Ucraina, diretta. G7: Mosca ritiri truppe, scelga diplomazia. Parigi e Berlino: connazionali subito via dal paese

Gli aggiornamenti minuto per minuto dall'est Ucraina

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Dal Mare di Barents alle coste del Caspio, dal Mar Nero alla penisola della Kamchatka, nell'Estremo Oriente: al culmine delle tensioni con l'Occidente, da ogni angolo dell'immenso territorio russo una selva di missili, compresi gli ipersonici Tsirkon, si è levata per un'esercitazione strategica supervisionata direttamente da Vladimir Putin, con al fianco il fedelissimo presidente bielorusso Viktor Lukashenko. Il tutto mentre nel Donbass ucraino i separatisti filo-russi chiamano alle armi. Il barometro della crisi punta decisamente verso la guerra, almeno quella annunciata, dagli Stati Uniti in particolare, che danno praticamente per scontata un'invasione dell'Ucraina entro i prossimi giorni.

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Le truppe russe al confine «sono pronte a colpire», avverte il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin, ribadendo l'allarme lanciato dal presidente Joe Biden nella conferenza telefonica con gli altri leader occidentali nella serata di venerdì. La Germania, che detiene la presidenza del G7, invoca invece cautela, con la ministra degli Esteri che invita a «non cercare di indovinare» le decisioni della Russia e a «guardare più da vicino» alla situazione sul terreno. Ma ciò non impedisce a Berlino, così come Parigi, di invitare i propri cittadini a lasciare con urgenza l'Ucraina, mentre la Lufthansa e la controllata Swissair annunciano la sospensione dei collegamenti aerei con Kiev a partire da lunedì. Le previsioni più pessimistiche sembrano trovare conforto nel rapido deterioramento della situazione nel Donbass, dove i capi delle autoproclamate repubbliche separatiste di Donetsk e Lugansk hanno dichiarato la mobilitazione generale e continuano ad evacuare migliaia di residenti verso la confinante regione russa di Rostov. Praticamente uno stato di guerra, con i membri della riserva invitati a presentarsi per prendere servizio effettivo nelle milizie filo-russe, impegnate in questi giorni in scambi di artiglieria e mortai con le forze regolari ucraine. Nel pieno del braccio di ferro tra la Russia da un lato e Nato e Usa dall'altro, si teme che anche il minimo incidente possa trasformarsi nella scintilla capace di innescare un conflitto su larga scala.

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Le forze ucraine e quelle separatiste continuano ad accusarsi per le violazioni al cessate il fuoco. Kiev afferma che due suoi soldati sono stati uccisi e quattro sono rimasti feriti per i bombardamenti della parte avversa. Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, in una telefonata con quello francese Jean-Yves Le Drian, accusa invece Kiev di di mettere in atto «provocazioni armate». Intanto colpi di mortaio sono esplosi nei pressi dell'area dove si trovava il ministro dell'Interno ucraino Denis Monastyrsky, in visita al fronte. L'attacco, che non ha provocato feriti, è avvenuto vicino al villaggio di Novo Lugansk. Le bombe non fermano la diplomazia. Putin ha in programma domenica una nuova conversazione telefonica con il presidente francese Emmanuel Macron, mentre quello ucraino Volodymyr Zelensky, a Monaco per la Conferenza sulla sicurezza, torna a chiedere un incontro con il capo del Cremlino. L'ambasciatore ucraino a Roma, Yaroslav Melnyk, ha anche manifestato gratitudine per gli sforzi profusi dal presidente del Consiglio Mario Draghi per cercare di organizzare il vertice. In una riunione svoltasi a margine della Conferenza di Monaco, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio - che avuto un nuovo incontro con il collega Usa Blinken - ha informato i suoi colleghi del G7 sui colloqui avuti con Lavrov e con il ministro degli Esteri ucraino Kuleba, sottolineando che «entrambi hanno confermato di voler trovare una soluzione diplomatica». «Questa è la strada maestra da seguire, non ci sono alternative», è tornato a ripetere il capo della Farnesina assicurando che l'Italia «darà il massimo per favorire il dialogo tra le parti». Una linea ribadita nel comunicato finale della riunione, in cui si invita la Russia a «ritirare in modo sostanziale le forze militari dai confini dell'Ucraina». Sempre a Monaco Zelensky ha affermato che l'Ucraina è «lo scudo dell'Europa» contro le minacce russe, e ha chiesto «un calendario chiaro e realizzabile» per l'adesione del suo Paese alla Nato. Ma tra i membri del Patto atlantico - come lo stesso presidente ucraino ha amaramente riconosciuto nei giorni scorsi - non tutti sono d'accordo. L'ingresso dell'Ucraina nella Nato «non è in agenda e non lo sarà», ha ribadito il cancelliere tedesco Olaf Scholz.

