Leopard e Abrams all'Ucraina, quanti ne arriveranno? E chi addestrerà i soldati di Kiev?

Focus sull'invio di carri armati alle truppe di Zelensky

Leopard e Abrams all'Ucraina, quanti ne arriveranno? E chi addestrerà i soldati di Kiev?

di Cristiana Mangani

La “lieta” notizia gli è arrivata nel giorno del suo compleanno. Il presidente Volodymyr Zelensky ha compiuto 45 anni e ha ricevuto un regalo molto gradito: decine di tank occidentali per rinforzare la posizione di Kiev sul terreno, alle porte del secondo anno di guerra e tra i timori di un'offensiva russa di primavera. Una bella notizia, per lui, che ha fatto infuriare i russi: «Vi distruggeremo». Ma che non sarà a portata di mano, perché le forze ucraine per averli a disposizione dovranno aspettare mesi.

I Leopard 2 e gli Abrams

Ieri è arrivato l'ok ufficiale del cancelliere tedesco Olaf Scholz all'invio di 14 Leopard 2, il via libera per gli altri Paesi alla fornitura dei carri armati di fabbricazione tedesca - in primis la Polonia - e la promessa di addestrare gli ucraini al loro uso in Germania. Poche ore dopo, Washington ha annunciato la fornitura di 31 carri armati Abrams, completando il tandem euro-americano delle armi pesanti in favore dell'Ucraina. «Sono i tank più potenti al mondo», ha sottolineato Biden dopo aver avuto «una lunga conversazione» con Scholz, il presidente francese Macron, il premier britannico Sunak e il premier Giorgia Meloni a rappresentare l'Italia, che il leader americano ha ringraziato per l'invio dell'artiglieria a Kiev. «Siamo uniti nel sostegno all'Ucraina», ha spiegato il capo della Casa Bianca, assicurando che non è stata la Germania a «costringerlo a cambiare idea» sull'invio degli Abrams, che non rappresentano «un'offensiva contro la Russia», ha poi tenuto a precisare. L'ok ai Leopard è «una decisione storica», secondo il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius. Il cancelliere ha evidenziato come la scelta di Berlino sia arrivata con «un'azione coordinata e concordata a livello internazionale» e ha ribadito il sostegno a Kiev, ma pure la necessità di evitare «un'escalation che porti ad uno scontro fra Nato e Russia».

 

I numeri

Secondo Spiegel, gli alleati europei sono pronti a dare 80 Leopard 2 all' Ucraina, per formare due battaglioni di 40 veicoli. Dodici i Paesi che avrebbero accettato di fornire carri armati tedeschi, tra questi sicuramente la Polonia e la Norvegia. Ai Leopard si aggiungono poi i 14 Challenger promessi da Londra e gli Abrams americani, che sono «un passo importante verso la vittoria» di Kiev, secondo Zelensky, che ha ringraziato Scholz e Biden, sollecitandoli però a fare presto.

Se da una parte l'Ucraina esulta infatti, dall'altra preoccupano i numeri e i tempi di consegna, dettagli «cruciali» per il presidente ucraino. Pistorius ha riferito che ci vorranno «almeno tre mesi» prima che i Leopard di Berlino arrivino in Ucraina. Mentre gli Abrams statunitensi dovranno essere addirittura prodotti ex novo, e anche qui «ci vorranno mesi», secondo i funzionari Usa. L'addestramento delle forze ucraine sui carri armati americani «inizierà presto», ha spiegato inoltre Biden, avvertendo però che sono tank molto complessi e «ci vorrà tempo». Così, a Kiev tocca aspettare. Ma intanto, incassati i tank, il governo ucraino è ripartito subito con le richieste: «Adesso abbiamo bisogno anche di F16, F35, Eurofighter, Tornado e navi da guerra», ha rilanciato il viceministro degli Esteri ucraino, Andrij Melnyk, ricevendo in questo caso il no secco di Scholz. La Germania e la Nato non invieranno caccia né soldati. Bastano infatti i carri armati occidentali a far salire alle stelle la tensione con Mosca.

E a gettare benzina sul fuoco ci ha pensato anche Kiev, con l'intelligence che ha alzato la posta suggerendo che il Cremlino si trovi nel raggio d'azione dei mezzi militari ucraini e per questo Mosca avrebbe iniziato a schierare sistemi di difesa aerea nella capitale. Il tagliente consigliere presidenziale ucraino, Mykhailo Podolyak, ha confermato poi che «un'escalation interna della guerra in Russia è inevitabile».

