco di Slavutich, la città satellite di Chernobyl dove vivono i lavoratori della centrale. Lo stesso sindaco è stato catturato dai russi il 26 marzo per alcune ore, finché non li ha convinti che «in città non c'erano armi né militari armati». Le forze russe si sono ritirate dalla zona di Slavutich tra il 29 marzo e il 3 aprile.

Ore 13.50 - «L'Occidente sta tentando di spaccare la società russa e distruggere la Russia dall'interno»: lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, in un discorso al direttivo della Procura generale russa, citato dall'agenzia turca Anadolu. Il leader russo ha chiesto la fine delle «provocazioni contro le forze armate russe attraverso l'uso dei media stranieri». Ha quindi affermato che «è una strana diplomazia quando i diplomatici chiedono all'Ucraina di vincere la guerra sul campo di battaglia».

Ore 13.40 - L'economia russa è in grado di reggere alle sanzioni occidentali. È il senso del messaggio lanciato oggi a Mosca dal presidente russo Vladimir Putin. «L'economia russa - ha detto Putin secondo quanto riferisce la Tass - ha certamente tutte le capacità per operare stabilmente e senza fallimenti anche in nuove realtà».

Ore 13.14 - A quanto apprende l'Ansa, la proposta formale del sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia potrebbe slittare alla prossima settimana. Una riunione degli ambasciatori dei 27 Paesi Ue è stata convocata per mercoledì ma fonti europee spiegano che il testo delle nuove misure, incluse quelle sul petrolio, molto probabilmente non sarà sul tavolo. Si tratta, rimarcano le stesse fonti, di un work in progress e non si esclude un'accelerazione all'ultimo minuto ma, al momento, si prevede che questa settimana sia impiegata per le consultazioni sulle nuove sanzioni tra la Commissione Ue e le cancellerie europee.

Ore 12.18 - Non solo feriti ma anche morti negli attacchi missilistici che hanno colpito cinque stazioni ferroviarie nell'Ucraina dell'ovest e centrale. Secondo quanto riferisce la Bbc online, le autorità locali della regione centrale di Vinnytsia hanno annunciato su Telegram l'uccisione di alcune persone e il ferimento di altre dopo gli attacchi alle stazioni di Zhmerynka and Kozyatyn senza però precisarne il numero. «I russi stanno provando a colpire le infrastrutture critiche», hanno aggiunto le medesime autorità spiegando che le ferrovie ucraine hanno «cancellato o dirottato» i treni.

Ore 12.00 - Mosca ha annunciato il cessate il fuoco oggi per consentire ai civili di lasciare l'acciaieria assediata di Azovstal a Mariupol in Ucraina. Lo rende noto il ministero della difesa russo. L'Interfax precisa che il corridoio umanitario sarà in vigore a partire dalle 14 di oggi ora locale.

Ore 11.17 - «I russi si stanno preparando per una nuova offensiva: le truppe di Mosca hanno ammassato un gran numero di attrezzature e personale sulla linea del fronte Velyka Novosilka-Novodarivka-Malynivka e stanno provando ad avanzare verso Zaporizhzhia». Lo scrive su Facebook Ivan Arefyev, portavoce dell'amministrazione militare della regione, secondo quanto riporta Ukrinform. Le autorità locali riferiscono però anche delle continue difficoltà che Mosca starebbero incontrando: «Non stanno facendo bene, la disposizione delle forze al fronte al momento non è cambiata», dice Arefyev sostenendo che «le forze ucraine prevalgono in modo significativo».

Ore 10.50 - «Caro fratello! Possa lo Spirito Santo trasformare i nostri cuori e renderci veri operatori di pace, specialmente per l'Ucraina dilaniata dalla guerra, affinché il grande passaggio pasquale dalla morte alla nuova vita in Cristo diventi una realtà per il popolo ucraino, desideroso di una nuova alba che porrà fine all'oscurità della guerra». È il passaggio centrale della lettera che papa Francesco ha inviato al patriarca di Mosca e di tutte le Russie, Kirill, in occasione della Pasqua che alcune chiese cattoliche e ortodosse hanno celebrato ieri, domenica 24 aprile, secondo il calendario giuliano. Lo riporta Vatican News.

Ore 9.50 - Le difese aeree sono state attivate nella regione di Leopoli (Lviv): lo ha reso noto con un messaggio su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale Maksym Kozytskyy, che ha anche invitato i residenti a «rimanere al riparo» assicurando però che la situazione «è sotto controllo». Lo riferisce il sito della Cnn. Kozytskyy ha anche riportato - sempre secondo quanto si legge - di due incendi scoppiati in due insediamenti nel distretto di Zolochiv.

Ore 9.46 - Il presidente russo Vladimir Putin si è congratulato con Emmanuel Macron per la sua conferma all'Eliseo e gli augura il «successo» per il suo secondo mandato. Lo riferisce il Cremlino, citato da Interfax.

Ore 9.26 - Gli Stati Uniti vogliono vedere la Russia «indebolita» al punto che non possa lanciare nuove guerre. Lo ha detto il capo del Pentagono, Lloyd Austin, parlando nei pressi della frontiera ucraina di rientro dalla visita lampo a Kiev con il segretario di Stato Antony Blinken. «Noi vogliamo vedere la Russia indebolita a un livello tale che non possa più fare cose come l'invasione dell'Ucraina», ha detto Austin, «ha già perso molte delle sue capacità militari e molte truppe, per essere franchi, e noi non vorremmo che possa ricostruire rapidamente tali capacità».

