Ucraina, bombardata una scuola a Lugansk. «In 60 sotto le macerie». Niente tregua a Odessa

Le aule erano rifugio per le famiglie. A Pryvillia colpiti e uccisi due ragazzi

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di Mauro Evangelisti

Sono state necessarie quattro ore per domare l’incendio. Un attacco aereo dei russi aveva colpito una scuola e la casa della cultura, in un piccolo paese chiamato Bilohorivka, nell’Oblast di Lugansk, nel centro dell’Ucraina. Dentro si era rifugiata una novantina di persone. Tutto è successo nel tardo pomeriggio di sabato, ma solo ieri è stato possibile stilare un primo bilancio. In trenta si erano messi in salvo. Per gli altri si teme una strage. Due cadaveri sono stati trovati, ma restano disperse almeno sessanta persone. L’area interessata dal raid è di circa 300 metri quadrati. Ha aggiunto su Telegram Sergie Gaidai, governatore della regione, citando un altro bombardamento, a Pryvillia: «Le truppe di occupazione della Federazione Russa hanno sparato su ragazzi di 11 e 14 anni, rimasti uccisi, mentre la loro nonna di 69 anni, le sorelle di 12 e 8 anni sono rimaste gravemente ferite e ricoverate in ospedale».

TIMORI
La storia della scuola di Bilohorivka, con i sessanta dispersi, rischia di ricordare quanto successe al teatro di Mariupol: la struttura era usata come rifugio da un migliaio di civili, sotto le macerie rimasero molti cadaveri, anche se i russi tentarono di negare l’accaduto. Una recente indagine indipendente dell’Associated press ha affermato che in realtà nel teatro morirono almeno 600 persone. Putin ha ordinato di intensificare gli attacchi in Ucraina, in coincidenza con le celebrazioni del 9 maggio, soprattutto (ma non solo) nell’Est e nel Sud del Paese. E questo ha un costo, in termini di vite umane, straziante. A Mykolaiv (80 chilometri da Odessa) gli attacchi con i missili hanno ucciso una insegnante e ferito 27 civili, ha spiegato il leader del consiglio regionale Hanna Zamazieieva. Sono undici le persone rimaste intrappolate sotto le macerie a Shypylivka, nella regione di Lugansk, nell’Est dell’Ucraina: un palazzo residenziale di due piani è stato distrutto in un raid aereo russo. Anche Odessa è sotto tiro, ormai non viene più data tregua alla città portuale. Racconta all’Adnkronos l’avvocato ucraino esperto di diritto internazionale Oleksii Plotnikov: «Anche oggi è una giornata infernale, con attacchi massicci di razzi, che colpiscono anche obiettivi civili. Le sirene suonano in continuazione: non fa in tempo a disattivarsi un allarme anti-aereo, che ne viene attivato un altro».

CIMITERO EBRAICO
Un nuovo bombardamento ha interessato la regione di Sumy, nel nord est del Paese: colpito e danneggiato con un missile il cimitero ebraico di Shostka. Questo evento rischia di inasprire di nuovo i rapporti tra Mosca e Tel Aviv già deteriorate delle dichiarazioni del ministro russo Lavrov che causarono le proteste di Israele (Putin è stato costretto a scusarsi). Ha spiegato il ministro della Cultura ucraino, Oleksandr Tkachenko: «Gli ebrei sepolti nel territorio del cimitero ebraico sono vittime del pogrom del 1918. Un simbolo speciale per l’intero popolo ebraico».

BATTAGLIE NAVALI
Il mar Nero è il punto cruciale di questa guerra. Qui i russi hanno subito le perdite più cocenti, prima con l’affondamento della Moskva grazie ai missili Neptune lanciati dagli ucraini, poi con il danneggiamento della fregata Makarov (su questo però non ci sono conferme ufficiali). Da una parte si era sempre temuto che i russi provassero a sbarcare sulla costa a ridosso di Odessa, anche se per ora è apparso evidente che una operazione di questo tipo risulterebbe troppo rischiosa. Dall’altra, sulla base militare dell’Isola dei Serpenti, presa proprio nelle prime ore dell’invasione dai russi, ora si sta giocando una partita che ha valenza strategica ma anche propagandistica. Sabato gli ucraini hanno diffuso un video, ripreso da un drone turco Tb-2, che mostra due caccia Su-27 che colpiscono alcuni obiettivi nell’Isola dei Serpenti: elicotteri, postazioni anti aeree e vedette nemiche.

