Coronavirus, Sepúlveda in rianimazione: lo scrittore rischia la vita

Sepúlveda in rianimazione, lo scrittore rischia la vita

di Elena Marisol Brandolini
Lo scrittore cileno Luis Sepúlveda, ricoverato nell'Hospital Central de Asturias, a Oviedo dallo scorso 29 febbraio colpito dal Coronavirus, si troverebbe, secondo il quotidiano catalano La Vanguardia, in stato di salute critico, sedato e intubato, in coma farmacologico, dopo aver sofferto un'insufficienza renale e un'insufficienza respiratoria. Ma la famiglia smentisce, parlando invece di miglioramenti costanti nel decorso della malattia. Sepúlveda aveva avvertito i primi sintomi lo scorso 25 febbraio e perciò si era recato presso un centro di sanità privata che gli aveva diagnosticato una grave polmonite. Fatto il tampone e risultato positivo al Covid19 era stato subito attivato il protocollo sanitario, con l'immediato ricovero nell'ospedale asturiano, in isolamento presso la UCI-7. Fin dal principio, le sue condizioni erano apparse gravi, presentava febbre ed era pienamente cosciente.
Assieme a lui, nella stessa unità ospedaliera, era stata ricoverata la moglie, la poetessa cilena Carmen Yáñez, di anni 68, anche lei infetttata dal virus, seppure in forma più lieve. Prima del ricovero, la coppia aveva trascorso un'intera settimana, dal 18 al 23 febbraio, in Portogallo, nel distretto di Oporto, a Póvoa de Varzim, per partecipare al festival letterario Correntes d'Escritas 2020. Assieme a un centinaio di altri oratori, tutti provenienti da paesi che in quel momento non erano ancora stati interessati dall'epidemia virale. Il loro ricovero aveva quindi stupito e allarmato gli organizzatori del festival, obbligandoli ad informare dell'accaduto tutti i partecipanti all'evento, dagli scrittori agli assistenti. In quel periodo, neppure il Portogallo aveva ancora denunciato la presenza di contagi da Coronavirus; oggi ci sono una sessantina di casi conclamati, tra cui quello del suo presidente, Marcelo Rebelo de Sousa.

Coronavirus, positivi Tom Hanks e la moglie Rita Wilson, ex malata di cancro: «Ma state tranquilli»
 
 


DAL CILE A GIJÓN
Luis Sepúlveda, Lucio per gli amici, autore del celebre Il vecchio che leggeva novelle d'amore, pubblicato nel 1989, giornalista, scrittore di racconti e romanzi, direttore di cinema, è nato nel 1949 in Cile, a Ovalle, nella regione di Coquimbo, nel Nord del paese. Militante del partito comunista e poi del partito socialista, fu detenuto nel Cile di Pinochet e perciò costretto all'esilio, nel 1977. Quindi si trattenne in vari paesi del Sudamerica, partecipando, nel 1979, alla rivoluzione Sandinista in Nicaragua. Successivamente, si trasferì in Europa. In Germania prima e quindi in Spagna, prendendo, nel 1997, la residenza nella città asturiana di Gijón. Nel corso della sua carriera, Sepúlveda è stato insignito di numerosi premi e onorificenze, soprattutto in Italia e Francia.
Il ricovero di Sepúlveda nell'ospedale di Oviedo è stato il primo caso di Coronavirus nelle Asturie. Dodici giorni più tardi, i casi nel principato sono diventati trenta. In Spagna, distribuiti in tutte le Comunità Autonome, si registrano al momento oltre 2000 casi di contagio da Coronavirus e 47 vittime mortali. La presenza di focolai si concentra nell'area di Madrid e a Vitoria, nei Paesi Baschi. Inizialmente si trattava per lo più di casi importati, ma ora vi è una evidente trasmissione locale, come ammette il Centro Coordinación de Alertas y Emergéncias Sanitarias.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 12 Marzo 2020, 07:56
© RIPRODUZIONE RISERVATA