Putin, la Gran Bretagna fa sul serio: invia armi e addestra i soldati ucraini. E lo Zar si infuria: «Violata neutralità»

«Ci stiamo muovendo, insieme ai nostri alleati, per fornire nuovi tipi di equipaggiamento di cui gli ucraini non hanno esperienza, è logico che venga fornita anche la formazione necessaria per utilizzarli al meglio», ha spiegato al Guardian un portavoce di Johnson

La Gran Bretagna fa sul serio: invia armi e addestra i soldati ucraini

di Gianluca Cordella

Un consistente invio di missili e mezzi blindati, ma non solo. La Gran Bretagna non si ferma qui e cala sul tavolo degli aiuti all'Ucraina la più importante delle carte: la conoscenza. In sostanza i militari della Regina sono impegnato su due fronti – uno interno e uno in Polonia – per addestrare i soldati di Zelensky all'uso di tutte le armi che dal Regno Unito hanno preso o stanno per prendere la direzione dei luoghi del conflitto. A rivelarlo è stato lo stesso premier Boris Johnson in occasione della visita in India, dove ha incontato il primo ministro Narendra Modi. BoJo ha sciorinato numeri e dettagli della collaborazione con le forze armate ucraine.

Il fronte interno

Un primo fronte, come anticipato, è interno. Qui, da diversi giorni ormai, decine e decine di militari dell'esercito di Kiev stanno apprendendo dai loro colleghi inglesi le conoscenze necessarie per gestire nella maniera più efficace possibile i 120 veicoli blindati che presto arriveranno sui luoghi del conflitto per permettere alle truppe di casa di contrastare l'avanzate delle milizie di Putin. Ottanta sono mezzi di supporto all'azione militare. Si tratta dei veicoli da pattugliamento Mastiff, di mezzi di rilevamento Husky – in grado di trovare e marcare le mine – e degli autoblindo Wolfhound. Tutti mezzi preziosi per l'azione “dietro le quinte”, per il supporto dell'attività fino alla prima linea. Gli altri 40 mezzi sono invece per la ricognizione in combattimento: si tratta dei corazzati Spartan, Sultan e Samson. Fonti vicine alla Difesa inglese hanno specificato che un addestramento minimo per questo tipo di veicoli richiede «alcune settimane», il che lascia supporre che l'arrivo dei militari ucraini nel Regno Unito sia avvenuto ormai da diversi giorni.

Il fronte in Polonia

Il secondo fronte di addestramento, invece, è quello aperto in Polonia. Qui le forze armate britanniche stanno addestrando i colleghi ucraini all'uso dei blindati Stormer e dei sistemi missilistici di difesa aerea montati sugli Stormer stessi (ma utilizzabili anche a spalla o da tripode): i letali Starstreak, missili che viaggiano a tre volte la velocità del suono e che si segnalano per l'elevata efficacia.

Una volta lanciati, infatti, la testata dei razzi si divide in tre dardi esplosivi che viaggiano connessi da un laser e privi di motore, elemento questo che li rende non intercettabili dai più moderni sistemi di difesa a disposizione di aerei ed elicotteri da guerra. L'impiego di questi mezzi sul suolo ucraino dovrebbe essere imminente.

 

Neutralità violata?

«Ci stiamo muovendo, insieme ai nostri alleati, per fornire nuovi tipi di equipaggiamento di cui gli ucraini non hanno esperienza, è logico che venga fornita anche la formazione necessaria per utilizzarli al meglio», ha spiegato al Guardian un portavoce di Johnson, quasi minimizzando. Il problema è che il Cremlino, che già non vedeva di buon occhio l'invio delle armi, è ancora più critico verso questa forma di aiuto. Che, impegando di fatto persone fisiche, si configura – secondo il presidente Vladimir Putin – come una violazione della neutralità. Gli stessi malumori erano rimbalzati da Mosca nei giorni scorsi quando era arrivata la notizia dello stanziamento, da parte del presidente americano Joe Biden, di 800 milioni di dollari di forniture militari (inclusi 72 obici e 144 mila colpi di artiglieria) con ammissione da parte della Casa Bianca dell'annesso “pacchetto” di addestramento fornito dai militari statunitensi ai colleghi di Kiev. Ora che la conferma del passaggio di conoscenze arriva anche da Londra c'è il rischio che questa collaborazione con l'Ucraina possa fare da benzina sul fuoco dei rapporti sempre più tesi con la Russia.


Ultimo aggiornamento: Domenica 24 Aprile 2022, 08:44
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