Calendario Pirelli 2020, da Emma Watson a Kristen Stewart: tutte le protagoniste
L'OMAGGIO
Il suo non sarà un semplice omaggio all'eroina tragica, ma una sorta di indagine condotta, scatto dopo scatto, nel tentativo di cercare la Giulietta di oggi, immortalando la sua immagine ed essenza moderna. Non a caso, il titolo del calendario è Looking for Juliet. Non è dunque la Giulietta shakespeariana a essere illustrata ma una nuova Giulietta, ancora da trovare. E su cui riflettere.
La domanda che si pone Roversi e, attraverso il suo lavoro, rivolge agli osservatori è: chi è Giulietta oggi? La riflessione è nelle fotografie, ma anche, per la prima volta nella storia del Calendario Pirelli, in un corto d'autore, firmato dallo stesso Roversi, che sarà presentato in occasione del lancio del calendario, a dicembre a Verona: una prima assoluta che, di fatto, animerà The Cal. Non sarà mero accessorio ma parte integrante dell'opera, suo completamento. L'immagine fotografica si troverà così a dialogare con una differente idea dinamica del fascino e della sua narrazione.
IL CASTING
Il progetto di Roversi vede coinvolte attrici e cantanti di Paesi differenti, protagoniste di un casting ideale per la Giulietta moderna, nel tentativo di illustrare le differenti anime dell'eroina: innocente ma appassionata, fragile ma determinata, soprattutto rivoluzionaria. A essere mostrati sono amore, gioventù, forza, avvenenza ma pure sacrificio, capacità di rinunciare a qualcosa per realizzare il proprio sogno. Ed è proprio dalla capacità di sacrificio che Roversi ha preso le mosse per raccontare il personaggio. Ecco allora Emma Watson, artista e attivista come Yara Shahidi, apparentemente minimale la prima, quasi ascetica, voluttuosamente regale la seconda. Ed ecco anche Kristen Stewart, che della sua bisessualità ha fatto tema di confronto per rompere i tabù. E ancora, la transgender Indya Moore, statuaria, le attrici Claire Foy e Mia Goth, in pose dalle suggestioni pittoriche. Poi la cantautrice cinese Chris Lee, sorta di torera kawaii, e la spagnola Rosalia, che pare richiamarsi alla tradizione del flamenco. Fino all'artista Stella Roversi, figlia del fotografo.
LE VISIONI
Interpreti differenti dunque, anche distanti tra loro, tutte dalla forte personalità, per celebrare varie visioni di donna. «Per me la fotografia spiega Roversi - non è una semplice riproduzione della realtà, ma una rivelazione perché quando fotografo ho l'impressione di sfiorare un'altra vita e un altro mondo».
Il suo Calendario pone interrogativi, non offre risposte. «Sto ancora cercando la mia Giulietta - assicura - e la cercherò per tutta la vita. Perché Giulietta è un sogno». L'incontro di realismo e finzione, chiave del suo stile, darà corpo a una visione filosofica: ogni donna può essere Giulietta, anzi forse ogni donna lo è. D'altronde, è proprio il suo personaggio a insegnarlo: «Cos'è un nome? Ciò che chiamiamo rosa, con qualsiasi altro nome avrebbe lo stesso profumo».
Valeria Arnaldi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Ultimo aggiornamento: Sabato 3 Agosto 2019, 12:31
© RIPRODUZIONE RISERVATA