E intanto circa 300 ribelli siriani, cooptati dalla Turchia, sono stati già inviati a Tripoli per combattere a fianco dell'esercito libico di Sarraj contro l'offensiva di Haftar. Lo riportano diversi media internazionali citando l'Osservatorio siriano per i diritti umani. Altri 900-1000 miliziani sarebbero stati invece trasferiti in campi di addestramento turchi in attesa di partire per la Libia. Secondo le stesse fonti l'ingaggio avrebbe una durata di 3-6 mesi ed un compenso tra i 2 mila ed i 2.500 dollari.
Questa notizia però è stata seccamente smentita proprio dal governo libico di Fayez al Sarraj, dopo la diffusione di un video online in cui miliziani con accento siriano dichiarano di aver catturato una postazione militare delle forze del generale Khalifa Haftar, che si oppone al Governo di accordo nazionale (Gna) di Tripoli. «La diffusione di tali registrazioni è un disperato tentativo di distorcere i successi delle nostre forze», ha detto un portavoce dello Gna.
L'Osservatorio siriano per i diritti umani, un gruppo indipendente basato a Londra che monitora il conflitto siriano, aveva riferito ieri dell'arrivo a Tripoli di 300 combattenti dell'Esercito nazionale siriano (Sna), un gruppo filo turco. L'Sna ha però smentito. «La nostra priorità è proteggere la nostra gente dalle milizie del regime siriano», si legge in un comunicato diffuso online.
Ultimo aggiornamento: Domenica 29 Dicembre 2019, 17:37
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