Sulla stazione spaziale sventola la bandiera della vittoria dell'Urss sulla Germania: l'ha esposta il cosmonauta del partito di Putin che farà un'Eva con Samantha Cristoforetti Video

I due russi impegnati nell'installazione del terzo braccio robotico della stazione spaziale internazionale

Sull'Iss la bandiera della vittoria dell'Urss esposta da cosmonauta del partito di Putin Video

di Paolo Ricci Bitti

Sull'Iss sventola bandiera russa. Il cosmonauta veterano Oleg Artemeyev, che è anche deputato alla Duma (la camera bassa dell'Assemblea federale) per il partito conservatore “Russia Unita”, il partito di Putin, aveva due possibilità ieri durante la sua attività extra veicolare, la passeggiata spaziale insomma, che la Nasa e Roscomos trasmettono in diretta in tutto il mondo: se in questo periodo di aggressione all'Ucraina da parte del suo paese voleva proprio esporre una bandiera mentre sfrecciava a 28.800 chilometri orari a  400 chilometri dalla Terra poteva scegliere quella rossa, blu e bianca della Russia, oppure - come ha fatto - quella tutta rossa dell'Unione sovietica, magari quella che imita la bandiera della Vittoria dell'Unione sovietica sulla Germania di cui sta per arrivare l'anniversario.

È  lo Stendardo appeso dal soldati dell'Armata rossa sul Reichstag in rovine a Berlino il 1° maggio 1945. I fanti  Alexey Berest, Mikhail Yegorov e Melitin Kantariya sono entrati nella storia e con loro il simbolo della vittoria dell'Unione Sovietica sulla Germania nazista nella seconda guerra mondiale. 

Una copia dello stendardo originale è in mostra al Museo delle forze armate centrali di Mosca, mentre l'originale è al sicuro nel seminterrato. E non è, quella bandiera, la stessa che è stata ritratta dai fotografi dell'Armata Rossa in pose "costruite" a freddo, più adatte alla propaganda, "scatti" divenuti celeberrimi e riportati in tutti i manuali di Storia.

Ecco, diventa così molto forte la scelta del cosmonauta Artemeyev, veterano alla terza missione sulla stazione spaziale internazionale su cui è appena arrivata Samantha Cristoforetti (missione Minerva dell'Esa), che sarà comandante del segmento americano dell'Iss nell'ambito dell'Expedition 67. Una scelta che non pare in linea con la storia della stazione che dal 1999 vede al lavoro insieme russi, americani, canadesi, giapponesi ed europei e che ha ospitato astronauti di decine di nazioni. L'avamposto dell'umanità dello spazio (Cristoforetti dixit) è considerato il più grande esempio di cooperazione internazionale, ma dai giorni dall'invasione russa dell'Ucraina anche nello scenario dello spazio la musica è cambiata, con molti progetti internazionale di collaborazione che si sono arenati. Si sperava che l'Iss restasse immune dalle tensioni nonostante le dichiarazioni minacciose di Roscomos, dichiarazioni smentite in realtà dal fatto che sulla stazione le attività continuassero - e continuino - normalmente, ma certo la scelta del cosmonauta-deputato non è passata inosservata. In passato i cosmonauti russi avevano esposto bandiere durante le "passeggiate", ma avevano usato quella tricolore della Russia.  

Il portavoce di Roscosmos, Dmitry Strugovets, ha detto che l'idea di esporre una copia della bandiera nello spazio è stata di Artemyev, che l'ha proposta a Roscosmos. «La sua iniziativa è stata sostenuta a tutti i livelli - ha detto alla Tass - Nessuno è rimasto indifferente». Già, proprio nessuno.

Complessivamente, durante l'attuale missione spaziale dei cosmonauti Artemeyev, Denis Matveyev e Sergej Korsakov sono previste sette passeggiate spaziali.

Ah, se verrà confermato il calendario "ballerino" delle Eva, a una di esse parteciperà (e sarà la sua prima volta) la stessa Samantha Cristoforetti. Con lei ci sarà proprio Artemeyev,  il cosmonauta-deputato del partito di Putin.

Roscosmos ha confermato tuttavia che sosterrà l'impegno per l'Iss fino al 2024. E poi? La stazione spaziale, entrata in servizio nel 2000 potrebbe arrivare al 2028 o al 2030 e Nasa, Esa, Canada e Giappone sono d'accordo nel prolungarne la vita. La Russia? Fino alla fine dell'aggressione all'Ucraina sarà difficile capire le intenzioni di Roscomos che nel frattempo, proprio in questi giorni ha annunciato un accordo per una nuova stazione spaziale con il Venezuela, paese in verità dall'esile cv spaziale.

Paolo Ricci Bitti

 

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Nel 2013 venne esposta la bandiera della Russia

Il braccio robotico

I due astronauti russi Oleg Artemyev e Denis Matveev hanno effettuato ieri la seconda delle attività extraveicolari (Eva) previste fuori dalla Stazione spaziale internazionale (Iss) per attivare il nuovo Braccio Robotico Europeo (Era) attaccato al modulo russo Nauka. Il braccio europeo, lungo 11 metri, è il primo robot in grado di muoversi attorno ai moduli russi dell'avamposto orbitante.

Riuscirà a gestire componenti di un peso massimo di 8.000 chili con una precisione di 5 millimetri. Potrà essere azionato dall'interno e dall'esterno della Stazione Spaziale e sarà in grado di trasportare gli astronauti da un luogo di lavoro all'altro durante le attività extraveicolari. L'Eva di oggi è la quinta della carriera di Artemyev e la seconda per Matveev. È anche la quinta dell'anno sulla Stazione Spaziale e la 250esima dedicata all'assemblaggio, alla manutenzione e all'aggiornamento della stazione.


Ultimo aggiornamento: Lunedì 2 Maggio 2022, 07:09
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