Feste in violazione delle norme anti-Covid, abuso di alcool e risse a cui avrebbero partecipato funzionari del governo e il primo ministro Boris Johnson durante il periodo del lockdown. Lo scandalo Partygate torna a far tremare il governo inglese in Gran Bretagna. Oggi, dopo 8 mesi dalle prime indiscrezioni, è stato consegnato a Downing Street e reso pubblico in parlamento il "rapporto Grey" (chiamato così dal nome dell'alto funzionario che l'ha redato, Sue Grey) che documenta in 37 pagine e 9 immagini inedite con nuovi imbarazzanti dettagli sui party avvenuti nelle sedi istituzionali.
Johnson: «Mi assumo la responsabilità»
Il premier britannico Boris Johnson, nel question time alla camera dei comuni si è scusato e si è assunto la «piena responsabilità» per il Partygate. Il primo ministro ha riconosciuto l conclusioni emerse dal rapporto e si è detto: «sorpreso e deluso». Dopo le scuse però si è anche giustificato, affermando che con la sua partecipazione a questi eventi aveva voluto manifestare la sua vicinanza allo staff di Downing Street che in quel periodo «stava lavorando duramente e per molte ore». Johnson ha concluso affermando di «aver imparato la lezione»
Uso di alcoolici e risse: le feste segrete del presidente
Il rapporto inchioda alle loro responsabilità funzionari britannici di alto livello, compreso il primo ministro Boris Johnson, per aver violato le norme anti-Covid durante il lockdown.
Il Partygate
Lo scorso 31 gennaio il rapporto era stato pubblicato in forma ridotta e con molti omissis, come richiesto da Scotland Yard per non interferire sulla sua indagine conclusasi con molte multe fra cui una inflitta al leader Tory. Lo scandalo aveva fatto tremare la maggioranza di governo e suscitato un ampio dibattito nel Regno Unito.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 23 Febbraio 2023, 06:47
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