Cina, via la quarantena Covid per gli stranieri in arrivo: ma è allerta per gli spostamenti del Capodanno lunare

La Cina toglie la quarantena per gli stranieri in arrivo. Ma è allerta per le vacanze del Capodanno lunare

di Cristiana Mangani

La Cina ha revocato i requisiti di quarantena per i viaggiatori che arrivano nel Paese, ponendo fine a quasi tre anni di isolamento autoimposto, anche se i cinesi stanno combattendo una forte ondata di casi di Covid. Da oggi anche la Cina continentale ha aperto il confine a Hong Kong, smantellando le ultime limitazioni della politica zero-Covid imposta in questi anni. Una strategia basata su regole rigidissime che aveva protetto le persone dal virus ma le ha anche tagliate fuori dal resto del mondo. Il rigido contenimento per evitare che il virus si diffondesse ha avuto un enorme impatto sulla seconda economia più grande del mondo e ha generato malessere in tutta la società cinese che ha portato a proteste a livello nazionale e a vere e proprie guerriglie.

Cina, la fine di tre anni di quarantena obbligatoria

Con l'azzeramento delle regole, sin da oggi i viaggiatori in entrata in Cina non saranno più tenuti alla quarantena, dopo quasi tre anni di isolamento obbligatorio di durata variabile.  All'aeroporto internazionale Pudong di Shanghai, una donna ha detto all'agenzia di stampa Afp di essere entusiasta del cambiamento delle regole. «Penso che sia davvero positivo tutto questo - ha dichiarato Pang -  Finalmente la politica è più umana. È un passo necessario, credo. Il Covid si è normalizzato e ora andrà tutto più liscio».

I cinesi si sono affrettati a pianificare viaggi all'estero dopo che i funzionari il mese scorso hanno annunciato che la quarantena sarebbe stata interrotta, facendo aumentare vertiginosamente le richieste sui siti web di viaggi più popolari. Ma proprio questo aumento di cinesi in movimento verso l'estero, ha portato più di una dozzina di Paesi a imporre test Covid obbligatori. E si teme che l'epidemia possa solo peggiorare quando la Cina entrerà nelle vacanze per il capodanno lunare, durante il quale è prevista la presenza di milioni di persone che si recheranno nelle grandi città anche per visitare i parenti più anziani e vulneravili. Ieri la Cina ha segnato il primo giorno di "chun yun", il periodo di 40 giorni del capodanno lunare che, prima della pandemia, era la più grande migrazione annuale di persone al mondo.

Gli spostamenti del Capodanno lunare

La festa decorre ufficilamente dal 21 gennaio, e sarà la prima dal 2020 senza restrizioni sui viaggi nazionali.

Venerdì il ministero dei trasporti cinese ha dichiarato di aspettarsi che più di 2 miliardi di passeggeri effettueranno viaggi nei prossimi 40 giorni. Anche ad Hong Kong sono state allentate le severe restrizioni sui viaggi transfrontalieri con la Cina continentale. L'economia colpita dalla recessione ha un disperato bisogno di riconnettersi con la sua più grande fonte di crescita e le famiglie separate dal confine non vedono l'ora di riunirsi durante il nuovo anno lunare. Fino a 50.000 residenti di Hong Kong potranno attraversare il confine ogni giorno attraverso tre checkpoint terrestri dopo essersi registrati online. Altri 10.000 potranno entrare via mare, in aereo o in macchina senza bisogno di registrarsi in anticipo, ha detto il leader della città, John Lee. Più di 280.000 in totale si erano già registrati per effettuare il viaggio a un solo giorno dall'annuncio. Anche se i viaggiatori di Hong Kong dovranno comunque presentare un risultato negativo del tampone ottenuto non più di 48 ore prima della partenza.

Le autorità per l'immigrazione inizieranno a rilasciare permessi ai cittadini continentali per recarsi a Hong Kong e Macao «in base alla situazione epidemica e alle capacità di servizio», ha affermato l'amministrazione cittadina. La compagnia di bandiera di Hong Kong Cathay Pacific ha dichiarato che raddoppierà i suoi voli verso la Cina continentale. In tutta l'Asia, gli hub turistici si stanno preparando per un'ondata di visitatori cinesi. In uno stand di crêpe a Seul, Son Kyung-rak, un ventiquattrenne commerciante ha detto che sta progettando il modo migliore per affrontare l'ondata di turisti. «Stiamo cercando di assumere e ci stiamo preparando a fare scorte - ha spiegatoil giovane che si trova nel famoso distretto di Myeongdong, nel centro di Seul - I turisti cinesi sono i nostri principali clienti, quindi più ce n'è meglio è».

A Tokyo, il caricaturista Masashi Higashitani stava rispolverando le sue conoscenze di lingua cinese. Ma mentre si è detto entusiasta della riapertura della Cina, ha ammesso una certa apprensione. «Mi chiedo - ha commentato - se un così grande afflusso possa sopraffare la nostra capacità. E sono anche preoccupato perché bisognerà stare più attenti alle misure anti-virus».


Ultimo aggiornamento: Domenica 8 Gennaio 2023, 16:43
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