Svizzera, vademecum del governo per l'emergenza nucleare: «Fate scorte di cibo e acqua, distribuiremo pillole di iodio». Bloccati conti degli oligarchi russi

Il governo ha informato che la Svizzera ha 365mila rifugi pubblici e privati, in grado di ospitare 9 milioni di persone

Emergenza nucleare, la Svizzera: «Fate scorte di cibo e acqua». Bloccati conti degli oligarchi russi

L'attacco alla centrale nucleare di Zaporizhzhya in Ucraina,risveglia l'incubo della guerra nucleare in Europa. In Svizzera il governo della Confederazione ha pubblicato online le linee guida del proprio piano di prevenzione per la protezione della popolazione in caso di conflitto nucleare, a seguito delle numerose domande ricevute da parte dei cittadini sul tema. Il piano specifica le misure che verrebbero adottate in caso di emergenza, dalle app alle modalità informative per l'allerta, fino alle compresse allo iodio. Tuttavia, il governo ha affermato che: «In relazione alla situazione attuale, non vi sono scenari che rendano necessaria la distribuzione o l'assunzione delle compresse allo iodio. Attualmente la Confederazione rinuncia pertanto a ordinare misure di protezione previste per il caso di conflitto nucleare».

 

365mila rifugi privati e pubblici  

La Svizzera dispone di circa 365mila rifugi privati e pubblici e circa 9 milioni di posti protetti per i suoi abitanti, che corrispondono ad un grado di copertura superiore al 100%. L'attribuzione della popolazione ai rifugi sarà resa nota quando la situazione nel campo della politica di sicurezza lo renderà necessario. I cantoni sono responsabili di elaborare e aggiornare regolarmente il piano d'attribuzione dei rifugi, che sono progettati sia per soggiorni brevi che lunghi  (da qualche ora fino a diversi giorni). In situazioni normali i rifugi vengono utilizzati soprattutto per altri scopi, come cantine, depositi o locali per associazioni. In caso di bisogno possono essere però trasformati in breve tempo in rifugi per la protezione della popolazione.

«Fate scorte di cibo e acqua»

Il governo ha avvisato che in caso di allerta la popolazione deve poter provvedere al proprio sostentamento per diversi giorni senza aiuti esterni. A tal fine l'Ufficio federale per l'approvvigionamento economico del Paese (Ufae) raccomanda di tenere delle scorte d'emergenza sufficienti per circa una settimana. Queste dovrebbero comprendere in primo luogo alimenti a lunga conservazione e 9 litri d'acqua per persona nonché i medicinali più importanti. 

In caso di pericolo Sirene e avvisi sull'App Alertswiss

In caso di pericolo concreto le autorità allertano la popolazione per mezzo delle sirene e diramano le istruzioni di comportamento via radio e tramite l'app Alertswiss che l'Ufpp raccomanda di installare sul proprio smartphone. Inoltre, in caso di grave incidente in una centrale nucleare con fuoriuscita di iodio radioattivo verranno distribuite compresse di iodio a chi abita a 50 km dalle centrali. Questo tipo di compresse impediscono alla tiroide di assorbire lo iodio radioattivo e servono a prevenire il cancro alla tiroide. In caso d'incidente, devono essere ingerite per tempo. Le farmacie e le drogherie all'interno del raggio di 50 km dalle centrali conservano una riserva di questo farmaco, che eventualmente può essere acquistate al prezzo di 5.00 franchi svizzeri. Nelle regioni oltre un raggio di 50 km da un impianto nucleare svizzero, i cantoni provvedono allo stoccaggio delle compresse allo iodio in modo da consentire  l'approvvigionamento della totalità della loro popolazione in caso di evento grave. Attualmente le persone residenti all'esterno di questa zona non devono tenere scorte di compresse allo iodio.

 

Bloccati i conti degli oligarchi russi

La Svizzera ha adottato nuove sanzioni commerciali e finanziarie contro la Russia, riprendendo altre misure stabilite dall'Unione europea. Lo comunica il governo federale svizzero, riferendo che la nuova ordinanza entra in vigore oggi alle 18. Il nuovo pacchetto vieta l'esportazione in Russia di tutti i beni che potrebbero contribuire al rafforzamento militare e tecnologico della Russia o allo sviluppo del suo settore di difesa e di sicurezza. Non sono più consentite le transazioni con la Banca centrale russa e sono stati bloccati i conti di diversi oligarchi russi.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 22 Febbraio 2023, 10:00
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