Ossezia del Sud verso l'adesione alla Russia. L'Ucraina: «Ma i loro soldati si rifiutano di combattere contro di noi»

L'Ossezia del Sud verso l'adesione alla Russia: «È il nostro obiettivo»

L'Ossezia del Sud, territorio riconosciuto come parte della Georgia, compirà presto i «passi giuridici per unirsi alla Federazione russa». A sancirlo è il suo leader, Anatolij Bibilov. «Credo che l'unione con la Russia sia il nostro obiettivo strategico. Questa è la nostra via e un'aspirazione del nostro popolo. Dobbiamo andare avanti lunga questa strada. I relativi passi legali verranno fatti nel prossimo futuro. La Repubblica dell'Ossezia del Sud diventerà parte della sua madrepatria storica», ha dichiarato Bibilov. Secondo quando riferisce l'agenzia russa Tass, il referendum sull'adesione alla Russia dell'Ossezia del Sud occupata da Mosca potrebbe aver luogo già a maggio-giugno. Il primo vicepresidente della commissione della Duma di Stato per gli affari della Comunità di Stati Indipendenti , Viktor Vodolatsky ha affermato che l'ingresso dell'Ossezia del Sud in Russia è «il sogno di molti dei suoi abitanti dal 2008».

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Lo scenario di instabilità nella questione ucraina minaccia quindi di aggravarsi ulteriormente dopo l'annuncio della regione separatista georgiana dell'Ossezia del Sud di volersi unire formalmente alla «madrepatria storica». E gli osservatori temono che la Georgia possa essere il prossimo obiettivo di Putin. L’Ossezia nei giorni scorsi si era detta pronta a inviare soldati in Ucraina per «aiutare a proteggere la Russia». «I nostri ragazzi adempiranno al loro dovere militare – ha scritto Bibiov – comprendono perfettamente che andranno a difendere la Russia e andranno a difendere anche l’Ossezia. Perché se il fascismo non è schiacciato alle frontiere lontane, domani si manifesterà di nuovo qui».

La notizia era stata confermata anche dal Cremlino ma oggi la versione di Kiev è diversa. «I soldati dell' Ossezia del Sud hanno rifiutato di entrare in guerra al fianco della Russia contro l'Ucraina». ha reso noto l'Ufficio delle comunicazioni strategiche delle forze armate dell'Ucraina, precisando che pochi giorni fa quasi tutto il personale di uno dei gruppi tattici del battaglione (due compagnie di fucili motorizzati e una batteria di mortai) della 4a base militare delle forze armate russe (unità militare 66431, Tshinval, Ossezia del Sud), si è rifiutato di partecipare all'aggressione militare contro l'Ucraina».

La leadership russa sta cercando di applicare procedimenti penali alle persone che si rifiutano di combattere contro l'Ucraina, ma in caso di rifiuti di massa è costretta a limitarsi a sanzioni disciplinari. «Per punizione pubblica dimostrativa - ha detto l'intelligence di Kiev - è stato deciso di perseguire 12 combattenti della compagnia Krasnodar di Plastun Rosgvardia, che si sono rifiutati di andare in Ucraina. La compagnia è composta principalmente da ucraini (cosacchi di Kuban), il che indica anche un possibile principio etnico nella scelta».

L'Ossezia del Sud è un territorio situato nel Caucaso che rivendica l'indipendenza dalla Georgia. De facto è uno Stato a riconoscimento limitato denominato ufficialmente Repubblica dell'Ossezia del Sud - Stato di Alania con capitale Tskhinvali. Dal 2011 il russo è la seconda lingua ufficiale usata nel paese mentre la prima è l'osseto. All'epoca dell'Unione Sovietica una certa autonomia permetteva l'insegnamento e l'utilizzo della lingua osseta, successivamente al suo crollo il russo diventò l'unica lingua ufficiale.

CHI RICONOCE L'OSSEZIA DEL SUD

L'Onu, l'Unione europea, l'Osce, il Consiglio d'Europa, gli Stati Uniti e la Nato non riconoscono l'Ossezia come stato autonomo ma come parte integrante della Georgia, benché il paese sia indipendente dal 1991. Il governo locale ha tenuto un secondo referendum per l'indipendenza il 12 novembre 2006, dopo che il primo referendum del 1992 non era stato riconosciuto valido dalla comunità internazionale : nella seconda consultazione la maggioranza dei votanti si è espressa per l'indipendenza dalla Georgia. Anche l'esito di questa consultazione popolare non è stato riconosciuto dalla comunità internazionale a causa della mancanza partecipazione della popolazione di etnia georgiana.

LA GUERRA RUSSO-GEORGIANA

Le cose sono mutate in seguito alla guerra russo-georgiana del 2008, scoppiata in seguito all'invasione dell'Ossezia del Sud da parte delle forze armate georgiane. Il 26 agosto 2008 il Cremlino ha emanato un decreto di riconoscimento dell'indipendenza dell'Ossezia del Sud e dell'Abcasia. Da allora la repubblica dell'Ossezia del sud ha stretto una alleanza con la Russia e non sono esclusi progetti di riunificazione con l'Ossezia del Nord, attualmente repubblica autonoma all'interno della Federazione russa. 


Ultimo aggiornamento: Giovedì 31 Marzo 2022, 15:41
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