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Ucraina, diretta

Ore 18.49 - I ministri degli Esteri del G7 rimangono «gravemente preoccupati per il minaccioso accumulo di presenza militare russa intorno all' Ucraina, la Crimea e la Bielorussia» e chiedono a Mosca di «scegliere la via della diplomazia», «ritirare in modo sostanziale le forze militari dai confini dell' Ucraina e rispettare pienamente gli impegni internazionali». E quanto si legge nel documento finale del vertice di Monaco. In cui si avverte Mosca che «qualsiasi ulteriore aggressione militare contro l' Ucraina avrà enormi conseguenze, comprese sanzioni finanziarie ed economiche coordinate su un'ampia gamma di obiettivi settoriali e individuali».

Ore 18.40 - La Swiss air, la compagnia svizzera del gruppo Lufthansa, sospenderà i voli per Kiev dalla prossima settimana in seguito all'ulteriore escalation della crisi ucraina. Lo ha annunciato - riportano i media svizzeri - un portavoce della compagnia aerea sottolineando che tutti i voli saranno cancellati da lunedì 21 febbraio fino al 28 febbraio 2022 compreso. Domani i collegamenti saranno invece regolari per offrire ai passeggeri prenotati un'opzione di viaggio tra Kiev e Zurigo, ha aggiunto. La sospensione dei voli con l' Ucraina è stata annunciata oggi anche dalla Lufthansa.

Ore 16.37 - Un secondo soldato ucraino è rimasto ucciso nei combattimenti nel territorio separatista del Donbass. Lo annuncia l'esercito di Kiev.

Ore 16.44 - In Ucraina colpi di mortaio sono stati esplosi nei pressi dell'area dove era in visita il ministro degli interni ucraino Denys Monastyrsky, vicino al villaggio di Novo Lugansk, sulla linea del fronte con i separatisti filo-russi. 

Ore 16.36 - Mentre continua a crescere la tensione fra Ucraina e Russia, la Nato ha annunciato il ritiro dello staff da Kiev. «La sicurezza del nostro personale è importante, abbiamo trasferito lo staff a Leopoli e Bruxelles», ha detto un portavoce a Bruxelles, sottolineando che gli altri uffici dell'Alleanza atlantica in Ucraina rimangono operativi. La Nato non ha fornito dettagli sul numero delle persone trasferite. La sua missione diplomatica a Kiev, una delle più grandi in un paese che non fa parte dell'Alleanza, conta uno staff con diverse decine di persone. A Kiev c'è anche un ufficio di informazione e documentazione della Nato. Diverse ambasciate, fra cui quella degli Stati Uniti, hanno trasferito il personale a Leopoli, la grande città più a ovest dell'Ucraina, vicino al confine con la Polonia.

Ore 15.56 - «Noi difenderemo il nostro paese con o senza partner». Lo ha detto il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky, intervenendo alla conferenza di Sicurezza di Monaco. «Tutti devono capire che non stiamo chiedendo una donazione. Si tratta del vostro contributo alla sicurezza europea e internazionale», ha aggiunto. L'Ucraina è «lo scudo dell'Europa» contro l'esercito russo, ha aggiunto. «Noi non stiamo andando nel panico, abbiamo un atteggiamento solido e coerente e stiamo evitando di cadere in ogni provocazione», ha aggiunto.

Ore 15.32: I tedeschi devono lasciare d'urgenza l'Ucraina. Lo ha scritto il ministero degli Esteri tedesco negli avvertimenti sulla sicurezza. «Uno scontro militare è possibile in ogni momento», si legge.

