Putin muove la Kammuna per salvare i segreti militari a bordo della Moskva

L'esperto militare HI Sutton ha detto che l'imponente operazione voluta dallo zar servirà a salvare «materiale crittografico che indicano strategie confidenziali»

Codici e segreti militari, Putin muove la Kammuna per salvare il “tesoro” a bordo della Moskva

di Alessandro Strabioli

Codici, segreti militari, equipaggiamenti e informazioni che, se finiti nelle mani sbagliate, potrebbero compromettere l’esito del conflitto. Putin prova a correre ai ripari dopo la grave disfatta dell'incrociatore russo Moskva, la nave ammiraglia affondata dai missili ucraini Neptun qualche giorno fa a venticinque chilometri davanti ad Odessa. Ed ecco che il Cremlino invia l’imbarcazione più antica sul pianeta, la Kammuna, per far luce su quanto accaduto nelle acque del Mar Nero e tentare di recuperare il "tesoro" inabissato a bordo dell'incrociatore. L'esperto militare HI Sutton ha detto che l'imponente operazione voluta dallo zar servirà a salvare «materiale crittografico - radio e chiavi che indicano strategie confidenziali - così come qualsiasi arma o registro che potrebbe essere di interesse per una potenza straniera». 

La nave centenaria 

Kammuna ha una carrozzeria simile a quella di un gigantesco catamarano, è attrezzato gru e principalmente un mini sottomarino AS 28 che può raggiungere profondità di mille metri. Lo scafo dell’ammiraglia è invece a una profondità di 50 metri. Quando entrò in servizio, nel 1913, era un'unità moderna e ben equipaggiata, perfettamente adatta a svolgere il suo ruolo. Infatti, le quattro gru con cui è attrezzata, con capacità di sollevamento da 250 tonnellate l'una, la mettevano in grado di recuperare gli scafi dei sommergibili affondati oppure in difficoltà.

Oggi la nave, in servizio da oltre 100 anni, è diventata troppo piccola per essere utilizzata con i moderni battelli in servizio con la marina russa. Tuttavia, ormeggiata a Sebastopoli, rimane in servizio nella Flotta del Mar Nero con compiti di appoggio. E lo zar l'ha rimessa a lavoro. 

Silenzi e misteri

Sono ancora tanti i misteri che avvolgono l'affondamento della Moskva. Secondo l’ultimo bilancio di Mosca, fornito dall’agenzia Ria, ci sarebbe stato soltanto un morto. Le persone tratte in salvo, invece, sarebbero 396, mentre 27 i dispersi. Le fonti russe, comunque, non sembrano essere attendibili. Secondo giornali non ufficiali, i militari che avrebbero perso la vita sarebbero stati una cinquantina. Tra i nomi rivelati dai parenti come dispersi e presumibilmente morti dopo l'affondamento della Moscova ci sono: Nikita Efremenko, 19 anni, di Priozersk, regione di Leningrado, Andrey Tsyvov, 19 anni, della Crimea, Nikita Syromyasov, 20 anni, della Crimea, Leonid Savin, 18 o 19 anni, da Alupka, Yegor Shkrebets, 20, da Yalta, Mark Tarasov, 24, da San Pietroburgo, Sergey Grudinin, 21, dalla regione dell'Amur, Danil Gerok, 22, da Lobnya, regione di Mosca, e Ivan Frantin, 23, dalla Carelia, e Ivan Kutnyak. Non è stato possibile verificare in modo indipendente questi nominativi, anche se una vera e propria smentita da parte delle autorità russe non è mai arrivata. La guerra è anche questo: silenzio e mistero.

di Alessandro Strabioli 


Ultimo aggiornamento: Sabato 23 Aprile 2022, 16:17
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