Centinaia di chilogrammi di marijuana sequestrata agli spacciatori e conservata nei magazzini della polizia spariti. Volatilizzati. Quasi una tonnellata di piantine svanite nel nulla. E quando il tribunale ha chiesto alle forze dell'ordine di fornire 386 chilogrammi di cannabis confiscata che avrebbero dovuti essere utilizzati come prova in un caso trattato, la polizia ha dovuto allargare le braccia: «Non ne abbiamo, l'hanno mangiata i topi».
Ostia, scambio di droga dai finestrini delle auto: scoperto ad Acilia il “drive in” dello spaccio
Marijuana sparita, mangiata dai topi
Accade nel nord dell'India, dove un tribunale della città di Mathura, Uttar Pradesh, di fronte al diniego delle forze dell'ordine di consegnare il quantitativo richiesto ha sottolineato, mettendola sul faceto: «I ratti sono piccoli animali, ma non hanno paura della polizia».
L'infestazione di ratti sarebbe avvenuta in varie stazioni di immagazzinamento di Mathura, e più di 700 chilogrammi di marijuana sono stati fatti fuori. E - presumibilmente - non è la prima volta che i topi colpiscono. Il giudice che ha esaminato il caso ha citato la polizia di Mathura che incolpa i roditori per aver distrutto un totale di altri 500 chilogrammi di cannabis che erano stati sequestrati in vari casi e immagazzinati presso la stazione di polizia di Shergarh e Highway della città.
Le linee guida anti-ratti
Il tribunale ha quindi stabilito delle linee guida per la polizia: la marijuana deve essere messa all'asta o smaltita. «C'è una minaccia per i topi in quasi tutte le stazioni di polizia. Pertanto, è necessario prendere le disposizioni necessarie per salvaguardare la cannabis che è stata confiscata», afferma il documento del tribunale.
Gli effetti sui roditori
Se i topi sono i veri "colpevoli" delle sparizioni - così come dice "l'accusa" - ora potrebbero prendere le cose "con calma".
Ultimo aggiornamento: Domenica 27 Novembre 2022, 11:32
© RIPRODUZIONE RISERVATA