Coronavirus, quando si tornerà a volare? Emirates prima compagnia a fare test sierologici

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di Laura Bogliolo
Non solo screening termico, ma anche quello del sangue al check-in, il controllo del "medico virtuale" grazie alla tecnologia self-service e barriere in plexiglass. Ecco come si volerà ai tempi del coronavirus, nella tanto attesa "fase 2" della pandemia.

TEST SIEROLOGICI - La pioniera nel settore della sicurezza negli aeroporti è la Emirates che ha già iniziato a condurre test rapidi anti coronavirus in loco: in 10 minuti decretano se un passeggero può salire a bordo oppure no. Basta una goccia di sangue per ottenere il risultato. Ed è stato il 15 aprile il battesimo della nuova modalità con cui si viaggerà: al Dubai International Terminal 3 per un volo Dubai-Tunisi personale medico nell'area del check-in ha raccolto un campione di sangue sul posto per effettuare test sierologici, quelli che dovrebbero indicare se allo stato attuale o prima, si è entrati in contatto con il Covid-19. In tale caso si sarebbero prodotti gli anticorpi.

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IL MEDICO VIRTUALE - All'avanguardia, anche la compagnia Etihad. Secondo Business Traveller allo scan della temperatura, nell’hub di Abu Dhabi, si aggiungerà il controllo del "medico virtuale". Si tratta di dispositivi automatici altamente tecnologici sviluppati dalla società australiana Elenium Automation. Come funziona? il viaggiatore si troverà davanti a una sorta di chiosco con impianti touchless che consentono di fare uno screening sanitario automatizzato. La tecnologia self-service consentirà di rilevare la temperatura, la frequenza cardiaca e verranno rivolte anche domande. Nel caso in cui venga rilevata la pericolosità dello stato di salute del passeggero, il "medico virtuale" invierà un messaggio alla compagnia aerea. Jorg Oppermann, vicepresidente Hub di Etihad ha dichiarato: “Stiamo testando questa tecnologia che riteniamo valida anche per il futuro valutando l'idoneità di un passeggero a viaggiare, riducendo così le interruzioni".

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IL PLEXIGLASS - Massima sicurezza anche nello scalo romano Leonardo da Vinci, a Fiumicino. Oltre al sistema di termoscanner già attivo, verrà intensificato il “distanziamento sociale” con segnaletica sulla pavimentazione e indicazioni su monitor e totem per far rispettare il droplet (la distanza di sicurezza) . Verranno riorganizzati anche gli spazi con alcune barriere in plexiglass per assicurare la sicurezza dei viaggiatori e degli operatori dell'aeroporto. Infine, sarà incrementato il riconoscimento biometrico e il processo di virtualizzazione dei biglietti.

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LA FASE 2 - E le altre compagnie cosa faranno? Di certo hanno parecchio tempo per decidere quale tecnologia applicare per contrastare il contagio del coronavirus. A Malpensa, dove a marzo si è registrato il crollo dei passeggeri (99%), Air Canada posticipa a ottobre i suoi voli. American Airlines ha bloccato fino al 25 ottobre voli su New York e Miami. Stessa scelta da parte di Thai Airways.
La Commissione Europea aveva già chiesto agli Stati membri di bloccare i viaggi non essenziali dai Paesi extra Ue verso l’Europa fino al 15 maggio. Di sicuro salendo a bordo ci sarà l'obbligo di indossare la mascherina durante il volo e non verranno più distribuiti i giornali.


 
Ultimo aggiornamento: Sabato 18 Aprile 2020, 14:43
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