Decathlon lancia il velo islamico da corsa: rivolta in Francia, vendite (per ora) sospese
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«No al velo islamico da corsa». È bufera sul gruppo Decathlon per l'annunciata commercializzazione in Francia di uno speciale 'hijab' rivolto alle donne musulmane che praticano jogging, footing o più in generale la corsa, già in vendita in Marocco. Nella 'Patria della Laicità', dove il velo è vietato negli uffici pubblici e dove ogni estate suscitano polemiche i burkini in spiaggia, si è subito levata l'alzata di scudi dei politici: dalla République En Marche di Emmanuel Macron fino al Rassemblement National di Marine Le Pen, passando per repubblicani e centristi. Tanto che alla fine il gruppo francese ha ceduto alle pressioni, rinunciando alla vendita del prodotto «fino a nuovo ordine». «Lo sport - aveva protestato poco prima la portavoce della maggioranza, Aurore Bergé (Lrem) - emancipa, non sottomette: la mia scelta di donna e di cittadina sarà di non fare più affidamento su un marchio che spezza i nostri valori».
LE OPINIONI
Per la ministra della Salute, Agnès Buzin il copricapo da corsa non viola la legge: tuttavia, ha puntualizzato ai microfoni di Rtl, rappresenta «una visione della donna che non condivido».