Si chiamava Mryia, che in ucraino vuol dire "sogno". Era l'aereo più grande del mondo ed apparteneva all'Ucraina. I russi l'hanno distrutto, come metafora di quello che vogliono infliggere alla nazione invasa. Un danno enorme per Kiev, ufficializzato dal ministro degli Esteri Kuleba: «La Russia potrebbe aver distrutto il nostro "Mriya". Ma non potranno mai distruggere il nostro sogno di uno Stato europeo forte, libero e democratico. Prevarremo!», ha scritto in una nota su Twitter.
L'aereo si trovava di base alla fabbrica Antonov all’aeroporto di Hostomel, nord ovest di Kiev, dove il 24 febbraio i due eserciti sono stati protagonisti di tremendi scontri. L'aeroporto era considerato obiettivo chiave dalla Russia, ma attualmente è ancora in mano alle forze ucraine.
This was the world’s largest aircraft, AN-225 ‘Mriya’ (‘Dream’ in Ukrainian). Russia may have destroyed our ‘Mriya’. But they will never be able to destroy our dream of a strong, free and democratic European state. We shall prevail! pic.twitter.com/TdnBFlj3N8
— Dmytro Kuleba (@DmytroKuleba) February 27, 2022
Distrutto l'Antonov, simbolo dei sogni ucraini
L'Antonov era un simbolo geopolitico conteso: alcuni ucraini l’hanno usato come segno della resistenza, mentre russi e filorussi lo considerano parte della storia della Russia.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 28 Febbraio 2022, 17:51
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