Ucraina, torre tv di Kiev colpita dalle bombe russe: 5 morti, spente tutte le trasmissioni

Colpita la torre tv di Kiev dalle bombe russe: 5 morti, spente tutte le trasmissioni

In Ucraina Mosca intensifica l'offensiva e andrà avanti «fino al raggiungimento degli obiettivi». E mentre un convoglio di blindati di più di 60 chilometri marcia su Kiev, le forze armate russe colpiscono la Torre della Tv della capitale ucraina provocando almeno 5 morti e spegnendo, di fatto, tutte le trasmissioni tv. La notizia segue quella della Tass secondo cui 'l'esercito russo ha invitato tutti i cittadini della regione di Kiev che abitano vicino a ripetitori di telecomunicazioni a lasciare le loro case'.

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Pronto attacco aereo sulla cattedrale di S. Sofia

L'ambasciata ucraina presso la Santa Sede riferisce intanto che, 'secondo l'intelligence, le truppe russe stanno preparando un attacco aereo sulla cattedrale di Santa Sofia a Kiev, patrimonio dell'Unesco'. Missili e bombe hanno colpito oggi il centro di Kharkiv, devastata la piazza della Libertà. Decine le vittime.

Annunciato per domani il secondo round di colloqui russo-ucraini. La Corte europea dei diritti umani (Cedu) intima alla Russia di astenersi dal condurre attacchi militari contro i civili e gli edifici civili, comprese le abitazioni, gli ospedali e le scuole, ma anche veicoli come le ambulanze. La Corte ha cosi accettato la richiesta dell'Ucraina di imporre alla Russia misure che mettano fine alle ripetute violazioni commesse dalle truppe russe.

La Russia dovrebbe essere esclusa dal Consiglio Onu per i diritti umani, chiede il segretario di stato Usa Antony Blinken nel suo intervento alla 49esima sessione dell'Unhrc. Una riunione straordinaria del Consiglio Atlantico è stata convocata per venerdì prossimo a Bruxelles. «Al mondo: che senso ha dire »mai più« per 80 anni, se il mondo tace quando una bomba cade sullo stesso sito di Babyn Yar? Almeno 5 uccisi. Storia che si ripete...». Così su twitter il presidente ucraino Zelensky rende noto un attacco russo contro un monumento nei pressi del memoriale di Babi Yar che ricorda lo sterminio di 30 mila ebrei avvenuto durante la seconda guerra mondiale da parte dei nazisti.

Zelensky ha accusato la Russia di 'crimini di guerra' e si è appellato all'Europa in un drammatico videointervento oggi alla plenaria straordinaria del Parlamento europeo. «Vorrei sentire da voi che la scelta dell'Ucraina verso l'Europa sia incoraggiata.

Vogliamo essere membri a pari diritti dell'Ue. Chiedo agli europei di provare che siete con l'Ucraina». «L'Ue sia all'altezza del momento», la risposta del presidente del Consiglio Michel. «È il momento della verità», ha aggiunto la presidente della Commissione von der Leyen. E il Parlamento europeo dà il via libera alla mozione discussa oggi. Nel testo, approvato con 637 voti a favore 13 contrari e 26 astenuti, il Parlamento chiede che «le istituzioni dell'Unione si adoperino per concedere all'Ucraina lo status di paese candidato all'adesione all'Ue» e che tale procedura sia «in linea con l'articolo 49 del trattato sull'Unione europea e sulla base del merito».

Ma la risposta del ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov alle iniziative pro-Ucraina è gelida: «I cittadini e le strutture della Ue coinvolti nella fornitura di armi letali alle Forze Armate Ucraine saranno ritenuti responsabili di qualsiasi conseguenza di tali azioni». Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha chiesto al presidente russo Vladimir Putin ulteriori sistemi missilistici di difesa aerea S-400. L'Ucraina è pronta a rafforzare la comunicazione con la Cina e «aspetta con impazienza una mediazione della parte cinese per realizzare il cessate il fuoco». È quanto ha detto il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba alla controparte cinese Wang Yi nel corso della loro telefonata. Kuleba ha introdotto la situazione del primo round dei negoziati ucraino-russi, affermando che «porre fine alla guerra è la massima priorità della parte ucraina» che è «aperta a negoziare una soluzione».

È intanto in corso il trasferimento a Leopoli dell'Ambasciata d'Italia a Kiev per continuare a svolgere le proprie funzioni, così come altre ambasciate già trasferitesi che erano presenti a Kiev. Nel trasferimento l'ambasciatore Zazo è riuscito a portare in salvo anche circa 20 minori, tra questi 6 neonati, che aveva accolto in ambasciata in questi giorni.


Ultimo aggiornamento: Martedì 1 Marzo 2022, 19:31
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