Il razzo russo Soyuz colpito da un fulmine durante il lancio

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Il razzo russo Soyuz è stato colpito da un fulmine durante il lancio, mentre portava in orbita un satellite di navigazione. Nessun danno, solo un video spettacolare postato su Twitter dal direttore generale dell'Agenzia Spaziale Russa Roscosmos, Dmitry Rogozin. «Il fulmine non è un ostacolo per te!» ha scritto nel messaggio su Twitter. Il fulmine ha colpito il razzo Soyuz 2-1b durante il lancio del satellite Glonass-M, della costellazione russa che fornisce servizi di navigazione a supporto dei sistemi militari e civili.

La partenza è avvenuta dalla base di Plesetsk, a circa 800 chilometri a nord di Mosca. "L'incidente" non ha creato alcun danno e nemmeno rallentato il razzo, che ha proseguito il suo viaggio di 3,5 ore verso l'orbita terrestre bassa, dove ha consegnato il suo carico nei tempi previsti. Secondo il ministero della Difesa russo, neanche il satellite ha subito danni. «Abbiamo stabilito una connessione telemetrica stabile con il satellite Glonass-M e tutti i sistemi di bordo funzionano normalmente», hanno detto i funzionari del ministero. È molto raro che un fulmine colpisca un razzo durante il lancio, ma non è la prima volta che succede.

Un celebre precedente si è verificato il 14 novembre del 1969, quando un fulmine colpì il razzo Saturn V della Nasa che trasportava l'Apollo 12 con tre astronauti destinati a raggiungere la Luna. Il tempo era nuvoloso, ma non tempestoso; tuttavia quando la missione venne lanciata, il razzo fu colpito da ben due fulmini. Il fenomeno mise temporaneamente fuori gioco alcune strumentazioni, come il display, ma non ci furono danni ai sistemi elettronici e la missione raggiunse la Luna come previsto. Da allora la Nasa ha messo a punto linee guida meteorologiche più rigide e un sistema che protegge dai fulmini è incorporato sia nelle strutture di lancio, sia sui razzi stessi. Secondo l'agenzia di stampa russa Tass, anche tutti i razzi vettore della Roscosmos sono stati progettati per resistere a tali fenomeni.
Ultimo aggiornamento: Martedì 28 Maggio 2019, 14:06
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