Gran Bretagna, annuncio choc: il lockdown potrebbe durare fino a primavera

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di Laura Mattioli

L’Inghilterra ha appena annunciato l'ingresso nel  terzo lockdown dall’inizio della pandemia che subito arrivano altre brutte notizie. Il blocco totale di tutte le attività potrebbe durare addirittura per tre mesi, fino alla fine di marzo. La previsione, che stando ai dati diffusi sull'epidemia sembra alquanto probabile, è stata annunciata dal ministro Michael Gove, numero tre del governo Tory di Boris Johnson. «Il paese  - ha detto il ministro -  sta per affrontare alcune settimane "molto difficili" e non può fornire una data precisa su quando saranno revocate le restrizioni. Il governo sta facendo tutto il possibile per garantire la vaccinazione il più rapidamente possibile e aiutare così la popolazione più vulnerablle, ma occorreranno ancora molte settimane».

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Settimane, anzi mesi, difficili, tanto che a distanza di 24 ore dalla precedente  il primo ministro Boris Johnson ha annunciato un'altra conferenza stampa per oggi pomeriggio all 17 e ha deciso di rinviare una visita ufficiale in India, prevista a fine gennaio su invito di New Delhi. Solo ieri Johnson aveva comunicato il terzo blocco nazionale  a seguito della scoperta di un nuovo ceppo Covid-19 e di un forte aumento dei casi. Le persone non possono lasciare le loro case se non per motivi essenziali e le scuole e le università sono chiuse da oggi. Tutti gli occhi sono quindi puntati sulla riuscita del piano vaccianale nazionale. «Più il programma delle vaccinazioni sarà efficace, più sarà facile abolire le restrizioni... a marzo», ha aggiunto Gove. L'obiettivo della più grande campagna vaccinale di sempre è, secondo gli auspici di Johnson, arrivare a somministrare il primo vaccino entro metà febbraio a oltre 13 milioni di persone. 

Al momento il blocco totale delle attività durerà fino a metà febbraio poi ha detto Glove «saremo in grado di vedere i progressi fatti e speriamo di essere in grado di allentare a poco a poco le restrizioni ma non possiamo garantire con certezza che saremo in grado di revocare le restrizioni nella settimana che inizia dal 15 al 22 febbraio. 

Il Paese lotta al momento con un’impennata dei contagi, da attribuire in grossa parte proprio alle nuove mutazioni che rendono il virus più trasmissibile.

La cosiddetta variante inglese del Covid sembra aver accelerato i contagi fino al 70%. I numeri da questo punto di vista sono inequivocabili e sempre più preoccupanti: più di 50mila casi al giorno da una settimana, 58.784 solo nelle ultime 24 ore  con 407 morti (record da inizio pandemia) e ospedali al limite. I casi ufficiali da inizio pandemia sono stati più di due milioni e mezzo con circa 75mila vittime.

 

Al momento sembra difficile pensare a miglioramenti all’orizzonte, anzi. Molti ospedali londinesi registrano il 50% di pazienti malati di Covid, con un 30% in più di ricoveri rispetto alla già non rosea situazione dello scorso aprile. Con gli ospedali al collasso e le terapie intensive al limite, diverse figure sanitarie hanno evidenziato come ai primi di febbraio si potrebbe toccare quota 100mila morti di Covid continuando con ritmi simili.

Allarmi arrivano anche dai sindacati di polizia secondo i quali il nuovo lockdown eserciterà una pressione insostenibile dalle forze dell'ordine, il cui numero è già ridotto dalla pandemia. Ken Marsh, presidente della Metropolitan Police Federation - che rappresenta gli ufficiali in prima linea a Londra - ha detto che circa 1.300 agenti sono malati o si sono autoisolati. I sindacati hanno esortato più volte il governo  a inserire gli agenti in una lista prioritaria per ricevere i vaccini ma finora affermano le richieste "sono cadute nel vuoto".


Ultimo aggiornamento: Martedì 5 Gennaio 2021, 14:09
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