Ore 14.49 - Citando una inchiesta in corso, le autorità locali ucraine hanno impedito agli osservatori dell'Osce, giovedì, di avvicinarsi oltre i 30-50 metri all'asilo bombardato poco prima nella zona controllata da Kiev a Stanytsia Luhanska, pochi chilometri a nord di Luhansk, e per questo non sono riusciti a valutare il tipo di proiettile usato e la direzione di tiro, si legge nel rapporto quotidiano dell'attività di monitoraggio. Gli osservatori hanno invece potuto constatare un cratere nel cortile dell'asilo, fori di schegge di proiettile sul muro di cinta, e un buco di un metro di diametro su una facciata. Giovedì è stato inoltre registrato un picco di violazioni del cessate il fuoco (più di 800) e di esplosioni nel Donbass.

Ore 14.41 Il Ministro degli Esteri Luigi di Maio ha avuto un colloquio con il segretario di Stato americano Antony Blinken a margine della Conferenza sulla sicurezza di Monaco, che ha ospitato anche una riunione dei ministri degli Esteri del G7. Secondo quanto riporta un tweet della Farnesina nel corso del colloquio, che segue i contatti già avuti nelle scorse settimane, Di Maio e Blinken hanno fatto una valutazione congiunta degli ultimi sviluppi della situazione al confine tra Ucraina e Russia.

Ore 14.24 - Il presidente russo Vladimir Putin ha dato il via dalla 'situation room' del Cremlino alle previste manovre militari e missilistiche strategiche in Russia, nel pieno dell'escalation sull'Ucraina. Le esercitazioni coinvolgono l'esercito, l'aviazione, le flotte del Nord e del Mar Nero con i loro sommergibili armati di missili nucleari, e le forze missilistiche strategiche, ricorda il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. La supervisione di Putin, secondo Peskov, è necessaria quando sono coinvolti i missili strategici e da crociera. «Tali test di lancio sono ovviamente impossibili senza il capo dello Stato. Sapete della famosa valigetta nera con il bottone rosso» con i codici che danno il comando per un attacco nucleare, ha ricordato il portavoce presidenziale.

Ore 14.04 - L' Ucraina «si sta preparando a tutti i possibili scenari». Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kouleba, dalla Conferenza sulla Sicurezza, in corso a Monaco di Baviera. Kouleba ha fatto le sue dichiarazioni in conferenza stampa, rispondendo a giornalisti che gli chiedevano di commentare le dichiarazioni del presidente Usa Joe Biden sull'imminenza di un'invasione rossa del suo Paese.

Ore 13.40 - Le truppe russe resteranno sul territorio della Bielorussia per un tempo indefinito. «Nessuno ha detto che domani o dopodomani l'esercito russo sarebbe tornato alle basi», dice il Segretario di Stato del Consiglio di sicurezza del regime bielorusso.

Ore 13.30 - Le esercitazioni delle forze di deterrenza strategica russe sono state completate con successo, ha dichiarato il Presidente russo, Vladimir Putin precisando che tutti i missili lanciati hanno colpito i bersagli previsti.

Ore 13.20 - Boris Johnson ritiene che «questo momento sia molto pericoloso per il mondo». Lo ha detto il premier britannico a Monaco di Baviera, riferendo quanto ha affermato nell'ultimo colloquio con Emmanuel Macron, Olaf Scholz, Joe Biden e Mario Draghi. «Non dobbiamo sottovalutare il rischio» che si corre attualmente in Ucraina. Ecco perché dobbiamo essere saldamente insieme», ha aggiunto.

Ore 13.10 - «Noi siamo per la salvaguardia delle frontiere. La Cina è per la tutela della sovranità l'indipendenza di tutti i Paesi e l'Ucraina non fa eccezione». È quello che ha detto il ministro degli Esteri cinese Wang Yi, intervenendo alla conferenza di sicurezza di Monaco. Il capo della diplomazia di Pechino ha però affermato che «anche le preoccupazioni della Russia dovrebbero essere rispettate». «Speriamo che si possa arrivare a una soluzione che garantirebbe sicurezza e stabilità in Europa», ha aggiunto.

