Sri Lanka, turisti rientrano a Fiumicino: «All'improvviso è scoppiato l'inferno»
Sri Lanka: «I jihadisti dietro la strage». Il bilancio delle vittime sale a 321
«Eravamo in albergo a Negombo, città a maggioranza cristiana distante una quarantina di chilometri da Colombo e a circa 4 chilometri da San Sebastiano, una delle chiese oggetto degli attacchi esplosivi compiuti contro chiese e hotel del Paese. Sul momento - racconta Nunzia Simoncini, di Roma, appena sbarcata all'aeroporto di Fiumicino in compagnia della nipote Michela - non avevamo capito cosa fosse accaduto. Lo abbiamo capito solo in un secondo momento seguendo i notiziari della Cnn e navigando in internet. Subito dopo, ci è stato quindi ordinato di non uscire assolutamente dall'hotel dove, per questo, siamo rimaste chiuse per due giorni». La donna aggiunge poi che «a causa del coprifuoco, sono state interrotte tutte le linee di comunicazione messaggistica, come, ad esempio, Facebook».
Ultimo aggiornamento: Martedì 23 Aprile 2019, 19:50
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