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«Quando la Turchia entrerà nel Rojava», la regione gestita dai curdi nel nord della Siria, «non potremo più controllare i detenuti dell'Isis che attraverso la Turchia si sparpaglieranno in tutto il mondo perché sono cittadini di 52 Paesi», ha messo in guardia nel corso di una conferenza stampa alla Camera Ahmad Yousef, membro del consiglio esecutivo della cosiddetta federazione della Siria del Nord.
Questi jihadisti, ha sottolineato Dalbr Jomma Issa, comandante delle Ypj, le unità femminili delle Unità di protezione del popolo (Ypg) curdo, sono «molto pericolosi non solo per i curdi, ma per l'interà umanità. Noi non pensiamo di rilasciarli, ma non sappiamo neanche noi fino a quando possiamo sorvegliarli».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 10 Ottobre 2019, 16:30
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