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Il generale Jean Nohra, a capo delle operazioni di soccorso dell'esercito libanese, e il suo collega, il colonnello Roger Khoury, non hanno voluto rispondere alle insistenti domande dei giornalisti sulle cause del primo incendio, verificatosi martedì pomeriggio, dentro o forse vicino l'Hangar n.12, dove erano stoccate le 2.700 tonnellate di nitrato di ammonio esploso in maniera devastante pochi istanti dopo. I due militari si limitano a dire che sono incaricati di fornire «informazioni tecniche sulle operazioni di soccorso».
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Il bilancio delle vittime
È salito a 158 morti e circa seimila feriti il bilancio dell'esplosione che ha colpito martedì il porto di Beirut. È quanto si legge nell'ultimo bilancio fornito dal ministero della Sanità, che parla di quattro decessi e mille feriti in più rispetto a quelli stimati ieri. Restano disperse 21 persone, come si legge nella nota del ministero rilanciata dall'emittente televisiva Lbc.Ultimo aggiornamento: Sabato 8 Agosto 2020, 18:28
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