Ricercato in tutto in mondo per una truffa da 200 mila euro messa a segno in Russia, era in vacanza a Firenze. Alexander Bobovnikov, 56 anni, è stato arrestato il 22 aprile grazie all’alert del portale della questura Alloggiati, nel quale confluiscono registrazioni dei clienti degli alberghi, e scarcerato dopo una settimana. L’Italia, infatti, ha negato l’estradizione: è il primo caso di un dissenziente del presidente Vladimir Putin, che più volte ha contestato l’invasione dell’Ucraina, nei confronti del quale lo Stato ha deciso di annullare la cattura dopo la fine della cooperazione giudiziaria con la Russia, conseguenza del conflitto.
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IL MANDATO
Nel 2022 la Corte di Mosca aveva emesso un mandato di arresto a fini estradizionali per Bobovnikov, accusato di truffa, reato per cui rischiava una pena fino a 10 anni di reclusione. Avrebbe ottenuto oltre 18 milioni di rubli da un altro uomo, con la promessa di aiutarlo a cercare lavoro nelle agenzie governative. Ma una volta ricevuto il denaro, Bobovnikov lo avrebbe speso per sé, disattendendo l’impegno. Il turista russo era arrivato da solo a Firenze. Viaggiava con il suo documento di identità che ha consegnato alla reception dell’hotel, nel centro storico della città, e mentre faceva colazione è stato fermato dagli agenti, per effetto del mandato d’arresto emesso il 17 agosto 2022 dalla Corte di Mosca.
Ultimo aggiornamento: Sabato 27 Maggio 2023, 22:04
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