Abiti della primavera: dal grembiule allo chemisier tutti i vestiti che fanno tendenza (perché torneremo a uscire)

WISHLIST Dalle maniche a sbuffo allo smock dress, gli abiti must della primavera (perché torneremo a uscire)

di Costanza Ignazzi
C'è chi sta pensando di saltare la primavera e passare direttamente ai costumi per l'estate. Ma noi vogliamo essere positive (e propositive): torneremo a uscire e lo faremo - di preferenza - fasciate in un romantico abito dalle maniche a sbuffo o in un colorato maxidress patchwork. Sarà, ovviamente, bellissimo, ma nell'attesa di quell'agognato momento in cui, almeno nella nostra testa, correremo nei prati come un'icona bohémien (in realtà probabilmente andremo in ufficio rimpiangendo lo smartworking) ripassiamo i modelli che promettono di diventare i must have della bella stagione. E che, ovviamente, finiscono tutti nella nostra Wishlist di quarantena.

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1. Quello con le maniche a sbuffo. Sarà che tutte si sono immedesimate nel mood "Piccole donne" (la versione di Greta Gerwig, ovviamente) o sarà che dalla scorsa estate indossiamo romantica popeline in grandi quantità: comunque l'abito con maniche a sbuffo è talmente dappertutto da risultare inevitabile. Semplice in cotone o vaporoso in chiffon, dal rosa H&M al floreale Erdem: potete essere Carrie Bradshaw o Dorothy del Mago di Oz. Basta scegliere.

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2. Lo smock dress (o, per le patriottiche, vestito grembiule). Dopo anni di ultra lunghezze, sembra che si possa di nuovo indossare un vestito corto senza per forza sembrare agghindata per una serata di rimorchio killer. I modelli mini di quest'anno sono rigorosamente oversize, ampi a fantasia, magari con le balze: non sottolineano le forme ma si fanno portare con ironia. Tanto per continuare con l'inglese, "Say Yes" (to the dress). 
 
 




3. Quello maxi con la cinta. Sulle passerelle della primavera si è visto solo lui: che sia a fantasia anni Settanta come il modello Celine o nella versione bianca immacolata di Alexander McQueen, l'abito non è maxi se il punto vita non viene sottolineato da una cinta importante, magari da reperire nel reparto vintage. Via libera alle fibbie dorate, alle cinture stampa cocco che sembrano quasi un corsetto o alle versioni cuoio intrecciate. Dove vai se la cinta non ce l'hai? Ve lo diciamo noi: da nessuna parte. 

4. Quello chemisier con cinta e bottoni. Meghan Markle si sarà pure trasferita nel lontano Canada (che poi è diventato Los Angeles, ma sorvoliamo) ma qualcosa ci ha insegnato. No, non a impalmare un principe senza sottostare all'etichetta, ma a puntare sull'abito camicia, suo sempreverde must da una partita di Wimbledon a un impegno ufficiale. Il vero vantaggio di questo modello è - appunto - la grande versatilità: corto o lungo a seconda delle occasioni, spiritoso o bon ton a seconda degli accessori. 



 
Ultimo aggiornamento: Venerdì 3 Aprile 2020, 17:04
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