Putin: «L'Occidente è razzista e neocoloniale». Lavrov: «Attaccheremo oltre il Donbass»

Il Cremlino sposterà «ancora più lontano gli obiettivi strategici» in Ucraina rispetto alla linea attuale. Ha detto il ministro degli Esteri russo

Putin: «L'Occidente è razzista e neocoloniale». Lavrov: «Attaccheremo oltre il Donbass»

Mosca espande i suoi obiettivi militari in Ucraina. Non più solo la conquista delle province orientali del Donbass, ma anche le regioni di Kherson e Zaporizhia, nel sud, e «una serie di altri territori». E questo in risposta ai nuovi sistemi missilistici a lunga gittata forniti a Kiev dagli Usa che potrebbero portare una «minaccia diretta al territorio russo». L'annuncio del ministro degli Esteri Serghei Lavrov fa temere un pericoloso allargamento del conflitto. Pronta, d'altra parte, è arrivata la risposta da Washington: gli Stati Uniti, ha fatto sapere il capo del Pentagono Lloyd Austin, forniranno presto agli ucraini altri quattro sistemi missilistici Himars, che si aggiungeranno ai 12 già consegnati che stanno «facendo la differenza» sul campo, consentendo alle forze ucraine di ostacolare con efficacia l'avanzata russa nell'est.

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Le reazioni

Durissime, come c'era da aspettarsi, le reazioni di Kiev alle dichiarazioni di Lavrov, che ha parlato di una «geografia diversa» rispetto ad alcuni mesi fa nella guerra ucraina, proprio a causa dei nuovi missili. «Le forze armate ucraine e l'artiglieria a lungo raggio insegneranno al signor Lavrov la geografia», sono state le parole di sfida lanciate da Mikhailo Podolyak, consigliere del presidente Volodymyr Zelensky. Mentre il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba ha affermato che la risposta da parte dell'Occidente deve essere proprio quella di «rafforzare le sanzioni alla Russia e accelerare le forniture di armi».

Proprio alle armi sembra quindi dover rimanere la parola per il momento, mentre sulle prospettive di una soluzione negoziata cala il buio. «Trattative con Kiev in questo momento non hanno senso», ha tagliato corto sempre Lavrov. Il ministro degli Esteri di Mosca ha detto che dopo l'unico incontro fin qui svoltosi in presenza tra le due delegazioni, il 29 marzo a Istanbul, ci sono stati altri contatti e il 15 aprile la Russia ha presentato all'Ucraina le sue proposte per iscritto. «Ma da quel momento - ha aggiunto - non abbiamo sentito più niente da loro.

Quello che sentiamo sono altre cose, quello che dicono Olaf Scholz, Ursula von der Leyen e il capo della diplomazia europea Josep Borrell sul fatto che l'Ucraina deve vincere la guerra sul campo di battaglia».

 

L'ultimo aggiornamento dell'intelligence britannica conferma che l'offensiva russa nel Donbass continua a segnare progressi minimi, con le forze ucraine che tengono la linea di difesa. Ma sia sul campo di battaglia sia tra i civili si continua a morire. Nella parte della regione di Donetsk in mano agli ucraini cinque persone sono state uccise e 16 ferite nella giornata di martedì, secondo il capo della amministrazione militare locale. Mentre più a nord il suo collega della regione di Kharkiv ha riferito che le truppe russe hanno aperto il fuoco sul distretto di Saltivskyi uccidendo tre civili, compreso un 13enne.

Da parte sua l'amministrazione dell'area controllata dai russi dove sorge la centrale nucleare di Zaporizhia, Vladimir Rogov, ha accusato le forze ucraine di avere attaccato con tre droni kamikaze l'impianto ferendo 11 membri del personale, di cui 4 in modo grave. Ma la stessa fonte ha aggiunto che nessuno dei sei reattori ha riportato danni e non si registrano livelli alterati della radioattività nell'area. Nei giorni scorsi Kiev aveva accusato i russi di avere installato nella centrale sistemi di lancio missilistici. Il presidente russo Vladimir Putin, intanto, ripropone l'attacco all'Ucraina come parte di una missione di cui si fa portatore per combattere il «mondo unipolare» voluto dall'Occidente. Un Occidente, ha affermato, che ha assunto una posizione di leader in gran parte «saccheggiando le altre nazioni» e che «non può proporre il suo come modello di sviluppo». Ma ora «una nuova era comincia nella storia del mondo», ha aggiunto il capo del Cremlino, un'era in cui «soltanto gli Stati veramente sovrani potranno mostrare alti tassi di crescita».


Ultimo aggiornamento: Giovedì 21 Luglio 2022, 06:55
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