L'arresto era avvenuto il 23 aprile, e la sua detenzione era stata prolungata diverse volte, col protrarsi dell'inchiesta.
Qui il suo ultimo videomessaggio su Facebook:
La danzatrice, 42 anni, si era difesa dicendo che le immagini era state riprese dal suo cellulare, rubato nel 2019, e pubblicate a sua insaputa. L'artista presenterà appello. Durante il governo dei Fratelli Musulmani e del presidente Mohamed Morsi, durato circa un anno, El Masry aveva pubblicato video satirici: ha accusato proprio esponenti del movimento filo-islamico di averla denunciata.
«C'è una gran differenza tra libertà e dissolutezza», ha dichiarato citato dal quotidiano Al Ahram John Talaat, un parlamentare che ha chiesto la condanna di El Masry, aggiungendo che lei ed altre influencer sui social media stanno «distruggendo i valori della famiglia e le tradizioni, un'attività vietata dalla legge e dalla costituzione» .
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Molte donne sono state accusate di incitazione all'immoralità: tra loro l'attrice Rania Youssef, sommersa di critiche per il vestito che indossava al Cairo Film Festival del 2018. In quello stesso anno l' Egitto si è dotato di una legge che dà al governo l'autorità di censurare contenuti su internet e sorvegliare le comunicazioni elettroniche.
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Diverse anche le influencer su Tik Tok e Instagram, nonché 'YouTubers', arrestate con le stesse accuse.
Per Entessar el-Saeed, avvocato per i diritti delle donne e direttrice del Cairo Centre for Development and Law, le donne sono le uniche contro cui viene usata questa lehhe. «La nostra società conservatrice fa fatica ad accettare i cambiamenti della tecnologia, che hanno un ambiente e una mentalità completamente differenti». spiega, citata da Al Ahram.
Ultimo aggiornamento: Domenica 28 Giugno 2020, 16:40
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