Coronavirus, scuole e negozi, parrucchieri e dermatologi: dall'Austria alla Norvegia, così l'Europa sta (già) ripartendo

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Un totale di 247.380 casi confermati di Covid-19 (+4.694 rispetto al giorno precedente), di cui 154.175 nella sola Germania, sono stati registrati nei Paesi dell'Europa centrale e orientale, in Germania, Austria e Grecia, secondo dati ufficiali delle autorità nazionali inviati all'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e aggiornati alla mattina del 26 aprile. I decessi registrati nell'area sono stati finora 8890 (+276), di cui 5640 in Germania, 575 in Romania, 536 in Austria, 524 in Polonia, 272 in Ungheria, 218 in Cechia, 209 in Ucraina, 151 in Serbia, 130 in Grecia, 94 in Moldova. Il mondo comunque prova a ripartire. Molti i Paesi che stanno allentando - o hanno già allentato - le misure restrittive. Dalle scuole al commercio, in Francia come in nuova Zelanda, il coronavirus fa meno paura rispetto all'Italia. Dopo il discorso di ieri sera del premier Giuseppe Conte, ecco la situazione soprattutto in Europa ma anche in altri contintenti.

Svizzera. Da oggi gli ospedali possono tornare a effettuare gli interventi rinviati a causa dell'emergenza e potranno riprendere la loro attività studi medici, parrucchieri, centri massaggi, centri estetici, negozi con tutto quel che serve per il
fai da te, di giardinaggio e di fiori. Pochi minuti dopo la riapertura dopo sei settimane di lockdown si sono formate lunghe code davanti a negozi. A Niederwangen, vicino a Berna, l'accesso in auto al negozio Bauhaus è stato chiuso poco dopo le 7 per evitare di intasare il parcheggio. Alle 7.25 erano una sessantina le persone che aspettavano di poter entrare.

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Austria. Riapertura graduale delle scuole 4 maggio e classi dimezzate per consentire il distanziamento. Secondo il calendario messo a punto dal governo, che verrà attuato nel caso in cui nei prossimi giorni non si verifichi un nuovo aumento dei casi di Covid-19, i primi a tornare in classe saranno i 100mila studenti dell'ultimo anno di liceo. Il 15 maggio riprenderanno le lezioni per 700mila studenti fra i sei e i 14 anni. Gli ultimi, il 29 maggio, saranno i 300mila studenti di liceo che quest'anno non dovranno affrontare la maturità. Non ci saranno lezioni tutti i giorni: ognuna delle due metà di una classe seguirà, a settimane alterne, lezioni rispettivamente dal lunedì al mercoledì, e dal giovedì al venerdì. 


Nuova Zelanda. Fermato il contagio. Dopo aver registrato meno di 10 casi al giorno, uno solo ieri, la premier Jacinta Arden ha detto che il Paese ha per il momento «vinto la battaglia». «Ma dobbiamo rimanere vigili se vogliamo che continui ad essere così», ha aggiunto. Da domani riprenderanno alcune attività economiche non essenziali, servizi sanitari e scolastici. Ma ai cittadini viene raccomandato ancora di stare a casa. «Riapriamo l'economia ma non la vita sociale delle persone »ha detto ancora Arden. La Nuova Zelanda ha riportato meno di 1500 casi di Covid-19 e 19 decessi.

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Francia. Il premier Edouard Philippe domani (martedì 28 aprile) illustrerà all'Assemblea nazionale la strategia per l'allentamento delle misure restrittive imposte per l'emergenza. Come anticipano i media francesi, il governo intende cancellare alcune restrizioni a partire dall'11 maggio, dando la priorità alla riapertura delle scuole, alla ripresa delle attività lavorative, al ritrno alla normalità dei trasporti pubblici e all'approvigionamento di mascherine e materiali disinfettanti. Secondo i dati aggiornati a sabato, la pandemia ha finora causato in Francia 22.614 decessi.

