I toni all'interno del centrodestra sono diversi, ma unanime è stato lo stupore di fronte alla notizia che il governo della Germania finanzia le Ong che accolgono i migranti in Italia e li salvano in mare. Tanto che la premier Giorgia Meloni ha scritto lei stessa al cancelliere tedesco Olaf Scholz per chiedere spiegazioni. L'organizzazione non governativa tedesca “Sos Humanity” per esempio ha confermato di aver ricevuto 790mila euro per mezzo una decisione del parlamento federale. Un portavoce del ministero degli Esteri tedesco aveva parlato invece di finanziamenti «fra 400 e 800mila euro» destinati alla Comunità di Sant'Egidio.
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Quali sono le ong coinvolte
Al netto del fatto che il governo di Berlino non finanzierebbe quindi solo ong tedesche, c'è da dire che le navi di volontari che battono la bandiera giallo-rossa-nera sono parecchie: ad esempio, la Sea Watch la cui barca è stata sottoposto a fermo amministrativo a Reggio Calabria il 21 settembre scorso dalle autorità italiane. C'è la Louise Michele, anch'essa battente bandiera tedesca, in passato imbarcazione della Marina francese.
In totale, le Ong con bandiera tedesca che operano sull'Italia sono 12 su 22. In particolare: Humanity 1, Aurora Sar, Rise Above, Mare Go, Nadir, Trotamar III, Sea Watch 3, Sea Watch 5, Resq People, Sea-Eye 4, Louis Michel e Imara. Con l'effetto che se da un lato la Germania frena l'arrivo di migranti nel suo paese, dall'altro contribuisce indirettamente all'arrivo di persone sul territorio italiano.
Ultimo aggiornamento: Martedì 26 Settembre 2023, 16:35
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