Crimea, incendio ed esplosioni di munizioni in una base russa. Mosca: «Sabotaggio»

Due civili sono rimasti feriti

Crimea, incendio ed esplosioni nella base russa. Kiev: «Demilitarizzazione fino a totale liberazione»

Un incendio che ha causato l'esplosione di munizioni è scoppiato questa mattina in una base militare nella Crimea annessa alla Russia. A renderlo noto il ministero della Difesa russo, senza specificare la causa dell'incendio.

Putin e il bonus "madre eroina": 16mila euro a chi partorisce e cresce dieci o più figli

L'incendio è scoppiato è scoppiato intorno alle 3.15 in in un deposito temporaneo di munizioni di una base russa nel distretto settentrionale di Dzhankoy, ha precisato il ministero in un comunicato, citato dalle agenzie di stampa russe. Secondo il governatore della Crimea, Sergei Aksionov, due civili sono rimasti feriti.

Wagner, i mercenari russi traditi da una foto su Telegram e colpiti dai missili Himars in Donbass

La rivendicazione

Secondo Ukrinform, il presidente del Mejlis dei tartari di Crimea, Refat Chubarov, ha scritto su Facebook: «Dalla Crimea temporaneamente occupata arrivano notizie: un attacco di precisione contro l'unità militare degli orchi nel villaggio di Qalay (attualmente noto come Azovske) nel distretto di Dzhankoi», ha scritto Chubarov.

Kiev: Demilitarizzazione Crimea continuerà

L'operazione di «demilitarizzazione» da parte delle Forze Armate continuerà fino alla completa liberazione dei territori ucraini occupati: lo scrive su Telegram il capo dell'Ufficio del Presidente ucraino, Andriy Yermak, secondo quanto riporta Ukrinform. «L'operazione di demilitarizzazione nello stile di alta precisione delle Forze Armate dell'Ucraina continuerà fino alla completa liberazione dei territori ucraini (occupati).

I nostri soldati sono i migliori sponsor del nostro ottimo umore. La Crimea è Ucraina», afferma Yermak.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 17 Agosto 2022, 11:17
© RIPRODUZIONE RISERVATA