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Spagna. Con un adulto, per un'ora al giorno, una volta al giorno, a un chilometro da casa. Sono illustrate anche in un video-tutorial le quattro regole sulla base delle quali in Spagna a partire da oggi gli under 14 sono potuti uscire da casa.
Liberi, dopo 42 giorni di confinamento, tornano a popolare le strade della città con biciclette, monopattini, anche con il pallone: sono immagini da vita pre coronavirus ed è anche la prima prova per il governo spagnolo che allentando le restrizioni per i più piccoli guarda alla fase due dopo la proroga del lockdown fino al 9 maggio. Un percorso ancora tutto da determinare sulla base dell'andamento della curva, ma con dettagli che la Moncloa comincia già a centellinare, come il via libera alle passeggiate a partire dal 2 maggio, anche per gli over 65, se le cifre lo consentiranno.

Olanda. Gli ultimi dati registrano nuovi 120 morti, per un totale di 4.409 decessi. Ma il dato potrebbe essere più alto di quello fornito dall'Istituto di sanità pubblica Rivm. Intanto, ha chiuso il suo campionato di calcio, non assegnando lo scudetto: nessuna squadra retrocessa. Primo tra i massimi tornei di Europa, l'Eredivisie si è fermata definitivamente a causa dell'emergenza.


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Germania. Il 3 maggio riapriranno scuole e attività commerciali, ma sarà necessario continuare ad applicare le regole di distanziamento sociale, mantenendo almeno un metro e mezzo di distanza tra le persone e invitando al massimo una persona esterna alla propria famiglia nelle abitazioni private. L’uso delle mascherine sarà fortemente raccomandato sia sui mezzi pubblici, sia nei negozi. I dispositivi di protezione, ha annunciato Soeder, verranno 
«forniti dallo Stato». L'obiettivo è quello di «consentire più spazio alla vita pubblica». Dal 4 maggio nelle città tedesche si tornerà in classe, dando priorità però ai maturandi e in generale agli alunni che devono sostenere gli esami di fine anno. Asili nido e scuole elementari fino al quarto anno, invece, rimarranno chiuse ancora per un po’. Gli studenti, inoltre, saranno divisi in gruppi ristretti e le pause saranno scaglionate per evitare assembramenti. Prorogato lo stop a cerimonie religiose, campionato e grandi eventi Dopo il 3 maggio potranno rialzare la saracinesca anche le attività commerciali. Bisognerà aspettare la fine dell’estate, invece, per i grandi eventi pubblici che restano vietati fino al 31 agosto. Anche l’apertura di ristoranti e bar è rinviata a data da destinarsi. Il 30 aprile attende invece il verdetto dell'esecutivo per riprendere il campionato magari già il 9 maggio, con il presidente onorario del Bayern, Uli Hoeness, che invita a non avere fretta, pur essendo convinto che sia meglio riprendere.

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Gran Bretagna. Il Regno Unito «inizia a invertire la tendenza»: lo ha detto il premier britannico Boris Johnson nella sua prima apparizione pubblica dopo la sua convalescenza.
Come è noto, anche Johnson era stato colpito dal virus.
«Siamo vicini alla svolta», scrivono i media inglesi. Nell'ultimo briefing sull'emergenza, il ministro dell'Ambiente George Eustice ha annunciato che «le misure di lockdown saranno riviste tra un paio di settimane» mettendo in guardia sul rischio di «allentarle troppo presto». Tra i nuovi provvedimenti che potrebbero essere presi, secondo i media potrebbe esserci la quarantena di due settimane per chi arriva dall'estero. Ad una domanda in proposito Eustice ha risposto che «nessuna decisione è stata presa» e che il governo ha scelto «con coscienza» di tenere i confini aperti per non bloccare in commercio. 

Svezia. Praticamente quasi tutto aperto: le uniche misure di distanziamento sociale prevedono la proibizione dei raduni di oltre 50 persone e le visite nelle case di riposo. Per il resto il governo si appella al senso di responsabilità individuale e alla capacità di ciascuno di seguire le raccomandazioni sanitarie.