Ore 9.25 - «Gli invasori russi questa hanno bombardato 5 stazioni ferroviarie nel centro e nell'ovest dell'Ucraina, ci sono feriti»: a riportare la notizia è il presidente del Consiglio di Amministrazione di JSC Ukrzaliznytsia (le ferrovie ucraine), Oleksandr Kamyshyn, su Telegram. «Le truppe russe continuano a distruggere sistematicamente l'infrastruttura ferroviaria. Questa mattina, cinque stazioni ferroviarie nell'Ucraina centrale e occidentale sono state prese di mira - sottolinea - per un'ora. Almeno 16 treni passeggeri subiranno ritardi. Ci sono feriti».

Ore 9.12 - La difesa aerea russa ha abbattuto due droni ucraini nella zona del villaggio di Borovskoye nella regione di Kursk, vicino alla frontiere con l'Ucraina, e non vi sarebbero vittime né danni materiali. Lo rende noto il governatore della regione Roman Starovoit, «Non ci sono vittime, persone ferite e nulla è stato distrutto. La situazione è sotto controllo, ha scritto il governatore su Telegram.

Ore 8.50 - «Assistenza alla difesa, rafforzamento della politica delle sanzioni contro la Russia, sostegno finanziario per l'Ucraina e garanzie di sicurezza»: questi i temi discussi nell'incontro con gli Usa secondo quanto afferma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Telegram. Zelensky posta alcune foto della visita del segretario di Stato Antony Blinken e del Segretario alla Difesa Lloyd Austin e ribadisce di essere «grato agli Stati Uniti per la loro assistenza senza precedenti. La visita di una delegazione di alti funzionari statunitensi a Kiev in questo momento cruciale per lo stato ucraino è molto preziosa e importante».

Ore 8.30 - Mosca chiede agli Stati Uniti di fermare il rifornimento di armi all'Ucraina. Lo dice l'ambasciatore russo negli Usa Anatoly Antonov al canale televisivo russo Rossiya 24 annunciando l'invio di una nota in proposito. Lo riferisce la Tass. «Un totale 800 milioni di dollari, questo è l'ammontare del finanziamento per le armi sostenuto dagli Usa per Kiev. Si tratta di un numero importante che non aiuta la via diplomatica. Abbiamo inviato una nota - spiega Antonov - evidenziando che troviamo inaccettabile che gli Usa forniscano armi e chiedendo che si fermino. È un tentativo di aumentare le tensioni e vedere ancora più vittime».

Ore 8.17 - «Vediamo che la Russia non ha raggiunto gli obiettivi che si è posta». Lo ha detto il segretario di Stato Usa Antony Blinken in una conferenza stampa in Polonia, di ritorno da Kiev. «La strategia è una massiccia pressione sulla Russia e un massiccio sostegno per l'Ucraina», ha aggiunto ribadendo la posizione di Washington.

Ore 7.56 - Un incendio è divampato in un deposito di carburante nella località russa di Bryansk, non lontano dalla frontiera con l'Ucraina. Lo rendono noto le autorità locali citate dall'agenzia russa Tass. Non si hanno indicazioni al momento sulla natura dell'incendio nè sulle possibili cause. Così come non si hanno notizie di vittime. Bryansk è un centro situato a circa 150 km dalla friontiera con l'Ucraina, vicino alle regioni di Sumy e Chernihiv, diasta invece circa 380 km da Mosca.

Ore 5.36 - Kiev sembra silurare l'iniziativa di pace del segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, che martedì volerà in Russia prima di sbarcare due giorni dopo in Ucraina a Kiev. «Non è una buona idea andare a Mosca. Non capiamo la sua intenzione di viaggiare a Mosca e parlare col presidente Putin», ha spiegato alla Nbc Igor Zhovka, vicecapo dello staff di Volodymyr Zelensky, avvisando che Guterres «non è autorizzato» a parlare per conto del governo ucraino nei suoi sforzi di pace e che dovrebbe concentrarsi invece sull'assistenza umanitaria.

Ore 2.16 - Le forze russe stanno impedendo a un grande convoglio di persone che non vogliono partecipare al referendum di lasciare Kherson, secondo l'esercito di Kiev citato dall'agenzia Ukrinform. «Una grande colonna di persone sta cercando di lasciare Kherson per protestare contro il cosiddetto referendum. Gli occupanti non lasciano uscire le persone e le rimandano indietro», afferma un rapporto pubblicato sull'account Telegram delle forze ucraine. In precedenza il capo dell'amministrazione militare regionale di Kherson, Hennadiy Lahuda, aveva affermato che gli invasori stanno pianificando di tenere un «referendum» nella regione di Kherson durante i primi giorni di maggio. Di un «referendum fittizio» che Mosca vorrebbe organizzare nella regione hanno parlato ieri sera anche i servizi segreti britannici. Due giorni fa il presidente Volodymyr Zelensky ha dichiarato in una conferenza stampa che l'Ucraina abbandonerà ulteriori colloqui con la Russia se si terrà un referendum a Kherson o se i difensori di Mariupol verranno uccisi.


Ultimo aggiornamento: Martedì 26 Aprile 2022, 06:30
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