Putin, ecco perché potrebbe cadere: la trappola del rifiuto dell'attacco nucleare. Tutti gli scenari

I report degli analisti sul futuro del presidente della Russia

Caduta di Putin? Rischio detonatore dal rifiuto di far partire un attacco nucleare

di Francesco Malfetano

La presa di Vladimir Putin sulla Russia sembrerebbe non essere più salda come un tempo. Anzi, potrebbe essere sul punto di allentarsi definitivamente. A suggerirlo - oltre alle non verificate analisi rilanciate la scorsa settimana dall'intelligence ucraina e dai servizi britannici - è ora l'autorevole rivista investigativa olandese Bellingcat. Secondo il giornalista Christo Grozev, considerato uno dei massimi esperti di affari russi, il potere di Putin è infatti stato compromesso dalla scarsa efficacia dell'invasione ucraina al punto che il presidente si trova in una sorta di vicolo cieco.

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Putin, ecco perché potrebbe cadere


Sembra infatti che la cerchia ristretta dei suoi generali spinga per intensificare le operazioni di guerra mobilitando nuove truppe o ventilando la tanto temuta opzione nucleare. Attacchi che però Putin, quantomeno in questa fase, è restio a compiere perché teme il "niet" proprio di qualcuno dei vertici del Paese. In altri termini, quasi trovandosi in una sorta di trappola, teme che il suo ordine venga disobbedito scatenando così un effetto domino che sarebbe un «segnale di insubordinazione» che potrebbe portare anche alla «morte dello stesso Putin».

 

VICOLO CIECO

«Andrebbe tutto giù molto rapidamente» ha sintetizzato la questione Grozev. E per questo il leader russo, prima di elaborare qualsiasi altra mossa, si trova nella situazione di dover «essere sicuro che tutti lungo la catena eseguiranno questo ordine».

Una situazione decisamente scomoda per Putin che, un'epurazione alla volta, ha già dimostrato di non avere né la piena fiducia di una parte dei suoi uomini né il pieno controllo della situazione. Un vicolo cieco appunto che - visto dalla sua folle prospettiva - di fatto ha rallentato il sanguinario piano di invasione e lo ha indebolito sul fronte interno. 

L'ATTACCO NUCLEARE


Nello specifico, la pista di un eventuale attacco nucleare pare essere particolarmente fredda anche perché i principali apparatchik al comando, ritengono che Putin sta perdendo la propria autorità a grande velocità e che quindi - sempre nelle valutazioni del giornalista - nel giro di qualche mese sarà sostituito. D'altro canto per lanciare un attacco nucleare, l'assenso del presidente russo non è sufficiente perché è necessario almeno anche quello di altri due funzionari. Due figure determinanti che, stando alle indicazioni di diverse intelligence mondiali, risponderebbero al ministro della Difesa russo e il capo di stato maggiore generale, rispettivamente di Sergei Shoigu e Valery Gerasimov.


Ultimo aggiornamento: Martedì 24 Maggio 2022, 10:57
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