Ore 12.45 - Hanno presto il via in Russia le esercitazioni delle forze strategiche che il Presidente Vladimir Putin, insieme ad Aleksandr Lukashenko, osserva dal Centro di controllo del ministero della Difesa. Sono stati lanciati un missile da crociera ipersonico, e duale, Kinzhal, da un aereo da guerra, Kalibr, che ha una gittata di duemila chilometri, e il missile ipersonico Zirkon da unità navali della Flotta del Mar Nero e della Flotta settentrionale contro obiettivi navali e basati a terra. È stato anche lanciato, dalla base di Plesetsk, nel nord del Paese, un missile balistico intercontinentale Yars diretto alla Kamchatka.

Nella regione di Astrakhan invece è stato lanciato un missile Iskander.

Ore 12.30 - «Se la Russia attaccherà l' Ucraina, la Nato si rafforzerà all'est dell'Europa». Lo ha detto la vicepresidente americana Kamala Harris, intervenuta alla Conferenza di sicurezza di Monaco. Harris ha messo in guardia Mosca, sul fatto che le eventuali reazioni non sarebbero soltanto di natura economica.

Ore 12.10 - Le truppe russe al confine con l'Ucraina «sono pronte a colpire». Lo afferma il segretario alla Difesa Usa, Lloyd Austin durante una visita in Lituania. «Si stanno dispiegando e sono pronti a colpire», ha detto aggiungendo che i soldati «si stanno spostando nelle posizioni giuste per essere in grado di condurre un attacco».

Ore 12.00 - Sono cominciate sotto la supervisione del presidente Vladimir Putin, le nuove esercitazioni delle sue forze «di deterrenza strategica» russa. Lo ha annunciato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, riferisce l’agenzia Ria Novosti. Il leader russo, insieme al suo omologo bielorusso Alexander Lukashenko, sta osservando i lanci di missili balistici dal centro di controllo delle manovre. Come annunciato dal ministero della Difesa, si tratta di esercitazioni nucleari su larga scala per testare i suoi missili balistici e da crociera. Nelle esercitazioni sono coinvolte le forze aerospaziali, il distretto militare meridionale, le forze missilistiche strategiche, le flotte del Mar Nero e del Nord.

Ore 11.55 - «L'ordine della sicurezza dell'Europa è sotto diretta minaccia in Ucraina». Lo ha detto la vicepresidente americana Kamala Harris, intervenendo alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco.

Ore 11.45 - Per evitare il conflitto fra Russia e Ucraina sarà necessaria «tutta la diplomazia possibile, e senza peccare di ingenuità», ha affermato il cancelliere tedesco Olaf Scholz, nel suo intervento alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco. «Una aggressione militare contro l'Ucraina sarebbe un enorme errore e non vogliamo che le cose precipitino a questo punto», ha aggiunto, confermando la disponibilità del suo Paese a proseguire lo sforzo diplomatico di mediazione.

Ore 10.30 - La Russia «sta cercando di riscrivere le regole dell'ordine internazionale». Lo ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen intervenendo alla conferenza sulla sicurezza di Monaco. «Oggi posso dirvi che, se pure la Russia chiudesse completamente le forniture di gas, per questo inverno noi in Europa saremmo al sicuro».

Ore 10.15 - «Non ci sono membri di prima classe della Nato all'ovest e membri della Nato di seconda classe all'est. E faremo tutto il possibile per difenderci gli uni con gli altri». Lo ha detto il segretario della Nato Jens Stoltenberg alla conferenza di Sicurezza di Monaco. «Se l'obiettivo della Russia è avere meno Nato», alla fine «avrà più Nato».

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Ore 10.10 - Cannonata esplode in territorio russo. Una cannonata è esplosa in territorio russo a un chilometro dal confine con l'Ucraina nella regione di Rostov sul Don, secondo fonti informate citate da Interfax. «L'esplosione - scrive l'agenzia russa - è avvenuta a 300 metri da una casa nel villaggio di Mityakinskaya alle 04.00 ora di Mosca» (le 02.00 italiane). La granata di cannone non ha causato morti né feriti, ed è stata riferita alle forze di sicurezza dai residenti, scrive Interfax.

Ore 9.30 - Un soldato dell'esercito ucraino è stato ucciso da un colpo d'artiglieria nell'est del Paese, durante uno scambio di fuoco con le milizie filorusse della autoproclamate repubbliche del Donbass, secondo quanto afferma io stato maggiore interforze di Kiev. «In conseguenza dell'attacco, un soldato ucraino ha riportato ferite fatali da una scheggia», dice la nota.