Il Ministero della Difesa ucraino ha scritto: «Il mezzo da sbarco della Marina russa “Serna” e due sistemi missilistici antiaerei “Tor” sono stati colpiti dalla flotta d’attacco nazionale Bayraktar TB2 (i droni turchi, appunto)». La Russia ieri ha risposto sostenendo di avere respinto l’attacco. Ha scritto la Tass, agenzia di stampa russa: «Gli aerei russi hanno abbattuto un bombardiere Su-24, un caccia Su-27, tre elicotteri Mi-8 con paracadutisti e due droni Bayraktar-TB2 appartenenti alle forze armate ucraine vicino all’Isola dei Serpenti» secondo quanto riferito dal portavoce del ministero della Difesa russo, il maggiore generale Igor Konashenkovto. Resta evidente, però, che i russi non hanno ancora ottenuto l’auspicato controllo del Mar Nero, nonostante la presa dell’isola che si trova a 35 chilometri dalla costa, a Ovest, e il totale controllo della Crimea, a Est. Per l’esercito di Mosca i problemi non mancano. Secondo alcuni media israeliani, a causa delle difficoltà incontrate nel Donbass, Mosca ha iniziato a ritirare parte delle forze armate impegnate in Siria per trasferirle proprio in Ucraina.

AEROPORTI
Gli ultimi attacchi dell’esercito di Putin puntano a danneggiare le ferrovie e i depositi di carburante, per paralizzare il Paese e impedire l’invio di materiale bellico che consente all’esercito di Kiev di resistere all’aggressione ordinata da Putin. Ma secondo il Ministero della Difesa ucraino c’è anche altro. «I principali sforzi del nemico si sono concentrati sulla distruzione delle infrastrutture aeroportuali al fine di prevenire le azioni dei nostri aerei, inclusi i droni Bayraktar» ha fatto sapere lo Stato maggiore di Kiev nel bollettino sulle operazioni militari. Aggiunge il bollettino, che ovviamente è di parte ucraina e va valutato con prudenza: il nemico sta tentando di raggiungere i confini amministrativi nelle regione di Lugansk e Donetsl. Ancora: «La condizione morale e psicologica degli occupanti rimane bassa, c’è un uso sistematico di alcol e ci sono molti casi di diserzione. Il personale delle unità nemiche si lamenta dell’inefficacia dei loro attacchi». E l’Ucraina continua a tessere la sua tela diplomatica per isolare la Russia, ieri il primo ministro canadese Justin Trudeau è andato, a sorpresa, a Irpin, nell’area di Kiev, in una delle località in cui l’esercito russo, prima di ritirarsi, ha causato distruzione e sofferenza.

 

Guerra in Ucraina, la diretta

Ore 00.00 - Il governo britannico ha annunciato un nuovo pacchetto di sanzioni commerciali contro Russia e Bielorussia per l'invasione dell'Ucraina: dazi più alti all'importazione dei metalli preziosi, come platino e palladio, e divieto di esportazione verso l'industria manifatturiera e pesante russa. «Questo pacchetto di sanzioni di vasta portata infliggerà ulteriori danni alla macchina da guerra russa», ha affermato il Segretario di Stato per il commercio internazionale Anne-Marie Trevelyan.

Ore 23.29 - «La Russia ha dimenticato tutto ciò che era importante per i vincitori della seconda guerra mondiale». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, alla vigilia delle commemorazioni in Russia per celebrare la vittoria sulla Germania nazista. Zelensky in un videomessaggio diffuso stasera ha accusato i russi di «pesanti bombardamenti» in diverse regioni ucraine, tra cui quello che ha ucciso 60 persone nascoste in una scuola di Lugansk. «Come se oggi non fosse l'8 maggio, come se domani non fosse il 9, quando la parola chiave dovrebbe essere pace per tutte le persone normali», ha denunciato.

Ore 22.30 - «Altre 173 persone sono state salvate da Azovstal e Mariupol. Dieci autobus con cittadini di Mariupol sono già sul territorio dell'Ucraina libera». Lo comunica su Telegram il Comune di Mariupol, ringraziando «tutti gli eroici difensori dell'Azovstal per questo. Le forze armate ucraine e il reggimento Azov non solo si stanno difendendo, ma stanno anche salvando i civili». «Siamo anche grati all'Onu, alla Croce Rossa e al ministro Iryna Vereshchuk per aver organizzato l'evacuazione della nostra popolazione, che deve continuare».