Dichiarazioni che il portavoce del Cremlino ha letto come «una conferma della correttezza» della decisione di avviare “l'operazione militare speciale in Ucraina, «per proteggerci da questo pericolo». La pace insomma resta un miraggio, la guerra continua e si corre alle armi. Il segretario della Nato Stoltenberg ha chiesto ai membri dell'Alleanza di andare oltre il 2% degli investimenti per la difesa, mentre il Pentagono ha annunciato un aumento di sei volte della produzione di proiettili da 155 millimetri, quelli di cui le forze ucraine hanno più bisogno. Il conflitto sarà ancora lungo.

L'addestramento

Nel frattempo, il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, ha spiegato che «non è ancora stato deciso il luogo nel quale si svolgerà il training dei soldati ucraini sull'uso dei carri armati Abrams ma che, comunque, non sarà l'Ucraina». La Germania, con il ministro della Difesa, Boris Pistorius, ha annunciato che i soldati ucraini inizieranno il loro addestramento sui carri armati Leopard 2 di fabbricazione tedesca in un sito di addestramento in Germania entro la fine di gennaio. Pistorius ha detto anche che prevede che i carri armati arriveranno in Ucraina entro la fine di marzo. Altra comunicazione sugli addestramenti è arrivata dalla Norvegia dove le autorità dfel Paese offriranno un addestramento specializzato a più di cento truppe dell'esercito ucraino a primavera. Il ministro della Difesa norvegese, Bjorn Arild Gram, ha spiegato che questi soldati riceveranno l'addestramento in una base militare nella provincia di Trondelag.

L'elenco

A dare, poi, un quadro generale sulla portata dei rifornimenti militari a Kiev è il tedesco Spiegel: con l'ok di Berlino - sottolinea - gli alleati europei saranno pronti a trasferire 80 carri armati Leopard 2, per formare due battaglioni di 40 panzer. Sono 12 i Paesi pronti a fornire i tank tedeschi secondo il giornale. I Leopard vanno ad aggiungersi a una trentina di carri statunitensi Abrams e ai Challenger promessi dal governo britannico.
 STATI UNITI - Washington invierà 31 carri armati Abrams M1, «i tank più potenti del mondo» come li ha definiti Biden. Non saranno presi dalle scorte ma saranno prodotti ex novo dalla General Dynamics Land Systems. Questo vuol dire che «ci vorranno mesi» affinché i tank arrivino a Kiev.

GERMANIA - Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha annunciato al suo gabinetto l'invio di 14 Leopard 2A6  (anche qui serviranno circa 3 mesi, e consentirà anche ad altri Paesi di fornire i carri armati di fabbricazione tedesca a Kiev.
REGNO UNITO - Il governo britannico farà arrivare a Kiev metà mese 4 dei suoi carri armati Challenger 2.
POLONIA - Varsavia ha dichiarato di essere pronta a inviare fino a 14 dei suoi panzer Leopard 2. La Polonia è l'alleato europeo che più di tutti ha fatto pressioni su Berlino per l'ok all'invio dei tank all' Ucraina.
NORVEGIA - Oslo invierà alcuni dei suoi Leopard. Secondo il quotidiano DN, il governo sta valutando di consegnare otto dei suoi 36 carri armati di fabbricazione tedesca.
FINLANDIA - Il governo finlandese ha riferito che potrebbe donare un piccolo numero di Leopard 2 all'Ucraina se un gruppo più ampio di nazioni europee decidesse di farlo.
PAESI BASSI - Secondo il primo ministro Mark Rutte, anche l'Olanda sta prendendo in considerazione la possibilità di mettere a disposizione dell' Ucraina 18 carri armati Leopard 2, attualmente affittati dalla Germania.
SPAGNA - Madrid si è detta disponibile ad inviare Leopard in Ucraina, ma sempre «coordinandosi» con i suoi alleati europei. Inoltre, è disponibile a curare l'addestramento necessario per utilizzarli. Secondo Abc News che cita un alto funzionario ucraino, anche la DANIMARCA sarebbe disposta a fornire alcuni dei suoi tank
Leopard. E la SVEZIA non esclude il trasferimento in Ucraina in futuro dei carri armati Stridsvagn 122, una versione locale del Leopard 2.

Infine, la FRANCIA non esclude la possibilità di inviare i suoi carri pesanti Leclerc, ma il governo di Emmanuel
Macron non ancora ha preso una decisione in merito. Riguardo all'ITALIA non dispone di Leopard 2, ma invierà altre armi difensive.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 26 Gennaio 2023, 16:13
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