Ore 9.00 - Il primo treno con a bordo oltre 1.000 rifugiati del Donbass è in arrivo nella regione russa di Rostov, al confine con l'ucraina. Lo hanno reso noto le ferrovie del Caucaso del nord, come riportato da Interfax.

Ore 8.45 - Rostov, emergenza profughi Donbass. Il governatore della regione russa di Rostov, al confine con l'Ucraina, Valery Golubev, ha dichiarato - citato dalla Tass - lo stato d'emergenza per la crescente presenza di profughi fuoriusciti dalle confinanti autoproclamate repubbliche filorusse ucraine del Donbass. «Dato il trend in crescita del numero di cittadini che attraversano il confine ed entrano nella regione di Rostov introduciamo lo stato di emergenza a partire dalle ore 10» (le 8.00 italiane), ha detto il governatore Golubev al termine di una riunione a Rostov sul Don.

Ore 8.30 - Anche il leader dell'autoproclamata repubblica filorussa di Lugansk, nel Donbass, poco dopo il suo omologo di Donetsk, ha proclamato la «mobilitazione generale» sul suo territorio. Il leader, Leonid Pasechnik, lo ha stabilito - fa sapere la Tass - con un decreto comunicato online.

Ore 8.10 - Esercito e ribelli si scambiano accuse di attacchi. I militari governativi ucraini e i ribelli separatisti filorussi del Donbass sin sono nuovamente accusati vicendevolmente di attacchi e di violazioni del cessate-il-fuoco. I primi hanno denunciato alle 7.00 (le 5.00 italiane) ben 66 scambi di fuoco notturni. I filorussi hanno definito la situazione come «critica».

Ore 7.25 - Leader Donetsk chiama mobilitazione generale. Il leader dei ribelli filorussi della repubblica separatista ucraina di Donetsk, nel Donbass, ha chiamato alla «mobilitazione generale». «Mi rivolgo ai miei concittadini che sono nella riserva perché si presentino ai rispettivi distretti militari. Oggi ho firmato un decreto per la mobilitazione generale», ha dichiarato in un messaggio video, citato dalla Tass, il leader dell'autoproclamata repubblica di Donetsk, Denis Pushilin.

 

Ore 7.10 - Biden e alleati: profonda preoccupazione per escalation Russia. Nella loro video telefonata, Joe Biden e gli alleati europei hanno espresso la loro «profonda preoccupazione per il continuo rafforzamento delle forze russe», hanno «ribadito il loro forte supporto alla sovranità e integrità territoriale ucraina» e hanno discusso «l'importanza di ulteriore assistenza economica all'Ucraina». Lo rende noto la Casa Bianca. I leader «si sono impegnati a continuare a perseguire la diplomazia per la de-escalation delle tensioni e nello stesso tempo hanno assicurato di essere pronti a imporre rapide e coordinati costi economici alla Russia se scegliesse un ulteriore conflitto». I leader hanno discusso anche «gli sforzi per garantire la difesa e la sicurezza del fianco orientale della Nato».

Ore 4.55 - Biden: se non si ferma, Russia colpevole di guerra catastrofica. «Stiamo denunciando i piani russi. Non perché vogliamo un conflitto ma perchè stiamo facendo tutto ciò che è in nostro potere per togliere ogni motivo che la Russia può addurre per giustificare l'invasione dell'Ucraina. Se la Russia persegue i suoi piani, sarà responsabile di una catastrofica e inutile guerra per scelta».

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Ore 2.30 - Osservatori dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa hanno affermato di avere assistito a un aumento significativo del numero di attacchi lungo la linea del fronte nell' Ucraina orientale. «Negli ultimi giorni, il monitoraggio speciale dell'OSCE in Ucraina (SMM) ha osservato un drammatico aumento dell'attività cinetica lungo la linea di contatto nell' Ucraina orientale», ha affermato l'OSCE in una nota, aggiungendo che il numero di violazioni del cessate il fuoco è stato pari a quello registrato prima di un accordo del luglio 2020 per rafforzare il cessate il fuoco.


Ultimo aggiornamento: Domenica 20 Febbraio 2022, 08:44
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