Ore 22.20 - Justin Trudeau ha annunciato a Kiev in una conferenza stampa congiunta con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky la riapertura dell'ambasciata del suo Paese. Il premier canadese ha promesso inoltre altri aiuti militari, compresi droni, immagini satellitari, armi di piccole dimensioni, munizioni e fondi per lo sminamento. Trudeau ha detto anche che Ottawa «toglierà i dazi su tutti i prodotti importati dall'Ucraina per il prossimo anno. È chiaro che Putin è responsabile per odiosi crimini di guerra e deve risponderne», ha aggiunto.

Ore 22.00 - «Ieri, nel villaggio di Bilogorivka, nella regione di Lugansk, una bomba russa ha ucciso 60 civili». Lo ha detto il presidente ucraino Zelensky durante un intervento in videoconferenza a un vertice del G7. Nella scuola, che dava rifugio a circa 90 persone, in 30 si erano salvate ma 60 erano rimaste sotto le macerie, e sin dall'inizio si era temuta una strage.

Ore 20.35 - «L'8 maggio i russi hanno ucciso quattro civili a Donetsk. Altre otto persone sono rimaste ferite nei bombardamenti». Lo comunica su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale di Donetsk, Pavlo Kyrylenko. «Inoltre - aggiunge - a Bakhmut sono state fornite cure mediche a 6 civili feriti nella regione di Luhansk.

Ore 20.15 - L'Agenzia del demanio provvede al mantenimento dei beni sequestrati agli oligarchi russi e, «dalla cessazione delle misure di congelamento, può esercitare il diritto di ritenzione dei beni fino all'integrale recupero» dagli stessi proprietari «delle spese sostenute per la conservazione e l'amministrazione degli stessi, nonché provvedere alla vendita ove ricorrano le condizioni». Lo prevede un emendamento al dl Ucraina bis. I beni «sottoposti al codice della navigazione», come ad esempio gli yatch rimasti invenduti, saranno anche destinati ad «usi funzionali alle attività istituzionali della Guardia di finanza».

Ore 20.12 - Le scuse rivolte dal presidente russo Vladimir Putin a Israele per le parole del ministro degli esteri russo Sergei Lavrov sulle origini ebraiche di Hitler «non sono sincere», secondo l'ex presidente ucraino Petro Poroshenko, intervistato dalla trasmissione di Retequattro «Zona Bianca», la stessa in cui è stato ospite Lavrov.

Ore 19.57 - La videoconferenza del G7 «ha offerto l'occasione per commemorare la fine della seconda guerra mondiale e la liberazione dalle sue atrocità. I leader hanno riaffermato l'unità dei Paesi G7 nel condannare l'aggressione ingiustificata da parte della Federazione Russa nei confronti dell'Ucraina, che ha riportato l'Europa agli orrori del secondo conflitto mondiale». Lo riferisce Palazzo Chigi. I leader «hanno condiviso la viva preoccupazione per il prolungarsi delle ostilità e la necessità di mantenere alta attraverso le sanzioni la pressione sul Cremlino».

Ore 19.01 - «Il G7 e l'Ucraina sono uniti in questo momento difficile. Restiamo uniti nella nostra convinzione che il presidente Putin non debba vincere la sua guerra contro l'Ucraina». Lo si legge nel passaggio finale del comunicato diffuso dalla Casa Bianca al termine del G7 virtuale sull'Ucraina. «Lo dobbiamo - prosegue la nota - alla memoria di tutti coloro che hanno combattuto per la libertà durante la Seconda guerra mondiale».

Ore 18:54 - «Il presidente ucraino Zelensky ha sottolineato la ferma determinazione dell'Ucraina a proteggere la propria sovranità e integrità territoriale. Ha affermato che l'obiettivo finale dell'Ucraina è garantire il pieno ritiro delle forze russe dall'intero territorio dell'Ucraina e garantire la sua capacità di proteggersi in futuro, ringraziando i membri del G7 per il loro sostegno». Lo si legge nella dichiarazione finale del G7 dopo il summit in videoconferenza.

