Inghilterra, contadino scopre un mosaico di 1700 anni fa nel suo campo: è la prima scena dell'Iliade nel Regno Unito

Contadino scopre un mosaico di 1700 anni fa nel suo campo: è la prima scena dell'Iliade nel Regno Unito

di Laura Larcan

Quando si dice, una passeggiata con bellavista. E sì che di emozioni ne ha provate il figlio di un contadino inglese. Mentre si godeva una quieta passeggiata nel terreno di famiglia, nella contea di Rutland (nelle East Midlands d’Inghilterra), si è imbattuto in un raro mosaico figurato policromo, lungo oltre undici metri, con la rappresentazione del mitico duello tra Achille e Ettore, scena clou della Guerra di Troia cantata da Omero nell’Iliade. È la prima, incredibile, testimonianza del poema omerico nel Regno Unito. I primi indizi sono stati frammenti di ceramica antica nel prato. La curiosità ha fatto il resto.

IL SITO

Il mosaico riveste la sala di una villa romana, di età imperiale, probabilmente appartenuta ad un alto funzionario di Roma in terra d’oltremanica. Colto e raffinato, tanto da decorare la sua residenza con citazioni di Omero. La notizia ha calamitato l’attenzione dei media internazionali, dal Guardian al BusinessInsider, tanto che la BBC vuole farne un documentario da mandare in onda nel 2022. E c’è già chi pensa ad evocare l’impresa degli scavi di Sutton Hoo avvenuti nel 1939, quando venne riportato alla luce intatto il relitto anglosassone del VII secolo, una delle più grandi scoperte della storia britannica. Anche qui siamo in un terreno di famiglia.

La scoperta, in realtà, è avvenuta all’inizio del 2020, proprio durante il periodo del primo lockdown dettato dalla pandemia. All’epoca, il giovane agricoltore Jim Irvine, figlio del proprietario terriero Brian, scoprì per caso i resti del mosaico millenario. Smaltita l’ebbrezza della sorpresa, ha contattato il team archeologico del Leicestershire County Council, autorità locale che ha in consegna il patrimonio storico, una sorta di soprintendenza locale. Di lì, è stata una corsa allo scavo. Nell’agosto del 2020 è intervenuto lo staff dell’Università di Leicester. Le prime indagini hanno gradualmente rivelato che si tratta di un complesso di ville risalenti al III e IV secolo d.C. Quello che appariva chiaro da subito è che il ritrovamento rappresentava una delle testimonianze antiche più significative mai trovati in Gran Bretagna.

 

LE INDAGINI

L’intero sito è stato dichiarato area protetta.

Nel settembre del 2021 le indagini sono riprese in modo più sistematico e ampio. Anche grazie all’Historic England che ha potuto ottenere finanziamenti per le indagini archeologiche urgenti del sito. Non a caso il mosaico di Achille e Ettore è stato dichiarato “scheduled monument”, bene d’interesse culturale, da parte del Dipartimento per il Digitale, la Cultura, i Media e lo Sport (non altro che il nostro ministero della cultura).

Il mosaico, lungo undici metri e largo sette, è uno spettacolo di raffinatezza figurativa e cromatica. In scena, la tragica battaglia dell’eroe greco Achille contro Ettore alla fine della guerra di Troia. La pavimentazione era probabilmente il fulcro di una grande sala da pranzo o di intrattenimento nella struttura della villa. Un luogo di otium e svago del proprietario. Un complesso molto articolato. Le indagine geofisiche, incrociate con i dati satellitari, hanno individuato intorno strutture di magazzini, e ambienti circolari probabilmente di carattere termale.

IL RACCONTO

Come riportano i media locali, Jim Irvine ha raccontato la sua avventura: «Trovare delle ceramiche insolite tra il grano ha suscitato il mio interesse e ha stimolato un ulteriore lavoro di indagine. Più tardi, guardando le immagini satellitari ho notato un segno molto chiaro, come se qualcuno avesse disegnato sullo schermo del mio computer con un pezzo di gesso! Questo è stato davvero il momento “wow” e l’inizio della storia. Questa scoperta archeologica ha occupato la maggior parte del mio tempo libero nell’ultimo anno. Tra il mio lavoro normale e questo sono stato molto impegnato, ed è stato un viaggio affascinante». Dalle ultime indagini sono riemersi anche alcune tracce di danni da fuoco, con rotture nel mosaico, il che suggerisce che il sito sia stato riutilizzato nei secoli. Tant’è che il team dell’Università di Leicester ha anche trovato resti umani. Risalirebbero ad un periodo più tardo, forse altomedievale, suggerendo che dopo l’abbandono l’edificio fu usato come luogo di sepoltura. La famiglia Irvine sta lavorando con Historic England per convertire la terra in prati e pascoli, al fine di preservare meglio il sito, che resta privato. Per il 2022 sono stati programmati già nuovi scavi.


Ultimo aggiornamento: Martedì 30 Novembre 2021, 12:46
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