BARCELLONA - Si è svolto a Palma de Mallorca il XIX Vertice ispano-italiano, dopo sette anni da quello celebrato nel gennaio 2014. Alla presenza del presidente del consiglio italiano Giuseppe Conte e del presidente del governo spagnolo Pedro Sánchez, l’incontro ha prodotto una Dichiarazione congiunta, tradotta in un Memorandum di Intesa, di collaborazione tra i governi dei due paesi sui temi d’interesse comune; altri due Memorandum, il primo sull’economia sociale e il salario minimo e il secondo sulla cooperazione nell’ambito industriale, con la scommessa sull’idrogeno verde e un cosiddetto “non-paper”, un documento non definitivo, per restituire nuovo impulso alle relazioni della Ue con i paesi del Mediterraneo del Sud, in occasione del venticinquesimo anniversario del Processo di Barcellona.
Il vertice tra i due leader, che si sono incontrati già tre volte dallo scorso mese di luglio, è stata anche l’occasione per rendere nota la posizione dei due governi, sostenuta congiuntamente con Grecia e Malta e contenuta in un altro “non-paper”, sul nuovo Patto Migratorio e sull’Asilo dell’Unione Europea. Quest’ultimo documento, indirizzato alla cancelliera tedesca Angela Merkel, presidente di turno dell’Unione Europea, al presidente del Consiglio Europeo Charles Michel e alla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, sostanzia la richiesta di trovare un equilibrio tra solidarietà e responsabilità condivisa in seno all’Unione, per non vedersi abbandonati al loro ruolo di paesi in prima linea nell’accoglienza dei migranti.
«Un vertice di concertazione e di azione, con alcune risposte alle sfide comuni, dal Recovery Fund alla pandemia, a regole condivise per il natale prossimo. E che rivendica il meglio dell’Unione Europea», diceva Sánchez in conferenza stampa nel primo pomeriggio, presentando i risultati della giornata di lavoro cui hanno partecipato la gran parte dei ministri di entrambi i governi. Due paesi, due Stati, che si sono spesso guardati con spirito di competizione ma che ora sembrano decisi a cooperare. Facendo proprio il contributo al risultato di luglio con il Next Generation come una grande risposta europea. E, «Se continueremo a lavorare insieme, – aggiungeva Conte - i paesi che oggi sono contrari si convinceranno che tutti i cittadini europei non possono aspettare oltre i fondi per la ricostruzione».
Un rapporto tra Italia e Spagna visto come «il nuovo motore dell’Unione Europea» e che si rafforzerà quando il governo italiano avrà a dicembre la prossima presidenza del G20, lavorando per il cambio climatico, la transizione ecologica e digitale, l’inclusione sociale e l’empowerment femminile. Perché Spagna e Italia rappresentano un quarto della popolazione europea e hanno «un destino e una sensibilità comuni».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 26 Novembre 2020, 07:46
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