La denuncia choc dell'inviato Onu in Siria, 15 bambini morti per il freddo e la mancanza di cure
di Franca Giansoldati
«La vita dei neonati è a rischio, non ci sono trattamenti adeguati, nè condizioni tali da evitare tragedie. E non ci sono scuse per quello che sta accadendo nel XXI secolo». Il conflitto che dal 2011 ha devastato il paese si calcola abbia finora fatto almeno 360 mila morti, provocando una crisi umanitaria terribile, costringendo milioni di persone ad abbandonare le proprie case e trovare rifugio all'estero oppure in altre zone in Siria. A Rokbane vivono in modo precario, ricevendo aiuti umanitari dalle agenzie Onu, alcune decine di migliaia di persone. Il norvegese Pedersen, il quarto inviato dell'Onu a tentare una mediazione, prende il posto di Staffan de Mistura che ha lasciato l'incarico alcuni mesi fa, riconoscendo l'impossibilità a formare un comitato capace di elaborare una nuova costituzione per la Siria.
Ultimo aggiornamento: Martedì 15 Gennaio 2019, 16:18
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