Ore 18.42 - 77 anni dopo la fine della seconda guerra mondiale in Europa «il Presidente Putin e il suo regime ha deciso di invadere l'Ucraina in una guerra di aggressione non provocata contro un Paese sovrano. Le sue azioni coprono di vergogna la Russia e i sacrifici storici del suo popolo. Con questa invasione e le sue azioni in Ucraina dal 2914 la Russia ha violato il diritto internazionale, in particolare la Carta dell'Onu, concepita dopo la Seconda Guerra Mondiale allo scopo di risparmiare alle generazioni future il flagello della guerra». È quanto si legge in uno dei punti del comunicato diffuso dalla Casa Bianca al termine del G7 virtuale sull'Ucraina.

Guerra in Ucraina, dallo stop al petrolio russo alle sanzioni: la strategia dei leader del G7

Ore 18.03 - «Non prenderemo alcuna decisione che porti la Nato in guerra. Questo resta». Lo dice il cancelliere tedesco Olaf Scholz, nel discorso alla nazione che sarà trasmesso stasera in tv, secondo il testo diramato dalla cancelleria. «Il fatto che non ci debba essere più una guerra mondiale, e certamente non una guerra fra potenze nucleari, anche questo è un insegnamento dell'8 maggio», ha aggiunto con riferimento alla commemorazione della capitolazione tedesca nel Secondo conflitto mondiale.

Ore 16.10 - Il primo ministro canadese Justin Trudeau si è recato a Irpin, sobborgo di Kiev, per una visita a sopresa in Ucraina finalizzata a esprimere il suo sostegno al presidente Volodymyr Zelensky. Lo ha reso noto il sindaco di Irpin spiegando che Trudeau ha potuto vedere con i suoi occhi la distruzione causata dalla guerra russa.

Ore 15.32 - Jill Biden ha fatto un viaggio a sorpresa nell'Ucraina occidentale incontrando la first lady Olena Zelenska in una scuola di Uzhhorod, una città di 100 mila abitanti a pochi chilometri dal confine con la Slovacchia.

Ore 15.18 - Slitta ancora il via libera dei rappresentanti permanenti dei 27 dell'Ue (Coreper) al sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia per la guerra in Ucraina, con l'embargo graduale al petrolio di Mosca. Ci sarebbero stati progressi importanti sulla maggioranza delle misure, ma resterebbe ancora lavoro da fare tra l'altro su come garantire la sicurezza degli approvvigionamenti e questioni tecniche da risolvere, legate anche alla riconversione infrastrutturale. È quanto si apprende da fonti europee.

Ore 15.06 - Il vicepremier russo Marat Khusnullin si è recato a Mariupol e nella città di Volnovacha, 60 km a nord del centro portuale sul mar d'Azov, «per valutare le opere di ricostruzione» dopo il conflitto. Lo ha annunciato il leader filorusso di Donetsk, Denis Pushilin, citato dalla Tass.

Ore 15.00 - «Possiamo fare e dare molto di più all'Ucraina perché l'Ucraina sta facendo una battaglia per noi, per i valori europei, perché abbiamo un nemico che ci sta minacciando« e come europei »dobbiamo essere uniti«. Lo ha detto la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola intervistata da Lucia Annunziata a Mezz'ora in più. »Possiamo dire che l'Unione europea sta mostrando una leadership che tre, quattro mesi fa non pensavo possibile. I paesi che hanno le armi che possono essere usate dagli ucraini le hanno finalmente dati. Penso che potevamo darle più in fretta, ma alla fine le abbiamo date«, ha aggiunto Metsola.

Ore 13.50«Ci sono molti militari feriti da evacuare» da Azovstal a Mariupol «ma combatteremo fino alla fine».

Lo annuncia il comandante del battaglione Azov, Denis 'Radis' Prokopenko, in una conferenza stampa online dall'acciaieria assediata. «La resa per noi è inaccettabile», anche perché «non avremmo grandi possibilità di sopravvivere se venissimo catturati». Lo afferma il capitano Svyatoslav Kalina Palamar, vice comandante del battaglione Azov, parlando in una conferenza stampa online nell'acciaieria assediata di Mariupol. «I nemici vogliono distruggere gli ucraini, per noi è chiarissimo», aggiunge.

