Serial killer Cipro, trovato il corpo della quinta vittima: forse è un bambino

Serial killer Cipro, trovato il corpo della quinta vittima: forse è un bambino
Un ufficiale dell'esercito cipriota che ha confessato di aver ucciso sette donne in tre anni è apparso oggi in tribunale mentre la polizia dice di aver recuperato un quinto corpo. Il capitano Nicos Metaxas, 35 anni, è ormai considerato "il primo serial killer di Cipro" ma non è stato ancora formalmente accusato degli omicidi di cinque donne e due delle loro figlie. Oggi la polizia ha recuperato una valigia contenente i resti di un corpo umano in un lago a sud-ovest di Nicosia, il secondo in una settimana. 





Il portavoce della polizia Andreas Angelides ha detto che il corpo si trova in uno "stato avanzato di decomposizione" e si tratterebbe di un bambino. Metaxas ha confessato l'omicidio di cinque donne e delle figlie di due di loro,, na filippina di sei anni e una ragazza rumena. Le uccisioni sono venute alla luce a metà aprile, quando piogge insolitamente pesanti hanno portato il corpo della trentunenne filippina Maria Rosa Tiburcio sulla superficie di un pozzo in disuso dove era stato nascosto.
 
 


La scoperta ha innescato un'indagine per omicidio che ha portato all'arresto di Metaxas il 18 aprile.
Giorni dopo, le autorità hanno trovato il corpo di una seconda donna. Si tratterebbe di Arian Palanas Lozano, 28 anni, anch'egli proveniente dalle Filippine.


Queste sono le uniche due donne ad essere state identificate ufficialmente. Il sospetto ha poi guidato gli investigatori a un pozzo vicino a un poligono dell'esercito al di fuori della capitale, dove la polizia ha trovato il cadavere di una terza vittima, una donna che si ritiene provenga dal Nepal. La polizia domenica scorsa ha recuperato i resti di una quarta vittima, imbottita in una valigia sul fondo del lago a Mitsero. 

Le autorità cipriote sono state accusate di razzismo e di non aver correttamente indagato sulle scomparse delle donne in quanto straniere. Ieri  etaxas è apparso in tribunale senza un avvocato ed è stato rinviato in custodia per otto giorni.  Le autorità hanno riconosciuto che tutte le donne e le ragazze che l'ufficiale dell'esercito ha ammesso di aver ucciso sono state dichiarate disperse, eccetto quella del Nepal che è stata segnalata all'immigrazione perché assente dalla sua sede di servizio. La polizia ha detto che oggi avrebbero continuato a cercare una terza valigia che il sospetto avrebbe confessato di aver scaricato nel lago. Le autorità hanno affermato di essere in grado di localizzare la seconda valigia utilizzando attrezzature sofisticate, tra cui una telecamera robotizzata proveniente dagli Stati Uniti.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 6 Maggio 2019, 13:08
© RIPRODUZIONE RISERVATA