ll contrasto tra il blocco occidentale e la Russia, per la difesa dell'Ucraina, si fa sempre più aspro. Con il presidente Zelensky che continua a incalzare europei e americani per avere sempre più armi e isolare sempre di più Mosca con le sanzioni. Putin sembra ora cambiare strategia, puntando al controllo del Donbass e ad una exit strategy. Il Cremlino starebbe pensando al 9 maggio, per dire «missione compiuta» nel giorno delle celebrazioni della Liberazione dai nazisti. Intanto cerca di portare rinforzi in Ucraina attingendo alle sue truppe in Georgia. Ma per portare a termine l'operazione, servirebbe una spinta decisiva, magari aprendo altri fronti o mettendo in campo un armamentario più efficace. Ebbene, anche in considerazione della prosepttiva di un ampliamento degli scontri, Biden, arrivato a Varsavia, riferendosi all'articolo del trattato Nato secondo cui un attacco armato contro uno o più membri dell'Alleanza sarà considerato come un attacco diretto contro tutte le parti, è stato chiarissimo: «Riteniamo l'articolo 5 un obbligo sacro».
L'Organizzazione del Trattato dell'Atlantico del Nord sarebbe pronta a fare la sua mossa, riunendosi sulla base dell'Articolo 4 (consultazioni in risposta a minacce), ribadendo la propria disponibilità a utilizzare l'Articolo 5: risposta armata congiunta in caso di aggressione esterna contro uno qualsiasi degli alleati. L'Articolo 4 è stato richiesto da Bulgaria, Repubblica Ceca, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Romania e Slovacchia. La Nato non invierà truppe in Ucraina, poiché non fa parte dell'Alleanza, ma è pronta a intervenire se invece uno dei suoi Stati membri venisse attaccato.
Articolo 4
Le parti si consulteranno ogni volta che, nell'opinione di una di esse, l'integrità territoriale, l'indipendenza politica o la sicurezza di una delle parti fosse minacciata. L’articolo 4 è stato attivato più volte, negli ultimi 30 anni, ma mai da otto Paesi contemporaneamente: la Turchia lo ha invocato cinque volte tra il 2003 e il 2020, in relazione alle guerre in Iraq e in Siria mentre la Polonia lo ha attivato una volta, nel 2014, quando la Russia ha annesso la Crimea dall’Ucraina.
Articolo 5
Le parti convengono che un attacco armato contro una o più di esse in Europa o nell'America settentrionale sarà considerato come un attacco diretto contro tutte le parti, e di conseguenza convengono che se un tale attacco si producesse, ciascuna di esse, nell'esercizio del diritto di legittima difesa, individuale o collettiva, riconosciuto dall'ari. 51 dello Statuto delle Nazioni Unite, assisterà la parte o le parti così attaccate intraprendendo immediatamente, individualmente e di concerto con le altre parti, l'azione che giudicherà necessaria, ivi compreso l'uso della forza armata, per ristabilire e mantenere la sicurezza nella regione dell'Atlantico settentrionale. Ogni attacco armato di questo genere e tutte le misure prese in conseguenza di esso saranno immediatamente portate a conoscenza del Consiglio di Sicurezza. Queste misure termineranno allorché il Consiglio di Sicurezza avrà preso le misure necessarie per ristabilire e mantenere la pace e la sicurezza internazionali.
Ultimo aggiornamento: Domenica 27 Marzo 2022, 15:49
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