Ucraina, bombe su una scuola a Lugansk: morti due ragazzini di 11 e 14 anni e 60 persone sotto le macerie

Ore 13.30Palazzo Chigi ha diffuso il programma e gli appuntamenti della visita del Presidente del Consiglio Mario Draghi negli Stati Uniti. La partenza per Washington, si legge nel comunicato, è prevista martedì mattina, 10 maggio. Il primo incontro ufficiale sarà con il presidente Biden alla Casa Bianca, nel primo pomeriggio (orario locale). Sarà l'occasione per riaffermare la storica amicizia e il forte partenariato tra i due Paesi. L'ultimo incontro tra i due leader, puntualizza il comunicato di palazzo Chigi, era stato a margine del Vertice G20 di Roma lo scorso ottobre. Prima del bilaterale i due Leader rilasceranno brevi dichiarazioni alla stampa nello Studio ovale. Durante l'incontro saranno discusse le eccellenti relazioni bilaterali e riaffermata la solidità del legame transatlantico. Si parlerà del coordinamento con gli Alleati sulle misure a sostegno del popolo ucraino e di contrasto all'aggressione della Russia.

Ore 13.15 - È stata trovata morta Sofia, la 13enne scomparsa due giorni fa dopo il bombardamento dell'esercito russo su una colonna di mezzi che stavano evacuando civili nella regione di Kharkiv. I parenti l'avevano cercata con appelli sui social. Lo ha reso noto il capo delle indagini del dipartimento di polizia regionale Sergii Bolvinov su Facebook, riportato da Ukrinform. «Purtroppo, i resti del corpo e un ciondolo indicato dai suoi parenti sono stati trovati nell'auto su cui viaggiava», ha detto Bolvinov. Sofia era in macchina con la sorella di 6 mesi e la madre. La donna è stata gravemente ferita nel bombardamento.

Ore 12.34 - «I nostri militari, proprio come i loro antenati, stanno combattendo insieme per liberare il loro suolo dalla feccia nazista»: lo ha scritto il presidente russo, Vladimir Putin, in «telegrammi di congratulazioni» inviati ai leader delle autoproclamate repubbliche di Donetsk e Lugansk nel 77esimo anniversario della Vittoria nella Grande Guerra Patriottica: lo scrive il Cremlino sul suo sito, sottolineando che il leader russo ha inoltre «espresso la certezza che la vittoria sarà nostra, proprio come nel 1945». Lo riporta la Tass.

Ore 12.25 - «Alla Vergine Santa presento in particolare le sofferenze e le lacrime del popolo ucraino di fronte alla pazzia della guerra. Continuiamo per favore a pregare ogni giorni il rosario per la pace. E preghiamo per i responsabili delle nazioni, perché non perdano il fiuto della gente che vuole la pace e sa bene che le armi non la portano mai». Lo ha detto papa Francesco alla recita del Regina Caeli.

Ore 12.02 - «Forti esplosioni» sono state segnalate a Odessa e Mykolaiv. Lo riporta Ukraina 24. Un'anziana insegnante è stata uccisa e altri 27 civili sono rimasti feriti anche gravemente negli attacchi missilistici russi su zone residenziali nella regione di Mykolaiv delle ultime 24 ore. Lo scrive su Telegram il capo del consiglio regionale Hanna Zamazieieva, citato da Ukrinform. Secondo Zamazieieva l'esercito di Mosca ha bombardato senza sosta nella notte la regione di Mykolaiv. «In particolare, i missili hanno colpito Mykolaiv, Voznesensk, Ochakiv. Zone residenziali. Purtroppo, alcuni civili sono stati gravemente feriti e una persona è stata uccisa. La persona riportata uccisa era una donna anziana, che aveva lavorato come insegnante di lingua e letteratura russa in una scuola locale», dice Zamazieieva.

Ore 11.44 - Il presidente russo Vladimir Putin si è congratulato anche con il popolo ucraino nel messaggio che ha inviato in occasione del 77esimo anniversario della vittoria sul regime nazista. Come si legge sul sito del Cremlino, Putin si è congratulato con i cittadini di Azerbaigian, Armenia, Bielorussia, Kazakistan, Kirghizistan, Moldova, Tagikistan, Turkmenistan, Uzbekistan, Abkhazia, Ossezia meridionale, Repubblica popolare di Donetsk, Repubblica popolare di Luhansk, nonché con i popoli della Georgia e dell'Ucraina. E ha dichiarato che «oggi è nostro dovere comune prevenire la rinascita del nazismo, che ha portato tanta sofferenza a persone di diversi paesi».

