
L'idea, come riporta l'Independent, è piaciuta a tutti: il pubblico in generale, ma soprattutto i genitori dei bambini disabili e i pediatri. I vestiti, già messi in vendita dalla catena britannica, hanno un prezzo medio che non supera le dieci sterline e sembrano abiti comuni, dal momento che riprendono in tutto e per tutto la collezione tradizionale, ma ognuno di essi ha una particolarità che risponde alle esigenze imposte dalla disabilità del bambino.
Ecco, quindi, che ci sono felpe e maglioni più facili da indossare, che non devono essere infilati, ma anche e soprattutto abiti con tasche extra per occultare apparecchi elettronici, sonde gastriche e tubicini. In questo modo, il bambino potrà godere anche di una maggiore 'privacy', ed evitare situazioni di disagio.
L'idea di Marks & Spencer, spiegano dall'azienda, è giunta in risposta ad una precisa richiesta dei genitori di alcuni bimbi disabili: «Abbiamo lavorato sulle loro specifiche esigenze, ma non ci siamo inventati nulla di nuovo: i vestiti sono assolutamente identici a quelli già in catalogo, perché non è la disabilità a definire la persona».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 28 Settembre 2018, 12:32
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