Cimitero di ottomila rane preistoriche, è mistero: la strana scoperta a Cambridge

La distesa incredibile di resti spicca in un fossato lungo quattordici metri

Il mistero del cimitero di ottomila rane preistoriche: la strana scoperta a Cambridge

di Laura Larcan

In Inghilterra, a Cambridge, scavano per realizzare una autostrada e trovano un cimitero di migliaia e migliaia di rane (e rospi) di almeno 2500 anni fa. Per gli archeologi è un mistero. Lo definiscono, appunto, un cimitero di rane preistoriche: una distesa incredibile di resti che spicca in un fossato lungo quattordici metri. Ma la spiegazione scientifica non è stata ancora definita nei suoi dettagli. Lo spettacolo è impressionante: i ricercatori inglesi al lavoro in un sito con tracce di insediamento umano risalente almeno al V secolo a.C. presso Cambridge hanno riportato alla luce uno strato fitto di circa ottomila ossa di scheletri di rane, ammucchiate e conservate quasi in modo metodico e sistematico.

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BAR HILL

Siamo a Bar Hill, un sito archeologico utilizzato tra il 400 a.C. e il 43 d.C. È qui che sta lavorando l’équipe del Museum of London Archaeology (Mola) Headland Infrastructure, con interventi di archeologia preventiva nell’ambito del progetto delle autostrade nazionali A14 da Cambridge a Huntingdon. La scoperta delle ossa di anfibio è avvenuta durante una campagna di scavi svolti tra il 2016 e il 2018 su un’area di 234 ettari, ma solo ora sono stati definiti i risultati delle analisi sui reperti (che sono ancora in corso). La notizia, divulgata dal Guardian sta calamitando l’attenzione dei media internazionali. «Avere così tante ossa provenienti da un fosso è straordinario», ha commentato Vicki Ewens, archeologa senior del Mola, esperta in ossa di animali antichi.

CIBO PREDILETTO DEGLI ANTICHI ABITANTI?

Possibile che questi anfibi siano stati il cibo prediletto dalle persone che vivevano nell’insediamento? Non è così scontato.

Secondo gli archeologi: «Sebbene ci siano prove del consumo di anfibi in Gran Bretagna risalenti all’età della pietra, queste ossa non hanno tagli o segni di bruciature». A meno che, le rane non venissero bollite: procedura che potrebbe non lasciare tracce. Perché tante rane tutte concentrate in questo sito? Le prove del grano carbonizzato trovato vicino all’insediamento - scrive il Guardian - suggeriscono che i suoi abitanti stavano trasformando colture che avrebbero attirato parassiti come scarafaggi e afidi, di cui le rane sono ghiotte. Quindi forse, riflettono gli archeologi, le rane sono state attirate nell’area dalla promessa di cibo.

LA TRAPPOLA MORTALE

Ma gli occhi degli archeologi sono ora concentrati sulla posizione dei resti. Il fossato potrebbe restituire risposte: la chiave per decifrare questo enigma forse potrebbe essere legata alla «tragedia di una rana preistorica». Il fossato sarebbe stato una trappola mortale. Gli archeologi affermano che le rane si spostano in gran numero in primavera alla ricerca di acque per riprodursi: «Queste potrebbero essere cadute nel fosso e rimanere intrappolate». Ancora, un'altra ipotesi si concentra sulle difficoltà invernali. «Mentre le rane in letargo a volte si nascondono nel fango, e queste forse sono cadute vittime di un inverno particolarmente rigido». In alternativa, potrebbero aver sofferto di malattie, proprio come negli anni ‘80, quando le rane del Regno Unito furono devastate da un “ranavirus”. L’elemento su cui convergono le opinioni degli studiosi è che per le civiltà antiche (dagli egizi ai mesopotamici, greci e romani) la rana era un simbolo di fertilità, tra le altre associazioni.


Ultimo aggiornamento: Domenica 12 Giugno 2022, 19:18
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