Ore 11.30 - Sono almeno 25.500 i soldati russi uccisi in Ucraina dall'inizio dell'invasione: lo rende noto l'esercito di Kiev. Nel suo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, l'esercito indica che dopo 74 giorni di conflitto si registrano anche 199 caccia, 156 elicotteri e 360 droni abbattuti. Inoltre le forze di Kiev affermano di aver distrutto 1.130 carri armati russi, 509 pezzi di artiglieria, 2.741 veicoli blindati per il trasporto delle truppe, 92 missili da crociera, 179 lanciamissili, 12 navi, 1.961 tra veicoli e autocisterne per il trasporto del carburante, 86 unità di difesa antiaerea e 39 unità di equipaggiamenti speciali.

Ore 10.45 - «Gli Stati Uniti apprezzano moltissimo il fatto che la risposta» dell'Unione europea alla guerra in Ucraina «sia stata così forte e unitaria». Lo ha dichiarato l'ambasciatrice italiana negli Stati Uniti Mariangela Zappia intervistata da Radio 24. «L'Amministrazione americana è consapevole che l'Europa ha un conflitto in casa, che è toccata in maniera maggiore di quanto non lo siano gli americani ad esempio dalle sanzioni, sanno quanto è difficile recidere le dipendenze energetiche rapidamente», ha aggiunto, sottolineando che gli Stati Uniti «sono anche molto presenti e abbiamo un rapporto tra Stati Uniti ed Europa che si rafforza». Zappia sottolinea che si sta cercando di «sostenere l'Ucraina con ogni mezzo possibile, ma anche di proteggere il fianco orientale dell'Alleanza ed essere pronti». Ma «tutto questo con l'obiettivo principale che è stabilire le condizioni per la pace, che in questa fase sembra più lontana perché parlano le armi, la sofferenza, i rifugiati, i bombardamenti sulle città che nessuno pensava di poter rivedere in Europa». Insomma, Stati Uniti ed Europa sono «a fianco di quello del popolo ucraino», ma anche per «proteggerci con l'obiettivo di far tacere le armi e trovare una possibile soluzione negoziale quando ci saranno le condizioni».

Ore 10.32 - La Russa sta imitando il regime nazista in modo fanatico, riproducendone i dettagli in modo maniacale: lo ha detto oggi il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un video pubblicato su Telegram in occasione della Giornata della Memoria e della Riconciliazione. «Durante i due anni di occupazione, i nazisti vi uccisero 10.000 civili. In due mesi di occupazione, la Russia ha ucciso 20.000 persone» in Ucraina, dice Zelensky nel video in bianco e nero. «In Ucraina è stata organizzata una sanguinosa ricostruzione del nazismo. Una ripetizione fanatica di questo regime: delle sue idee, azioni, parole e simboli. Una riproduzione dettagliata, maniacale, delle sue atrocità e un 'alibì che presumibilmente dà uno scopo sacro malvagio. Una ripetizione dei suoi crimini e persino tentativi di superare il 'maestrò e toglierlo dal piedistallo del più grande male della storia umana. Questo segna un nuovo record mondiale di xenofobia, odio, razzismo e numero di vittime che possono causare», ha prosegue Zelensky.

Ore 10.13 - Sono 255 i bambini uccisi in Ucraina dall'inizio dell'invasione russa e 413 quelli rimasti feriti. Lo ha reso noto l'ufficio del procuratore ucraino. Si teme che il numero reale delle vittime tra i minori sia più alto in quanto non si hanno i dati delle zone sotto il controllo russo.

Ore 9.58 - Il ministero degli Esteri ucraino ha condannato oggi «fermamente» in un tweet i «bombardamenti russi» di ieri «su una scuola a Bilohorivka, che dava rifugio a 60 persone». «La Russia ha commesso questo brutale crimine di guerra poco prima della Giornata della Memoria e della Riconciliazione, ripetendo costantemente la tragedia della seconda guerra mondiale», sottolinea il tweet.