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Norvegia. Tornano a scuola oggi i bambini delle elementari: una settimana dopo la riapertura delle materne, i bimbi di età compresa tra sei e 10 anni riprenderanno le lezioni, reduci da sei settimane di classi a distanza durante il lockdown. Per il momento, comunque, è stato imposto un limite di 15 studenti per classe. La Norvegia, che afferma di avere sotto controllo l'epidemia, sta progressivamente revocando le restrizioni imposte il 12 marzo scorso per combattere la diffusione virus. Sempre oggi, infatti, ripartono anche le attività dei parrucchieri e dei dermatologi, mentre restano in vigore i divieti per gli eventi sportivi e culturali e vige sempre la regola del distanziamento sociale.

Danimarca. Per la tenuta socio economica del paese è stato necessario riaprire la scuola dell’obbligo, asili e elementari, garantendo il rispetto delle norme sul distanziamento sociale (banchi a due metri). I figli sono stati quindi divisi in gruppi da 6 e spostati in diverse strutture nei dintorni. Hanno l'obbligo di lavarsi le mani ogni due ore e sono stati eliminati i giocattoli.

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Polonia. «Abbiamo deciso con il Governo che il 4 maggio iniziamo con allenamenti individuali, poi a piccoli gruppi. Il campionato dovrebbe iniziare il 31 maggio. Ci vuole un po' di tempo perché per aprire i negozi ci vogliono un paio di giorni per il calcio no». Lo dice il presidente della Federcalcio polacca, Zbigniew Boniek, sulla ripartenza del campionato nel suo paese. Aperti i parchi pubblici e molti negozi, continua invece la chiusura dei locali pubblici (ristoranti, bar, cinema, teatri), il divieto di assembramenti superiori alle 3 persone, la chiusura degli aeroporti e l'obbligo della quarantena domiciliare per chi rientra dall'estero.

Stati Uniti. Le restrizioni che sono state gradualmente introdotte negli Stati Uniti hanno permesso finora di rallentare la diffusione del virus, ma hanno anche creato enormi problemi economici nelle fasce più deboli della popolazione. In un mese quasi 22 milioni di persone hanno perso il proprio posto di lavoro, e le proteste di questi giorni chiedono soprattutto di far ripartire l’economia. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha commentato le proteste dicendo che «Queste persone amano il proprio paese. Vogliono tornare a lavorare». «Abbiamo testato oltre 5 milioni di persone, più di ogni altro Paese al mondo e più di tutti i principali Paesi messi insieme!», ha detto ancora Trump. Intanto il Minnesota, poi parte della California, quindi il Wisconsin e ora anche l'Illinois dove il governatore Jay Robert Pritzker ha annunciato la riapertura dei campi da golf prevista per venerdì 1 maggio. «Sarà consentito giocare se verrà rispettato il distanziamento sociale».

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Cina. A poche settimane dalla caduta del lockdown, rimosso dopo 76 giorni, Wuhan ha raggiunto un altro traguardo: il numero di pazienti ricoverati per il Covid-19 nella città focolaio della pandemia «è sceso a zero», con l'ultimo in condizioni gravi guarito venerdì 24 aprile dopo i risultati dei test. E nell'intera provincia dell'Hubei i contagi sarebbero ormai scesi sotto i 50 casi.

Argentina. Il lockdown attualmente in vigore per combattere la pandemia è stato esteso fino al 10 maggio. Lo ha annunciato il presidente della Repubblica Alberto Fernández. In un messaggio dalla residenza di Olivos, il capo dello Stato ha aggiunto che è cominciata una fase di rimodulazione basata sulla situazione geografica, che non riguarderà i grandi agglomerati urbani con più di 500.000 abitanti ma i centri abitati minori e le zone meno densamente popolate. Fernández ha sostenuto che "siamo ancora lontani" dalla sconfitta della pandemia ma che comunque seguirà un'altra fase, la terza, definita di "segmentazione geografica", che prevede la ripresa di numerose attività nelle città medie e piccole. In generale e su tutto il territorio nazionale, la gente potrà uscire di casa per un'ora a fini ricreativi, ma non per svolgere attività sportive.


 
 
 
 

Ultimo aggiornamento: Lunedì 27 Aprile 2020, 18:57
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