Federica Panicucci extralusso a Milano: a passeggio con la Ferrari insieme al fidanzato
Nell'atto di citazione l'avvocato Antonio Lione spiega che l'opera dell'artista, che fa ricorso ad una «particolare modalità di pittura, che consiste in una 'macchià di colore» realizzata con «l'esplosione di vasi di vetro-cristallo contenenti vernice», era stata esposta per la prima volta in una mostra a Milano tra il 2015 e il 2016 e poi riprodotta in numerosi cataloghi e riviste anche all'estero. Nel luglio scorso, però, quando era in corso una trattativa con una società interessata all'utilizzo dell'opera, l'artista, stando all'atto di citazione, si è accorto che «era stata riprodotta, senza il suo consenso, su t-shirts e felpe del marchio 'Let's Bubblè riconducibile alle società B&G Luxury Goods srl e Just4Fun srl».
In particolare, il marchio, scrive sempre il legale, «veniva commercializzato» nei negozi, sul sito del marchio stesso e su altri, oltre che sui social network.
E, si legge ancora nell'atto, «confrontando l'immagine dell'Opera» di 'Julian T' «con le immagini presenti sui prodotti venduti da Let's Bubble emergeva manifestamente l'uguaglianza». Dunque, i legali dell'artista hanno subito presentato una diffida alle società, tanto che «venivano immediatamente rimosse dai siti web, che commercializzavano il brand, gli articoli portanti le immagini dell'Opera». Poi, però, un'ipotesi di «soluzione bonaria» della vicenda sfumava, perché le società, spiega il legale, rinviavano «il tentativo di transazione». Le società, tra l'altro, fa presente l'avvocato, hanno continuato «a sponsorizzare il marchio con le magliette sulla pagina Instagram della Let's Bubble e sulla pagina personale della nota signora Federica Panicucci», anche «influencer» e «socia», nonché testimonial della linea di abbigliamento. Pertanto, conclude l'avvocato, «la rimozione dell'Opera, illegittimamente riprodotta e sfruttata economicamente è avvenuta solo parzialmente, perpetrandosi così l'illecito». Da qui la richiesta di una condanna a carico delle società al risarcimento di 412mila euro e per Panicucci «al pagamento» a favore dell'artista della cifra che il giudice riterrà equa. La causa è stata assegnata al giudice Ludovico Sburlati.
Ultimo aggiornamento: Martedì 22 Ottobre 2019, 12:22
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