Ore 9.42 - Due ragazzi di 11 e 14 anni sono stati uccisi e due ragazze di 8 e 12 anni sono state ferite ieri in un bombardamento russo sulla città di Pryvillia, del distretto di Sievierodonetsk della regione di Lugansk. Lo riferisce l'ufficio del procuratore generale di Kiev su Telegram citato da Ukrinform. Undici persone sono intrappolate in queste ore tra le macerie di un edificio bombardato la notte scorsa dalle forze russe nel villaggio di Shypylivka, nella regione orientale ucraina di Lugansk: lo ha reso noto il capo dell'amministrazione militare regionale, Sergii Gaidai, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. Finora non si hanno notizie di vittime.

Ore 9.30 - «In queste giornate, caratterizzate dalla violenza e dalla brutalità della guerra scatenata dalla Federazione Russa nei territori dell'Ucraina, non possiamo fare a meno di ricordare in particolare i soldati italiani vittime della Seconda guerra mondiale. Alla loro memoria, al loro sacrificio e a quello di tutti i caduti delle nostre Forze Armate, ai sentimenti di pace che maturarono dolorosamente in quel conflitto e che ci hanno restituito un'Europa priva di guerre per oltre mezzo secolo, dedichiamo questo giorno». Lo scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della 93/ma adunata nazionale degli Alpini.

Ore 9.11 - Il capo della Cecenia - Ramzan Kadyrov, fedelissimo di Vladimir Putin - ha annunciato oggi che la maggior parte della città ucraina di Popasna è in mano ai suoi soldati, ma funzionari ucraini affermano che la battaglia per difendere la città nell'est del Paese continua. Lo riporta il Guardian. «I combattenti delle forze speciali cecene hanno preso il controllo della maggior parte di Popasna», ha scritto oggi Kadyrov su Telegram. «Le strade principali e i quartieri centrali del paese sono stati completamente sgomberati», ha aggiunto. Per il momento Kiev non ha rilasciato commenti, ma ieri sera Oleksiy Arestovych, un consigliere del presidente Volodymyr Zelensky, aveva detto che in città proseguivano i pesanti combattimenti. «Una battaglia per Popasna è in corso», aveva sottolineato Arestovych in un video pubblicato sui social media. «I propagandisti russi hanno riferito con gioia di averla già presa, ma non è proprio così. Questa è la 117esima volta questa settimana che affermano di avere «catturato Popasna».

Ore 8.36 - Circa 60 civili risultano dispersi dopo l'attacco aereo di ieri pomeriggio dell'esercito russo su una scuola con un rifugio nel villaggio di Bilohirivka, nella regione di Lugansk. Lo rende noto il capo dell'amministrazione militare regionale, Sergii Gaidai, su Telegram ripreso da Ukrinform. «Tutte le 60 persone rimaste sotto le macerie degli edifici sono molto probabilmente morte», scrive Gaidai. Ieri i servizi di emergenza ucraini avevano parlato di almeno due vittime. Nel sotterraneo si nascondevano 90 persone, nella serata almeno una trentina era stata tratta in salvo.

Ore 7.40 - Le sirene d'allarme antiaeree hanno risuonato questa mattina in quasi tutte le regioni ucraine: lo riporta il Kyiv Independent.

Ore 07.12 - Una bomba è stata lanciata su una scuola, a Belogorivka, nella regione di Lugansk, dove si nascondevano 90 persone. È quanto riferito dal governatore di Lugansk, Sergey Gaidai, citato dall’agenzia ucraina Unian. «Oggi, gli assassini russi hanno combattuto con civili disarmati. I razzisti hanno sganciato una bomba aerea in una scuola dove si nascondeva quasi l’intero villaggio. Tutti coloro che non sono riusciti a evacuare. Dopo essere entrati nel club, il seminterrato della scuola era l’unico luogo di salvezza, ma i russi hanno tolto questa possibilità anche alla gente. Lì c’erano circa 90 persone nella scuola. Circa 30 persone sono già state salvate dalle macerie», ha fatto sapere.

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Ore 02.17 - Sono oltre 300 i civili «donne e bambini» che sono stati messi in salvo dall’inizio dell’evacuazione dall’acciaieria di Azovstal. Lo ha riferito il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un messaggio alla nazione citato dalla Cnn aggiungendo: «Sono grato alle squadre del Comitato Internazionale della Croce Rossa e delle Nazioni Unite per averci aiutato a concludere la prima fase della missione di evacuazione».


Ultimo aggiornamento: Lunedì 9 Maggio 2022, 06:34
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