Corea del Nord, nuovo test con missili nucleari. Minacce agli Stati Uniti: «Fermate le esercitazioni militari con la Corea del Sud»

Kwon Jong Geun, funzionario del Ministero degli Esteri nordcoreano, ha parlato dei rischi di escalation con gli Stati Uniti e propone una soluzione

Corea del Nord, nuovo test con missili nucleari. Minacce agli Stati Uniti: «Fermate le esercitazioni militari con la Corea del Sud»

Cresce la tensione tra la Corea del Nord e gli Stati Uniti. I due Paesi hanno tenuto una simulazione su come rispondere alle minacce nucleari del Nord: 4 missili strategici sono stati lanciati e hanno colpito l'obiettivo nel  Mare del Giappone. Kwon Jong Geun, funzionario del Ministero degli Esteri nordcoreano, ha parlato dei rischi di escalation con gli Stati Uniti e propone una soluzione.

Cosa è successo

Pyongyang ha testato quattro missili da crociera strategici finiti come sempre in mare, un'esercitazione che, secondo i media statali, «ha mostrato ancora una volta la postura bellica» della «forza di combattimento nucleare» nordcoreana.   

I quattro missili Hwasal-2 sono stati lanciati dall'area della città di Kim Chaek, nella provincia di Hamgyong del Nord, verso il Mare Orientale, noto anche come Mare del Giappone, e hanno colpito «con precisione» il loro virtuale obiettivo, ha dichiarato l'agenzia di stampa centrale nordcoreana.

Il caso

Secondo quanto riportato, i quattro missili sono stati in volo per quasi tre ore, hanno disegnato traiettorie ovali e a forma di otto e hanno dimostrato di poter colpire obiettivi a 2mila chilometri di distanza. Il Joint Chiefs of Staff della Corea del Sud, tuttavia, ha riferito che i dettagli del volo pubblicati da Pyongyang presentano discrepanze con le letture delle risorse dell'intelligence statunitense e sudcoreana, senza però dare ulteriori dettagli.

«La commissione militare centrale del Partito del Lavoro della Corea ha espresso la sua grande soddisfazione per i risultati di questi lanci», ha reso noto l'agenzia di Pyongyang, aggiungendo che «i lanci dimostrano nuovamente il livello militare delle forze di combattimento nucleari» del Paese, «in grado di rispondere alle forze ostili».

«Evitiamo escalation»

«Ulteriori provocazioni statunitensi contro la Corea del Nord potrebbero essere viste come una dichiarazione di guerra», ha affermato Kwon Jong-geun, capo del dipartimento per gli affari statunitensi del ministero degli Esteri della Corea del Nord, in una dichiarazione rilasciata dalla stampa nordcoreana.
Il diplomatico ha richiamato l'attenzione sulla riunione straordinaria del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite tenutasi all'inizio di questa settimana, convocata su iniziativa del Giappone a causa degli ultimi lanci di missili nordcoreani. Pyongyang considera oltraggioso il fatto stesso di discutere in Consiglio di sicurezza «il diritto di sviluppo di uno Stato sovrano all'autodifesa» e condanna fermamente la convocazione della riunione.


Kwon Jong Geun ha ricordato che in risposta al lancio del missile, gli Stati Uniti e la Corea del Sud hanno condotto esercitazioni sull'uso della deterrenza estesa - in effetti, una «prova per la guerra nucleare» - contro la Corea del Nord. Inoltre, organizzano visite alla base dei sottomarini nucleari americani e coinvolgono armi strategiche in esercitazioni nella penisola coreana. Pyongyang la considera una «sfida inaccetttabile», tanto più che Washington ignora la sua posizione e rafforza unilateralmente la sua alleanza militare, ma nega alla Corea del Nord il diritto all'autodifesa.


«L'unico modo per spezzare il circolo vizioso delle crescenti tensioni militari dentro e intorno alla penisola coreana è adottato misure chiare e attuabili, incluso il ritiro degli Stati Uniti dal loro impegno a schierare risorse strategiche in Corea del Sud e l'interruzione di tutte le esercitazioni militari congiunte contro la Cord la  che l'ulteriore continuazione dei loro atti ostili e provocatori contro la Corea del Nord, nonostante le nostre ripetute proteste e avvertimenti, possono essere considerate una dichiarazione di guerra contro la Corea del Nord», si legge nella dichiarazione.

Inoltre, Kwon Jong Geun ha anche minacciato contromisure al Consiglio di sicurezza dell'Onu se continua a essere uno «strumento di pressione» e invece di condannare gli Stati Uniti, discute il diritto della Corea del Nord all'autodifesa.

 


La Corea del Nord ha lanciato missili quattro volte dall'inizio dell'anno. In particolare, il 18 febbraio è stato lanciato il missile balistico intercontinentale Hwaseong-15, che ha volato per 989 chilometri ed è caduto nel Mar del Giappone, e due giorni dopo altri due missili con una gittata di 100 e 50 chilometri.

In risposta, la Corea del Sud e gli Stati Uniti hanno tenuto un'esercitazione dell'aeronautica militare il 19 febbraio con la partecipazione di bombardieri strategici americani e il 22 febbraio un'esercitazione estesa del posto di comando di deterrenza. Inoltre, per marzo sono previste manovre, per le quali una portaerei nucleare americana potrebbe arrivare sulle coste della Corea del Sud.


I lanci di missili nordcoreani sono stati discussi al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite il 21 Febbraio. Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna, Giappone e molti altri paesi hanno condannato le azioni di Pyongyang e lo hanno invitato alla diplomazia. Russia e Cina non hanno aderito a questa dichiarazione.
 

Il precedente

La settimana scorsa, la Corea del Nord aveva lanciato altri tre missili fra cui uno balistico intercontinentale, in risposta, gli Stati Uniti hanno fatto decollare bombardieri B-1B nella regione domenica per l'addestramento congiunto con aerei da guerra sudcoreani e giapponesi.

In un comunicato diffuso dall'agenzia di stampa ufficiale nordcoreana Kcna, la sorella del leader nordcoreano Kim Jong-un aveva condannato le esercitazioni congiunte minacciando reazioni: «L'utilizzo del Pacifico come poligono di tiro dipende dalle azioni delle forze americane».


Ultimo aggiornamento: Sabato 25 Febbraio 2023, 08:26
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