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— India Air Pollution Monitor Bot (@air_monitor) May 11, 2020
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Il dato emerge da uno studio pubblicato sulla rivista britannica Carbon Brief in cui si quantifica il calo complessivo nel periodo considerato nell'1,4 per cento. È comunque con il lockdown, dal 25 di marzo di quest'anno, che la riduzione si è impennata. A marzo le emissioni sono scese del 15 per cento e ad aprile del 30. Nell'anno fiscale che si è chiuso a marzo, il consumo di carbone è sceso del due per cento rispetto ai 12 mesi precedenti ed è aumentata l'energia prodotta da fonti rinnovabili. Nel solo mese di marzo tuttavia è stato registrato il 15 per cento in meno di energia generata da centrali alimentate a carbone e nelle prime tre settimane di aprile il 31 per cento in meno. Il consumo di petrolio è calato a marzo del 18 per cento.
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Il rischio eccessivo per la salute dovuto alle polveri sottili si è ridotto, secondo lo studio, del 52 per cento in media in tutto il paese. «La crisi può agire come catalizzatore, per rafforzare o accelerare i fattori che già avevano iniziato a orientare le politiche energetiche in India. Per esempio, il governo ha già iniziato a parlare di sostegno per le energie rinnovabili nel quadro della ripresa, così come hanno fatto alcuni leader europei. Anche perché l'energia solare già offre una alternativa più economica del carbone», sottolinea la ricerca.
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Ultimo aggiornamento: Martedì 12 Maggio 2020, 16:13
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