Russia, la minaccia agli Usa: «L'Alaska era nostra, potremmo riprendercela»

La provocazione del vicepresidente della Duma, Pyotr Tolstoy

La minaccia di Putin agli Usa: «L'Alaska era nostra, potremmo riprendercela»

di Michela Allegri

Una minaccia diretta agli Stati Uniti arriva dalla Russia e riguarda l'Alaska. Vyacheslav Volodin, speaker della Duma, il Parlamento di Mosca, ha detto che «l'Alaska è della Russia e gli Usa dovrebbero sempre ricordarlo. Prima che si impadroniscano delle nostre risorse all'estero, devono ricordare che anche noi abbiamo qualcosa da riprenderci». Poi ha aggiunto che «la Russia non interferisce negli affari americani, ma i politici americani hanno incolpato la Russia per tutto ciò che sta accadendo». Non è il primo avvertimento all'America, nel tentativo dei funzionari russi di respingere le accuse per crimini di guerra. Volodin ha anche avvertito gli Usa: devono smettere di sequestrare o congelare i beni russi all'estero. «L'America deve sempre ricordare che c'è una parte del suo territorio che è russa - ha aggiunto - Quindi quando dagli Usa iniziano a provare a bloccare le nostre risorse all'estero, prima di farlo, dovrebbero pensare che hanno anche qualcosa da restituire».

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Il vicepresidente della Duma, Pyotr Tolstoy, ha poi proposto di tenere un referendum in Alaska, mentre Dmitry Medvedev, il vicesegretario del Consiglio di sicurezza ed ex presidente russo, ha accennato all'escalation nucleare: «L’idea stessa di castigare un Paese che possiede il più grande arsenale nucleare del mondo è di per sé assurda.

E questo potenzialmente crea una minaccia per l’esistenza dell’umanità».

 

Mentre la Corte penale internazionale (Cpi) indaga sui presunti crimini di guerra commessi in Ucraina, Medvedev sottolinea che gli Stati Uniti non sono stati ritenuti responsabili per diversi sanguinosi conflitti e che, prima di condannare la Russia, dovrebbero riflettere sulla loro storia: «Quale tribunale ha condannato il mare di sangue versato dagli Stati Uniti in Vietnam e altrove? Nessuno!», ha detto il vicepresidente del Consiglio di sicurezza. Medvedev ha poi osservato che il numero delle vittime della politica di Washington «è paragonabile alle vittime del regime nazista». E ancora: «L'intera storia degli Stati Uniti dai tempi della sottomissione della popolazione indiana nativa è costellata di guerre sanguinose. Gli Usa e i loro tirapiedi dovrebbero ricordare le parole della Bibbia: non giudicate e non sarete giudicati».


Ultimo aggiornamento: Giovedì 7 Luglio 2022, 20:13
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